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FRANCESCHINI, POCHI SOLDINI – ART BONUS, IL DECRETO DEI BENI CULTURALI CHE DOVEVA RACCOGLIERE FONDI DAI PRIVATI, HA RAGGRANELLATO LA MISERIA DI DUE OFFERTE – SOLO LA BREMBO DI BOMBASSEI E LA BANCA PASSADORE HANNO RISPOSTO “PRESENTE”

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dario franceschinidario franceschini

Doveva finanziare monumenti in rovina e centri storici abbandonati. Il Ministro Franceschini aveva promesso di chiamare una per una le grandi aziende italiane. Sono trascorsi 15 mesi e il decreto Art Bonus, rende noto il sito del governo ArtBonus.gov.it, ha già creato dal niente ben 2 offerte liberali, denaro fresco e sonante per i beni culturali italiani.

 

La nutrita lista dei 2 mecenati si stringe intorno al ministro per un ragguardevole risultato che premia i ripetuti appelli di Franceschini alle aziende. 

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La lista dei mecenati - in continuo aggiornamento, assicura il sito del governo - non corre il rischio di annoiare: si apre con la Brembo, per una somma superiore ai 100mila euro, e si chiude con la genovese banca Passadore, che ben rappresenta l'italico settore finanziario con un generoso assegno tra i 10 e i 100 mila euro.

 

Il miracoloso Art Bonus potrà così salvare una parte della Domus Aurea, circa 2,5 mq su 150 stanze in attesa di urgenti lavori. Lo ha promesso lo stesso Ministro per divincolarsi di fronte al conto di 30 milioni per i restauri improcrastinabili. Non che Franceschini non avesse fondi per la casa di Nerone, ma si è intestardito a spendere ben 20 milioni di euro per deturpare il Colosseo con un'arena posticcia. Toccherà al prossimo ministro farla calcare da cuochi catodici, auto in corsa e gladiatori da telethon, mentre Franceschini piagnucolerà 'ma io avevo detto che bisognava farci balletti e drammi teatrali per venderne i diritti alle tv' (i cui palinsesti sono notoriamenti zeppi di danza e teatro).

domus aurea domus aurea