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Alberto D'Argenio per “www.repubblica.it”
È giallo sul vertice di maggioranza sulla prescrizione di questa mattina con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Alla riunione insieme al ministro e ai capigruppo che sostengono il governo c'erano anche quelli di Verdini? Ebbene sì, Ala per la prima volta partecipa a un vertice di maggioranza e per di più su un tema sensibile, come la giustizia. Il suo rappresentante era Ciro Falanga, capogruppo del partito in commissione giustizia al Senato.
La notizia esce sulle agenzie, ma per motivi apparentemente incomprensibili Ala smentisce di avere preso parte all'incontro in Via Arenula. Lo fa con il senatore Lucio Barani, negli ultimi mesi salito alla ribalta per avere fatto un gesto sessista nell'aula di Palazzo Madama: "Questa mattina - spiega il capogruppo al Senato - ho fatto colazione con Verdini e Falanga e nessuno di noi era alla riunione".
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Passa qualche minuto e sempre alle agenzie Falanga torna a smentire la propria presenza, pur non sfoggiando la "prova del cappuccino". "Perché avremmo dovuto partecipare a una riunione di maggioranza se non ne facciamo formalmente parte?", taglia corto Falanga.
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Semplice, perché venerdì scorso nella riunione alla Camera tra Ala e il Pd, Verdini ha concordato che i suoi prenderanno parte ai vertici di maggioranza sui temi che poi dovranno essere votati in aula, dove gli ex berlusconiani contano un drappello di venti senatori, un gruppo in grado di soccorrere il governo sui provvedimenti più a rischio, specie quelli sui quali si verificano strappi tra renziani e minoranza del Pd.
E così interpellati al telefono, diversi protagonisti del vertice di questa mattina confermano la presenza di Falanga insieme ai capigruppo di maggioranza, Zanda e Schifani, al presidente della commissione Giustizia Nico D'Ascola, a Orlando, ai sottosegretari Federica Chiavaroli e Gennaro Migliore e ai relatori del ddl sulla riforma del processo penale Felice casson e Giuseppe Cucca.
Diversi di loro raccontano che Falanga è arrivato a riunione in corso e in virtù del "Patto di consultazione" stretto tra il Pd e Verdini la settimana scorsa è stato informato delle intenzioni della maggioranza sul ddl. Falanga - proseguono i racconti - ha ascoltato e ha dato l'ok a nome di Ala alle intenzioni di governo e maggioranza. Una presenza durata in tutto una manciata di minuti.
il senatore barani contestato 908e57924c6
Perchè allora smentire la presenza? Raggiunto al telefono, l'interessato non spiega il perché di tanta riservatezza su una presenza di Ala ormai sdoganata al fianco della maggioranza. E se gli si chiede esplicitamente della riunione si sottrae senza mezzi termini.
Senatore, ma questa mattina era alla riunione in Via Arenula?
“Ho molto da fare in questo momento”.
Basta un sì o un no
“Sia gentile, sono impegnato”
Senatore, questa telefonata dura già da un po', e non ha detto si o no!
"Sono in aula, tra poco devo intervenire".
Non ci vuole molto a dire sì...
"Sia gentile"
Va bene la ringrazio, arrivederci.
Andrea Orlando Piero Ostellino
"Arrivederci".
Dunque perché smentire la presenza in aula? L'impressione è che forse ad Ala una semplice "consultazione" sui provvedimenti non basti, vorrebbe incidere di più, essere dentro alla maggioranza. Ma dal partito danno una lettura meno politica, molto più semplice: "Falanga ha solo fatto confusione, prima ha fatto uscire la notizia e poi l'ha smentita, diciamo che è nella sua natura, è mediaticamente estroso".
CINQUESTELLE ALL'ATTACCO
Sia come sia, la notizia scatena la polemica. Certamente non farà piacere alla minoranza del Pd, ma intanto ad attaccare sono i grillini. Roberto Fico, esponente del direttorio M5S, afferma: "Oggi la maggioranza che sostiene il governo è ufficialmente cambiata con l'ingresso di Verdini.
Di questo avevamo informato il Presidente della Repubblica che ne prese atto. Senza alcun tipo di vergogna continuano a trasformarsi per rimanere in
sella al potere, ma non capiscono che così facendo prima o poi cadranno perchè la gente non ne può più. Questo è un Parlamento di trasformisti. La nostra è l'unica forza che rimane coerente con il programma e con i nostri obiettivi".
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