mazzi de luca sangiuliano

IERI MILANO, OGGI NAPOLI: VA IN SCENA L’OPERA DELLO SCAZZO – SE A LA SCALA HA FATTO SCALPORE L’INTERVENTO DELLA DIGOS SUL LOGGIONISTA ANTI-FASCISTA E ANTI-LA RUSSA, ALLA PRIMA DEL SAN CARLO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI ATTACCA VINCENZO DE LUCA: ‘’CRITICA IL DOSSIER SULLA LIRICA PATRIMONIO UNESCO? PARLA A VANVERA. IL MINISTRO SANGIULIANO LO HA DEFINITO WANDA OSIRIS. TROPPO GENEROSO, LA OSIRIS È STATA UNA GRANDE ARTISTA, QUI SIAMO AL TEATRINO DEI GUITTI’-  SANGIULIANO, DOPO LA SUA LEGGE RICUSATA, RICUSA IL DI NUOVO SOPRINTENDENTE STEPHANE LISSNER – FISCHIATO IL REGISTA DELLA “TURANDOT”, IL RUSSO VASILY BARKHATOV - UNO SPETTATORE CHIEDE A DE LUCA UN COMMENTO SULLA REGIA: “NON HO L’ETÀ PER QUESTE COSE”

MAZZI: “DE LUCA CRITICA IL DOSSIER SULLA LIRICA PATRIMONIO UNESCO? PARLA A VANVERA, SIAMO AL TEATRINO DEI GUITTI”

di Vittorio Giovenale - https://www.secoloditalia.it/2023/12/mazzi-de-luca-critica-il-dossier-sulla-lirica-patrimonio-unesco-parla-a-vanvera-siamo-al-teatrino-dei-guitti/

 

Mazzi De Luca

Il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi:«Il Presidente De Luca non dovrebbe parlare a vanvera ma dovrebbe approfondire meglio. Il Ministro Sangiuliano lo ha definito Wanda Osiris. Troppo generoso, la Osiris è stata una grande artista, qui siamo al teatrino dei guitti».

 

Che cosa ha detto il presidente della Regione Campania

 

Turandot - San Carlo

“Il canto lirico italiano è stato inserito nel patrimonio immateriale dell’Unesco, è una bella notizia ma ci permettiamo di porre un interrogativo: vorremmo sapere se nel dossier che è stato mandato all’Unesco è stato inserito un riferimento al Teatro San Carlo di Napoli perché da quello che risulta a noi l’unica realtà nazionale segnalata è la Scala di Milano. 

 

Turandot - San Carlo

Vorremmo che qualcuno ci chiarisse questo dubbio perché se avessero mandato all’Unesco solo la Scala, che è ovviamente un’eccellenza, ma senza fare riferimento alla grande tradizione della lirica a Napoli del Teatro San Carlo, oltre che di altri grandi teatri lirici del sud, sarebbe un’ennesima vergogna”. È quanto ha detto il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento con la diretta Facebook del venerdì pomeriggio.

 

SANGIULIANO: “DE LUCA SUL SAN CARLO? AVEVA STUDIATO POCO”

https://www.anteprima24.it/napoli/sangiuliano-de-luca-sul-san-carlo-aveva-studiato-poco/

VINCENZO DE LUCA

 

“Volete vedere le carte? Ovviamente il San Carlo, come ha spiegato il sottosegretario Mazzi, è pienamente inserito nel riconoscimento dell’Unesco. Aveva poco studiato”. Lo ha detto a Salerno il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla polemica sollevata ieri dal governatore Vincenzo De Luca.

 

sangiuliano lissner

“Noi facciamo cose concrete“, ha aggiunto Sangiuliano che, dopo aver elencato i progetti avviati dal suo ministero per la Campania, è tornato all’attacco di De Luca. “Poi c’è chi, invece, Wanda Osiris, l’avanspettacolo, vuole gli applausi dopo lo scalone, ma siamo a Natale, siamo generosi e quindi con spirito natalizio lo spettacolo va bene e quindi chi fa l’imitazione di Crozza, che a sua volta imita lui, è un moto circolare che si articola, va bene così”.

 

NAPOLI, SCINTILLE TRA DE LUCA E IL SOTTOSEGRETARIO MAZZI ALLA PRIMA DEL SAN CARLO. E LA TURANDOT DI BARKHATOV DIVIDE IL PUBBLICO

di Anna Laura de Rosa per https://napoli.repubblica.it/

 

Vasily Barkhatov

Abiti lunghi e sorrisi, strette di mano e vistose assenze istituzionali. Occhi puntati sul palco Reale del San Carlo a pochi minuti dalla messa in scena della Turandot che ha inaugurato, ieri, la stagione del Massimo partenopeo, a due giorni dalla prima della Scala. La regia, prima esperienza italiana per il russo Vasily Barkhatov, ha diviso gli spettatori: fischi a fine rappresentazione.

 

Gianmarco Mazzi foto Di Bacco

Comunque 8 minuti di applausi per l’opera dark metropolitana, un mosaico di linguaggi e riferimenti letterari che ha visto il trionfo di musica, costumi e voci. Con una moderna sala operatoria calata dall’alto con cavi d’acciaio sull’inferno dantesco in scena nella basilica di San Lorenzo Maggiore. Ovazioni per il direttore Dan Ettinge, Sondra Radvanovsky, Yusif Eyvazov, Alexander Tsymbalyuk, e, in particolare, la stella campana Rosa Feola.

 

A inizio serata, il di nuovo soprintendente Stephane Lissner accoglie gli ospiti con la direttrice generale Emmanuela Spedaliere. Il sindaco Gaetano Manfredi è assente giustificato per impegni personali, al suo posto l’assessora Teresa Armato.

 

Il teatro però continua ad essere il pomo della discordia anche durante l’evento dell’anno. Il pubblico affolla la platea cercando gli abiti glamour e i volti vip delle prime che furono. Brilla il rosso di cappellini e spille contro la violenza sulle donne.

Turandot San Carlo

 

Intanto, prima del dramma in scena, si consuma in sala un pirandelliano gioco delle parti. Al posto del ministro Gennaro Sangiuliano, che ieri pure era in Campania, arriva il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. 

 

Documenti alla mano esibiti ai cronisti, con voce chiara risponde alla polemica sollevata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sull’esclusione del San Carlo dal dossier Unesco che ha conquistato il titolo di patrimonio dell’umanità per la lirica. 

 

Turandot - San Carlo

“Venendo qui ho letto nuove dichiarazioni del governatore” dice, mostrando una copia del dossier. “Cosa leggete qui? Cosa leggete? – chiede – C’è scritto San Carlo di Napoli. Lo dirò al presidente De Luca appena lo incontrerò, è presidente capace, c’è qualcuno che lo consiglia male”.

 

De Luca arriva per ultimo nel Massimo, quando ormai i corridoi sono vuoti. Con passo veloce raggiunge il palco Reale, dove lo attende Mazzi appunto, visibilmente infastidito dalla querelle anche durante i saluti. “Scintille” diranno poi i presenti all’incontro. “Uno dei due documenti è falso, quello della Regione è sicuramente vero” chiude il governatore. Un giallo prima dell’opera?

 

vincenzo de luca roberto dagostino roma santa e dannata a napoli (2)

Il sipario si alza, alle 20.16 un’auto piomba sulla scena dopo micro-video girati in città, e gli occhi sono finalmente tutti per Turandot. Ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, lo spettacolo segna l'avvio delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore nel 2024 ed è anche un omaggio a Maria Callas. 

 

Nell’intervallo, s’incontrano nel foyer tra gli altri il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, Salvo Nastasi, Antonio Bassolino con la moglie Annamaria Carloni, Cristina Donadio, Michele Pontecorvo, Laura Trisorio, Pina Castiello, Ciro Verdoliva con la moglie, Mino Cucciniello.

 

teatro san carlo di napoli

Uno spettatore chiede a De Luca un commento sulla regia: “Non ho l’età per queste cose” sorride il governatore. Mazzi si reca nel retropalco per salutare le maestranze, presenti i verticidella Fondazione lirico-sinfonica. Il secondo tempo, fischi e applausi. I saluti. Calato il sipario, torna la quiete. Almeno fino a domani.