DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Lina Palmerini per “Il Sole 24 Ore”
Nessun commento ufficiale dal Quirinale dopo la decisione della Corte d'Assise di Palermo di non ammettere la presenza – in videoconferenza – dei boss Riina e Bagarella durante la testimonianza di Giorgio Napolitano, il 28 ottobre. Niente è cambiato al Colle – che rispetta il percorso stabilito dai magistrati – ma piuttosto molto è accaduto al di fuori del Quirinale.
La polemica ieri è stata innescata via twitter da Sabina Guzzanti che, forse, per pubblicizzare il suo film – come alcuni hanno maliziosamente fatto notare – ha lanciato un tweet di solidarietà a Totò Riina e Leoluca Bagarella. In effetti è un inedito.
Mai nessuno – finora – si era spinto a pensieri solidali nei confronti di due boss mafiosi colpevoli, tra l'altro, della strage di Capaci dove morì Giovanni Falcone e dell'assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta.
Ecco dunque l'ardito tweet: «Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi». ?Moltissime sono state le reazioni indignate – come era naturale – ma quella di maggior peso e di maggior "sfregio" per la Guzzanti dovrebbe essere stata quella di Maria Falcone.
«È una cosa vergognosa che non voglio commentare. Preferisco ricordare chi sono Riina e Bagarella: sono quelli che hanno ammazzato non solo Falcone e Borsellino, ma decine di agenti e uomini dello Stato. Chi difende i diritti di queste persone?».
Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, non si capacita di tanta assurdità e si chiede: «Quali sono i diritti di Riina e Bagarella che bisogna difendere? Si difendono i diritti di queste persone e non quelli dei magistrati che hanno emesso la sentenza, quelli del Capo dello Stato e dello Stato che rappresenta. È una cosa per la quale non bastano gli aggettivi dispregiativi».
Infine, una stilettata alla Guzzanti perché – come molti credono – quel tweet assomiglia al lancio pubblicitario del suo film che finora non ha riscosso grande successo nelle sale. E allora Maria Falcone dice che «non parlare del film – credo – sia il più grande dispiacere che io possa darle».?
Contro la Guzzanti tutto il Pd e quasi tutto l'arco parlamentare. Ma intanto ad aprire le molte reazioni di sdegno è stato Matteo Orfini: «La Guzzanti che esprime solidarietà a Riina dimostra che la crisi di una certa cultura `di sinistra è ormai irreversibile».
Più duro il capogruppo Pd alla commissione Antimafia Franco Mirabelli: «La voglia di vedere Riina al Quirinale nasconde la voglia di sfasciare le istituzioni alla ricerca di facile pubblicità». Torna quindi il sospetto che la manovra della Guzzanti sia stata una mossa calcolata per cercare di risollevare le sorti del suo film.
la trattativa di sabina guzzanti 7
Lo dicono esplicitamente i deputati Pd Anzaldi e Marcucci: «Dalla Guzzanti arriva una speculazione vergognosa e penosa, con la speranza di guadagnare qualche spettatore per il suo film finora snobbato dal pubblico».?Stesse reazioni e presa di distanza dal centro-destra.
la trattativa di sabina guzzanti 6
Si comincia con uno sferzante tweet di Fabrizio Cicchitto: «Per fare pubblicità a un film in crisi di pubblico Sabina Guzzanti solidarizza con Riina. Complimenti!». E in effetti la risposta della Guzzanti – dopo essere stata sommersa di «vergogna», come lei stessa fa sapere – sembra dar ragione alla teoria-pubblicitaria visto che invita a vedere il suo film.
E se la Guzzanti sperava di avere dalla sua i 5 Stelle, l'unica reazione è di Carlo Sibilia: «Perché secondo voi impediscono agli scagnozzi Riina e Bagarella di "vedere" il boss?»: si fa una domanda ma non si dà una risposta. Anche Forza Italia liquida la Guzzanti con un «si è bevuta il cervello», come dice Daniela Santanchè.
Alla fine l'unico che solidarizza con la Guzzanti che solidarizza con Riina è l'avvocato del boss mafioso, Luca Cianferoni, che su Radio 24 dice: «Ordinanza assurda, la gente solidarizzerà con gli imputati». Frase avventata, anche questa. La serata si chiude con un altro tweet "spaesato" della Guzzanti: «Sono pentita, ogni tanto mi dimentico di vivere in un paese di ipocriti collusi e parlo come se mi rivolgessi a persone libere». Ma anche queste parole non tolgono il dubbio che l'obiettivo sia il botteghino del film.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
FLASH! - RUMORS ALLA FIAMMA (GIALLA): IL COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, ANDREA DE…
DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO…
URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL…