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L’ITALIA NON È LA GRECIA – SERGIO ROMANO: “OGNI CONFRONTO SAREBBE ASSURDO E LA BATTAGLIA DI QUESTI GIORNI CONTRO IL MES NON È UN PROBLEMA DELLA FINANZA EUROPEA. È SOLTANTO UNO SGRADEVOLE CAPITOLO DEL ROMANZO POLITICO ITALIANO” – OVVIAMENTE È TUTTO UN MODO PER ARRIVARE A DIRE CHE DOBBIAMO SMETTERLA DI DIRE NO AL MES: “IL FONDO SALVA STATI PUÒ FORNIRE I SUOI FINANZIAMENTI SENZA LE CONDIZIONI CHE FURONO RICHIESTE ALLA GRECIA”
Sergio Romano per il “Corriere della Sera”
Il Meccanismo europeo di stabilità, noto anche come «Fondo salva Stati», è diventato la bestia nera di una parte della classe politica italiana. Il suo ruolo, all' epoca della crisi greca, fra il 2010 e il 2o15, viene spesso associato a quello della Troika, composta da tre istituzioni (il Fondo monetario internazionale, l' Unione Europea e la Banca centrale europea) che stavano salvando la Grecia con generosi finanziamenti e avevano il compito di vigilare sul risanamento dei suoi conti .
È certamente vero che vi fu una circostanza in cui la Troika condizionò la concessione di aiuti internazionali alla riduzione dei salari minimi, in Grecia, del 22% . Fu una interferenza negli affari interni del Paese. Ma i prodotti greci sui mercati internazionali sarebbero stati meno costosi e quindi più competitivi; e d' altro canto non vi sarebbe stata una tale richiesta se la Grecia in quel momento non avesse perduto una buona parte della sua credibilità finanziaria. Moody' s e Standard and Poor' s stavano tagliando i livelli del suo rating e un' altra agenzia, Fitch, sosteneva che la Grecia , in quelle condizioni, sarebbe stata costretta a uscire dall' euro e che la sua uscita avrebbe pregiudicato l' esistenza della moneta unica.
Nessuno, allora, aveva dimenticato che la Grecia, per essere accolta nella famiglia dell' euro, aveva falsificato i suoi bilanci. Il mondo lo apprese quando all' inizio della sua carica un nuovo primo ministro, George Papandreou, lo rivelò ai suoi connazionali e al mondo. Aveva vinto le elezioni alla fine del 2009 e voleva prendere le distanze dalle responsabilità dei suoi predecessori. L' Unione Europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea sono stati severi, ma la posta in gioco, insieme alla sorte della Grecia, era quella dell' Europa e della sua moneta. E in ultima analisi furono i soldi dei creditori (300 miliardi) che salvarono la Grecia dalla bancarotta.
Ogni confronto della crisi greca con il caso italiano sarebbe assurdo e la battaglia di questi giorni contro il Mes non è un problema della finanza europea. È soltanto uno sgradevole capitolo del romanzo politico italiano. Come ha suggerito Wolfgang Münchau sul Financial Times del 2 aprile, elementi del governo cercano di riacquistare il peso perduto nella coalizione, dopo la diminuzione dei loro consensi nel Paese, sfruttando il crescente euroscetticismo della società italiana. Due partiti dell' opposizione, Lega e Fratelli d' Italia, sono più o meno nelle stesse condizioni.
I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - DI MAIO - CONTE - SALVINI
Una tale politica è particolarmente ingiustificabile nel momento in cui il Fondo salva Stati può fornire i suoi finanziamenti senza le condizioni che furono richieste, alla Grecia, in un periodo in cui la falsificazione dei bilanci aveva pregiudicato la sua credibilità finanziaria; e giustificato la prudenza dei suoi creditori.
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