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NICOLA ROSSI: ‘LA FLAT TAX È PROGRESSIVA E AIUTA I PIÙ DEBOLI’
FLAT TAX? UNA STANGATA AL CETO MEDIO
Riceviamo e pubblichiamo da Yoram Gutgeld, deputato PD e consulente economico del governo Renzi:
Caro Dago,
non ammettere che la flat tax convenga soprattutto ai ricchi è negare sfacciatamente la realtà. Un lavoratore dipendente che guadagna 1000 euro al mese, 12 mila euro l’anno, gode oggi della detrazione degli 80 euro e non paga l’Irpef. Un ricco calciatore che guadagna 12 mila euro al giorno si metterà in tasca un milione di euro in più. Rossi sostiene che la riduzione delle agevolazioni fiscali per i ricchi attenua questo effetto.
Davvero? Con la proposta di Berlusconi i 440 mila contribuenti che dichiarano un reddito di oltre 100 mila euro lordi risparmierebbero circa 13 miliardi. L’abolizione di tutte le detrazioni e le deduzioni di cui godono oggi sposterebbe circa 1 miliardo, neanche il 7%. Di contro, già oggi 6 contribuenti su 7 hanno un’aliquota Irpef inferiore al 23%. Tutti questi avranno benefici limitati o nulli.
Ma la questione ancor più interessante è: chi pagherà il conto? La proposta di Nicola Rossi ha il merito di rendere esplicite le coperture. Aumenta l’IVA al 25%; taglia pesantemente le pensioni di riversibilità; fa pagare la sanità a 9 milioni di italiani; elimina del tutto le pensioni di invalidità. Facciamo un esempio. Una famiglia di 4 persone con un reddito annuo di 50 mila euro lordi e un figlio disabile pagherebbe 5 euro mila di tasse in meno, ma perderebbe le pensioni di invalidità e l’indennità di accompagnamento; pagherebbe la sanità e l’IVA maggiorata. A conti fatti, perderebbe 1000 euro al mese!
Berlusconi dice che le coperture proverranno dalle agevolazioni fiscali e dai trasferimenti alle imprese. Significa che il biglietto dell’autobus passerà da 1,50 a 5 euro; si rimetterà l’IMU prima casa; triplicherà il costo dell’acquisto della prima casa; non ci saranno più detrazioni per le spese mediche e gli interessi sui mutui; verranno tassate le borse di studio e gli assegni familiari, oggi esenti da Irpef. E cosi via.
Un “pranzo gratis” nell’economia di un paese è un miracolo che nemmeno Berlusconi e Rossi possono promettere. I commensali alla tavola che loro propongono di apparecchiare sono i ricchi. Ma è bene essere consapevoli del fatto che sono tutti gli altri a fare la spesa.
SILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpeg
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