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CORTE CONTI: MAGISTRATI AMCC, NETTA CONTRARIETA' A IMPIANTO PDL DI RIFORMA
(Adnkronos) -L'Associazione MAGISTRATI della Corte dei conti ''ribadisce la netta contrarietà all'impianto normativo'' della proposta di legge di riforma della Corte dei conti e chiede ''l'immediato ritiro degli emendamenti connessi''. Lo dichiara l'Amcc che oggi si è riunita in assemblea. L'Associazione chiede che ''siano disposte nuove audizioni dei rappresentanti dell'Associazione sulle nuove proposte emendative, nel caso in cui l'iter prosegua e, comunque, rinnova la richiesta di intraprendere un effettivo confronto sulla riforma anche previa adozione di una legge delega che istituisca una commissione di studio all'uopo designata''.
Guido Carlino - presidente della corte dei conti
L'Amcc si appella a tutte le forze politiche e parlamentari affinché ''osservino le raccomandazioni pubblicamente espresse dal Presidente della Repubblica in data 2 dicembre 2024 tese a significare il ruolo della Corte dei conti quale garante indipendente e imparziale delle risorse pubbliche anche nelle sue articolazioni regionali''.
L'Associazione, infine dà mandato alla giunta e al direttivo di organizzare, sia a livello nazionale sia a livello locale, apposite conferenze stampa, aperte alle rappresentanze delle istituzioni e delle categorie professionali e finalizzate a far conoscere gli effetti devastanti sul territorio della riforma in itinere della magistratura contabile. (Red-Eco/Adnkronos)
CORTE CONTI: MAGISTRATI AMCC, NETTA CONTRARIETA' A IMPIANTO PDL DI RIFORMA
CHIAGNI E FOTI - MEME BY EMILIANO CARLI
(Adnkronos) - All'Assemblea, che si è tenuta in via telematica, hanno partecipato oltre 250 MAGISTRATI (su 636 totali, secondo i numeri contenuti nell'emendamento contestato), e la maggioranza ha confermato la propria netta contrarietà alla riforma, già espressa nel comunicato del 29 ottobre 2024, e ha ribadito lo stato di agitazione della magistratura contabile.
Una parte aveva proposto di scioperare, mentre si è poi preferito un atteggiamento più dialogante, con l'obiettivo di instaurare un dialogo con la politica per una riforma partecipata anche dai magistrati stessi. si è scelto invece di indire una serie di conferenze stampa sia a livello locale che nazionale per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sugli effetti negativi della riforma. in particolare, si sottolinea, "l'emendamento 2.06 introduce modifiche che i magistrati contabili considerano peggiorative, tra cui: riorganizzazione territoriale: soppressione delle attuali sezioni giurisdizionali e di controllo regionali, con accorpamento in sei macroaree e assegnazione promiscua di funzioni ai magistrati, con turnazione periodica tra compiti consultivi, di controllo e giurisdizionali;
centralizzazione del pubblico ministero contabile: verticalizzazione e gerarchizzazione dell'ufficio, compromettendo l'indipendenza e l'efficacia dell'azione requirente; vincolo nomofilattico: obbligo del pubblico ministero di attenersi alle direttive delle sezioni riunite, limitando l'autonomia decisionale;
separazione delle carriere: distinzione tra magistrati requirenti e quelli operanti nelle sezioni giurisdizionali e di controllo; depotenziamento del controllo concomitante: trasformazione dell'attuale funzione di verifica in un accertamento su semplice richiesta, riducendo l'efficacia del controllo sulle risorse pubbliche". l'assemblea dei magistrati contabili, si rileva ancora, "ha sottolineato che l'efficacia della corte dei conti non può prescindere dalla vicinanza ai cittadini e alle amministrazioni locali, come stabilito dalla costituzione, in particolare dagli articoli 100 e 103.
Inoltre, ha evidenziato i rischi derivanti dalla riorganizzazione, tra cui: violazione dello spirito costituzionale nella suddivisione delle funzioni di controllo e giurisdizionali; paralisi delle attività della corte a causa di una radicale modifica degli assetti territoriali; impatto economico e sociale significativo, con il possibile trasferimento forzato di circa 900 unità di personale amministrativo e 200 magistrati, contraddicendo la dichiarata invarianza della spesa".
CORTE DEI CONTIGuido Carlino - presidente della corte dei contiTOMMASO FOTI - UN GIORNO DA PECORA
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