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Paolo Giordano per “il Giornale”
francesco guccini canta bella ciao contro salvini, berlusconi e meloni
Ma non era il momento di abbassare i toni? Di lasciare da parte i bossoli ideologici fino alla fine della più grave emergenza da 75 anni? Invece no. Alla faccia della pandemia, ieri Francesco Guccini in modalità karaoke ha «riscritto» a bruciapelo una versione di Bella ciao riveduta e (s)corretta. Manco fossimo a un Festival dell' Unità di Modena nel '74.
salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa
Maglione rosso, seduto davanti al camino della sua casa (forse a Pavana), Guccini ha cantato testuale: «Stamattina mi sono svegliato e ho trovato l' invasooor. C' era Salvini, con Berlusconi, con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar... Ma noi faremo la resistenza, o bella ciao, noi faremo la resistenza come fecero i partigiani. O partigiano portali via come il 25 aprileeee.». Più che la metrica (incerta) qui conta la chilometrica distanza dalla ragionevolezza. Anche nel più scatenato centro sociale ci si rende conto di quale sia la situazione. Da settimane ogni giorno ci sono centinaia di morti, famiglie distrutte, legami persi per sempre, poveri uomini che muoiono da soli senza nemmeno il calore di un abbraccio.
meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni
Una generazione scompare e un' altra non sa cosa l' aspetti. Però qualcuno (Guccini) si aggrappa ancora alla retorica delle Resistenza e addirittura la chiama a raccolta per occuparsi adesso di Salvini, Meloni, Berlusconi. D' accordo, non è una novità: è la solita storia, la sentiamo dal 1994. Allora al posto della Meloni c' era Fini e invece di Salvini c' era Bossi ma le rime sono sempre quelle, i concetti identici, le minacce sventolate non cambiano di una riga.
francesco guccini canta bella ciao contro salvini, berlusconi e meloni 2
Ci sta, direte, è il solito rituale all' italiana. Ennò. Al di là del fatto che Guccini, pur confermandosi legittimamente di sinistra, negli ultimi anni si era smarcato da chiamate alle armi che, come si sa, nei decenni scorsi hanno creato qualche problemino anche alla nostra democrazia, c' è un' altra novità. È cambiato «l' invasor». E non è una novità da niente. È qualcosa di epocale che dovrebbe azzerare vecchie liturgie e favorire la concordia almeno transitoria, come tra l' altro ha responsabilmente offerto di fare la «pericolosissima» opposizione.
ANTONIO TAJANI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI
Invece per Guccini evidentemente non cambiano. La Meloni ha facilmente replicato su Facebook: «Ci vuole appendere a testa in giù?». «Cosa intende quando dice oh partigiano portali via?. Dove dovrebbero portarci questi partigiani? Al confino, in galera, dove?». E anche oggi le repliche non mancheranno.
giorgia meloni con mascherina tricolore
In effetti stavolta Guccini ha avuto una caduta di stile che era difficile immaginarsi in un uomo, in un artista che è sulla scena da quasi sessant' anni e ha visto che cosa è successo, ha visto che cosa certa retorica barricadera, certe chiamate alle armi hanno combinato nella sconsiderata Italia degli anni Sessanta e Settanta. Oggi non è più una questione di appartenenza politica ma, più semplicemente e più enormemente, di buon senso. Oggi parole del genere si schiantano su anime ferite e su speranze in quarantena, fragili, disorientate. Da un maestro di lungo corso come Guccini pochi si sarebbero aspettati un capitombolo così fragoroso.
francesco guccini canta bella ciao contro salvini, berlusconi e meloni 1GIORGIA MELONI E I DEPUTATI DI FRATELLI D'ITALIA CON MASCHERINA TRICOLORESALVINI MELONI BERLUSCONI
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