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La Russia ha confermato di aver usato un sottomarino schierato nel Mediterraneo per colpire obiettivi in Siria nell’ambito della sua campagna militare a sostegno del regime di Bashar al-Assad. Le agenzie russe hanno riferito che il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, ha comunicato al presidente Vladimir Putin che il sottomarino «Rostov» ha lanciato missili da crociera Calibre contro «due bastioni terroristici» attorno a Raqqa, la capitale del sedicente califfato dell’Isis.
Discutendo dell’operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, il leader del Cremlino ha dichiarato: i missili Calibre e i razzi da crociera A-101 «possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario».
L’operazione suona come una nuova dimostrazione di forza della Russia, che da settimane sta rafforzando il suo dispositivo militare nella regione. Il Rostov sul Don è un sottomarino della classe Varshavyanka, a bassissima emissione di rumore con tecnologia «stealth» avanzata. Già a novembre si era parlato di un bombardamento russo su Raqqa partito da un sottomarino ma la notizia non era stata confermata.
Secondo Shoigu, l’attacco ha consentito di colpire due obiettivi: «Si tratta dei punti principali dei terroristi nella provincia siriana di Raqqa. Siamo sicuri di poter dire che gli attacchi hanno portato un danno abbastanza significativo a un magazzino di munizioni e a infrastrutture petrolifere», ha concluso Shoigu.
La Russia ha informato preventivamente dell’attacco gli Stati Uniti. Lo ha reso noto il portavoce del Pentagono, Peter Cook. «Lo abbiamo apprezzato», ha detto il portavoce ricordando che Mosca aveva il dovere di fornire questa informazione sulla base del memorandum d’intesa firmato con Washington per evitare incidenti nei cieli della Siria.
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