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(AGI) - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha concesso all'attore francese Gerard Depardieu la cittadinanza russa. Secondo quanto diffuso dall'ufficio stampa del Cremlino, Putin ha firmato oggi un decreto con cui concede la cittadinanza all'attore, entrato in polemica col fisco francese a causa della super tassa sui ricchi, proposta dal governo socialista su spinta del presidente Hollande.
"In accordo con il paragrafo "A" dell'articolo 89 della Costituzione della Federazione russa - recita il documento, riportato dalle agenzie - si accetta la richiesta di cittadinanza russa dell'attore Gerard Xavier Depardieu, nato in Francia nel 1948".
A meta' dicembre, Depardieu aveva annunciato la sua volonta' di stabilirsi in Belgio, non intenzionato a pagare la nuova super aliquota del 75%, proposta per i redditi superiori al milione di euro l'anno (circa 1.500 contribuenti). Dopo le critiche del premier Ayrault alla sua decisione, l'artista si era detto pronto anche a rinunciare alla nazionalita' francese.
Nel corso dell'accesa polemica con Parigi, Depardieu aveva dichiarato di aver ricevuto un passaporto russo. Notizia poi commentata dallo stesso Putin, durante la sua grande conferenza stampa di fine anno a Mosca, il 20 dicembre. "Se davvero Depardieu volesse la residenza o il passaporto russo, non ci sarebbero problemi, e' una questione chiusa", aveva detto dimostrandosi solidale con l'attore e assicurando allo stesso tempo che nonostante stia passando tempi difficili, Depardieu "si sente orgogliosamente francese".
2 - DEPARDIEU, UN IDOLO NELLE REPUBBLICHE DELL'EX-URSS
(AGI) - Mosca, 3 gen. - Testimonial di banche, compagnie aeree, assicurazioni e, data la sua passione per la gastronomia, anche della cucina tipica locale, l'attore francese Gerard Depardieu - a cui oggi il presidente Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza russa - e' un idolo nell'ex Urss, in particolare nelle repubbliche dell'Asia Centrale, che da anni frequenta con una certa assiduita'.
Ad Astana, la futuristica capitale del Kazakistan, non e' raro vedere il suo volto nei cartelloni pubblicitari della Eurasian Bank, ma anche nelle sale cinematografiche. All'attivo ha almeno due film di produzione kazaka, di cui l'ultimo uscito l'anno scorso per la regia di Talgat Temenov e dal titolo "Il mio angelo peccatore". Famoso anche come gourmet, Depardieu ha firmato nel 2011 un contratto per un documentario promozionale sulla cucina azera.
Secondo il regista del progetto, citato dall'agenzia locale Apa, l'attore ama molto il cibo dell'Azerbaijan, dove si sarebbe recato la prima volta nel 2010, anche qui per prendere contati con l'industria cinematografica locale. Seduto comodamente a bordo del nuovo Sukhoi Super jet 100, l'artista appare inoltre nello spot dell'armena Armavia, la prima compagnia aerea al mondo ad utilizzare il veicolo prodotto dalla joint venture italo-russa SuperJet International.
Entrato in polemica con il governo socialista francese, per la proposta di introdurre una super tassa sui redditi superiori al milione di euro l'anno, l'attore si era detto disposto ad abbandonare la cittadinanza francese, attirandosi le ire del premier Hollande. Oggi Putin gli ha concesso il passaporto russo, come lo stesso Depardieu aveva auspicato a meta' dicembre. Ma l'attore ha gia' un legame con la Federazione, sia artistico che personale. Ha collaborato con registi russi come Vladimir Menshov, ne "L'invidia degli dei", e ha interpretato il dramma storico "Rasputin" di Diane Jose', distribuito anche in Russia. Proprio Menshov, pero', e' stato tra i primi a commentare la notizia della cittadinanza a Depardieu.
"Non vedo alcun motivo per essere contenti del fatto che ora paghi le tasse in Russia - ha dichiarato il regista alla radio Russkaia sluzhba novostei - questo non significa che e' un patriota russo". Depardieu e' anche amico del controverso leader ceceno Ramzan Kadyrov, che gia' a dicembre, quando era scoppiata la polemica in Francia, gli aveva proposto un 'esilio fiscale' a Grozny. "Se gli verra' data cittadinanza russa - aveva scritto su Twitter il presidente ceceno - siamo pronti ad accoglierlo a Grozny. Benvenuto". Depardieu e' di casa nella capitale cecena, dove ha partecipato all'ultimo compleanno di Kadyrov a ottobre.
Un video lo ritrarre mentre dal palco urla in russo: "Gloria a Grozny! Gloria alla Cecenia" Gloria a Kadyrov!". Nessun imbarazzo, quindi, davanti alle accuse che da piu' parti piovono su Kadyrov di guidare la repubblica caucasica senza alcun rispetto dei diritti umani. Depardieu non pare preoccuparsi del politically correct. Da poco ha stretto amicizia con Gulnara Karimova, la figlia di Islam Karimov, l'autoritario presidente dell'Uzbekistan. Stilista, diplomatica e politica, la bella Karimova e' anche cantante col nome d'arte di GooGoosha. La voce di Depardieu compare in un suo pezzo e ha firmato per partecipare in un film da lei scritto e interpretato.
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