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Nicola Lombardozzi per "la Repubblica"
Votare per Putin è come fare l´amore. La prima volta in particolare può rivelarsi una esperienza indimenticabile. Così almeno dicono gli spot pubblicitari che hanno invaso il web e le tv russe a dieci giorni dalle presidenziali del 4 marzo. Dopo mesi di studi, discussioni polemiche e segretissimi sondaggi d´opinione, i curatori della campagna elettorale dell´uomo più potente di Russia hanno deciso che le allusioni sessuali, e i sorrisi ammaliatori di bellissime ragazze poco vestite, restano l´arma più forte per aiutare l´attuale premier a riconquistare direttamente al primo turno la poltrona più importante del Cremlino.
Provata con qualche timido assaggio prima delle disastrose politiche di dicembre, la cosiddetta "svolta sexy" di Putin, si è materializzata ieri mattina; contemporaneamente alla campagna più tradizionale e un po´ scontata dei grandi raduni e dei comizi.
Capitava così che mentre il premier lanciava messaggi d´orgoglio nazionale a 100mila giovani reclutati in tutto il Paese per omaggiarlo e applaudirlo all´interno del monumentale stadio "Luzhniki", già "Lenin", i siti di informazione più popolari e qualche tv mandavano in onda scenette di ben altro tenore. In una si vede una sexy paziente auscultata con amorevole comprensione da un medico: «Dottore, per la mia prima volta, voglio qualcosa di travolgente ma che sia anche sicuro».
Seguono ammiccamenti sulla "scelta d´amore" e sui "rischi in agguato", conditi da qualche inquadratura da vecchio film porno-soft. Fino al colpo di scena: il medico distoglie lo sguardo dal corpo della ragazza ma adesso sembra ancora più eccitato. Fissa una foto di Vladimir Putin ed esclama: «Con lui, solo con lui, la tua prima volta sarà sicura».
Non brilla per buon gusto, ma sembra efficace, Almeno a giudicare dal numero di contatti e dai commenti che si congratulano soprattutto per la scelta della modella. Per darne una spiegazione quasi scientifica, i promotori della campagna elettorale di Putin, aggiungono il loro dichiarato obiettivo di mirare a un target giovanile, da "primo voto" appunto. Quei giovani che, soprattutto nelle grandi città , hanno aderito in massa alle manifestazioni contro il governo compresa quella prevista per domani che potrebbe portare anche 200mila persone in piazza solo nella capitale.
La sfida è chiara. Il movimento dei contestatori è guidato da creativi di cultura e idee politiche diverse che hanno sorpreso con trovate geniali e spettacolari guadagnandosi le prime pagine dei giornali e l´attenzione dei media internazionali. I "putiniani" mirano allo stesso target applicando però a spot e slogan quel buon vecchio gusto rude da caserma che tanto piace al loro supercandidato.
Già in passato erano apparsi i calendari sexy delle "studentesse che amano Putin", gli spot un po´ sadomaso della serie "Io mi strappo i vestiti per Putin", fino alle modelle in bikini che con secchio e spugna si dimenavano per lavare "l´automobile russa più amata da Putin".
E qualche volta si è anche calcato troppo la mano come in occasione di uno spot trasmesso in prima serata dai canali di Stato e ritirato dopo le proteste della Chiesa ortodossa. Si vedeva una cabina elettorale che ondeggiava al ritmo di urla, rantoli e frasi smozzicate, tipo «facciamolo ancora, facciamolo insieme». Ne usciva una giovane coppia che depositava con sguardo languido le schede nell´urna davanti a un´altra coppia di anziani scrutatori. Fino a quando il vecchietto diceva alla collega: «Facciamolo anche noi, votiamo Russia Unita».
Ma la sfida è stata comunque accettata. E anche i contestatori che puntano a meccanismi meno grevi e più cerebrali non rinunciano al tocco sexy. Lo spot anti Putin più gettonato è infatti interpretato da Xenia Sobcjak, figlia del celebre sindaco di San Pietroburgo degli Anni ´80, e non a caso soprannominata "la Paris Hilton russa".
Lo spot cita i casi di personaggi del mondo dello spettacolo che sarebbero stati costretti a girare sotto ricatto dichiarazioni di voto favorevoli al premier. La bella Xenia appare inquadrata in primo piano e con toni ammiccanti fa un esagerato panegirico di Putin invitando a votare «l´uomo meraviglioso e virile che ci governa così bene». Poi il campo si allarga e si scopre che la ragazza è incatenata mani e piedi. Una voce cattiva fuori campo ordina: «Bene così! Ora portatemi un altro oppositore».
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