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Alessandra Rizzo per "la Stampa"
I deputati inglesi bacchettano la regina Elisabetta per la cattiva gestione delle finanze e la invitano ad aprire le porte di Buckingham Palace al pubblico più spesso per salvare la residenza reale dal degrado.
Come un vero amministratore delegato in tempi di crisi, la sovrana britannica dovrebbe tirare la cinghia, considerare tagli allo staff e cercare di aumentare le entrate, almeno secondo la commissione parlamentare che controlla le sovvenzioni governative alla monarchia. Un rapporto della commissione rivela che almeno il 39% delle residenze reali si trova in condizioni inaccettabili, in alcuni casi addirittura di «pericoloso deterioramento».
Buckingham Palace non fa eccezione: caldaie vecchie di 60 anni, muri che si sgretolano, fili elettrici del 1949, infiltrazioni d'acqua. «Ricordo che il muro del palazzo dopo il cancello perdeva pezzi ... ma non penso che nessuno sia stato colpito», ha detto il deputato Richard Bacon nel corso di un'audizione del tesoriere della regina in commissione.
Con 775 camere, la residenza della regina a Londra accumula conti stratosferici: 312.000 sterline per la bolletta della luce e 462.000 per quella del gas. Anche in altri edifici, come il castello di Windsor, i lavori vanno a rilento. La stima complessiva per la manutenzione delle proprietà della regina è di 50 milioni di sterline.
La monarchia resta un'istituzione amata dalla maggioranza dei sudditi, ma in tempi di crisi le spese reali non passano inosservate. Al contrario di altri enti che hanno subito o applicato tagli drastici, la casa reale ha diminuito le spese solo del 5% negli ultimi sei anni. Nel 2012-2013, ha ricevuto 31 milioni di sterline dal contribuente, ma non sono bastati: è andata ad attingere alle riserve finanziarie, facendole scendere al livello «storicamente basso» di un milione di sterline. (Si tratta solo di una parte delle fonti di reddito della monarchia; altre provengono dalle tenute reali o dagli investimenti personali della regina).
à stato certo un periodo atipico, con i festeggiamenti per i 60 anni sul trono di Elisabetta. Ma secondo Margaret Hodge, presidente della commissione, è necessario un più stretto controllo e maggiore «spirito imprenditoriale». Tra le sue proposte c'è quella di aprire Buckingham Palace quando la regina non è presente. Il palazzo, aperto solo 75 giorni durante l'estate, attrae mezzo milione di visitatori, rispetto per esempio alla Torre di Londra che viene visitata ogni anno da due milioni di turisti.
Buckingham Palace ha per ora escluso un'apertura invernale, e ha fatto sapere che il reddito è aumentato di 5 milioni di sterline tra il 2007 e il 2013. Per quanto riguarda la manutenzione, la bonifica dell'amianto nei sotterranei del palazzo è stata compiuta. Al resto ci si sta lavorando.
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