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Fabio Cavalera per il “Corriere della Sera”
«Per troppo tempo siamo stati una società passivamente tollerante». La pazienza è finita e il governo Cameron annuncia la mano pesante contro migranti irregolari e contro «predicatori di odio». Il che significa due cose essenzialmente: che nell’immediato Londra non accoglierà uno solo dei profughi soccorsi nell’area mediterranea facendosi beffe delle richieste sia dell’Europa sia dell’Italia e che occorrerà stare molto attenti a ciò che si dice e si scrive in spregio ai principi di fondo della storia e della democrazia britannica perché entrerà in vigore una legge antiterrorismo con ampi poteri di polizia e probabilmente «intrusiva» nei social network.
A Downing Street per la prima volta si riunisce il nuovo esecutivo e l’occasione è unica per dare fiato, senza perdere tempo, ai pensieri e ai progetti che stavano da tempo nella testa dei conservatori. La linea viene indicata con enfasi dal premier e la sintesi è che le istituzioni del Regno Unito «sono state spesso neutrali» garantendo a chiunque la libertà di esprimere qualsiasi parola e qualsiasi pensiero, restando addirittura neutrali di fronte a messaggi ambigui e violenti. Questo garantismo ha «incoraggiato la narrativa dell’estremismo e del rancore». Ma la musica cambia.
Il governo di Sua maestà parte con il piede sull’acceleratore, facendo leva sui temi dell’immigrazione, dell’Europa, del terrorismo e trovando il filo che li unisce: la tolleranza zero. Cameron ricopre la parte del leader che indica le strategie generali e lascia alla ministra dell’Interno il compito di articolare i provvedimenti.
Theresa May è una signora cresciuta col mito di Margaret Thatcher, dura e poco disposta alle mediazioni. Scrive sul Times e ripete in televisione che Londra è completamente in disaccordo con quanto dichiarato da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, e che a Londra non ci sarà spazio per quote di profughi provenienti dal Mediterraneo. Un conto è portare soccorso, e le navi con bandiera britannica continueranno a farlo, un conto è dare ospitalità. «Per noi vale solo una posizione: rimandarli in Africa». Con buona pace di chi invoca la solidarietà.
Il governo di David Cameron è per un «no» netto e si sfila da possibili compromessi, preannunciando anche l’inasprimento delle norme sugli ingressi e sui permessi. In sostanza: abolizione dei benefici e del welfare, oggi destinati agli immigrati, allo scopo di limitarne gli accessi.
Tolleranza zero coi profughi e con gli irregolari. Tolleranza zero col radicalismo e l’estremismo. I tory approveranno ai Comuni una legislazione che punta a togliere ogni possibilità di manovra a chi nelle strade, nelle scuole, nei luoghi di culto lancia proclami di guerra santa o di vendetta. I servizi segreti e la polizia, con il via libera della magistratura ma senza ritardi, avranno la possibilità di fermare e arrestare «individui e gruppi che mettono in pericolo la democrazia».
Per non lasciare spazio a equivoci il governo Cameron specifica che entrano nel mirino le forme «di opposizione verbale e fisica alla libertà di espressione, di opposizione ai valori della tolleranza delle fedi e del mutuo rispetto, di opposizione al sistema che disciplina l’attività del potere pubblico (la «rule of law»), di opposizione che si concretizza in minacce alle forze armate».
Resta in sospeso una questione: vale anche per il proselitismo e la propaganda che si diffondono via Internet? E, nel caso, quali saranno i controlli? L’intenzione di Cameron e May è dare alle agenzie di sorveglianza ampia facoltà di spionaggio elettronico. «L’obiettivo è marginalizzare i violenti e chi predica odio». Sia con le parole sia con le armi. Nessuna attenuante. Nessuna scappatoia.
THERESA MAY
David Cameron E Theresa May jpeg
mogherini
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