DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Goffredo Bettini per il “Fatto quotidiano”
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I provvedimenti assunti con l' ultimo Dpcm da Conte sono del tutto simili a quelli che si stanno decidendo in Germania e in altri grandi Paesi europei.
So perfettamente che in queste settimane pagheranno tante categorie già in sofferenza.
I ristoratori, i commercianti, il settore dello sport e di altre attività di svago e ludiche. Si diano risarcimenti congrui e immediati.
Gualtieri si è mosso con decisione in questa direzione. Pagheranno, inoltre, la cultura, lo spettacolo, le attività creative e artistiche. Anche a questi operatori, anzi soprattutto a loro, si dia un sostegno straordinario, come sta avvenendo grazie all' impulso del ministro Franceschini. Dobbiamo fare di tutto per riparare ora a questa tragedia. Altrimenti, tale danno potrebbe essere irreversibile. Le restrizioni assunte sono necessarie. Anche perché la ricerca scientifica in tempi ragionevoli potrebbe arrivare a soluzioni definitive. Dobbiamo evitare la beffa di chi potrebbe perdere la vita nelle prossime settimane, similmente a quei soldati uccisi in combattimenti inutili nel maggio del '45 alla fine della guerra.
Detto questo, sono il primo a riconoscere che c' è qualcosa di speciale e negativo nella sospensione delle attività culturali, dello spettacolo e dell' arte fruita dal vivo. Eppure non credo che, se transitorio, lo stop rappresenti necessariamente uno spegnimento totale di ogni possibilità di crescita intellettuale e spirituale. Se non si può uscire la sera, diciamo ai nostri ragazzi di prendere in mano un libro.
Perché da anni le librerie chiudono nel silenzio. Diciamo loro di sollecitare i padri a raccontare le loro vite. Come testimonianza di storie personali che si intrecciano con lo scorrere degli avvenimenti pubblici. Diciamo loro di frugare tra le vecchie cassette riposte da qualche parte. Magari con film da rivedere insieme alle famiglie. Un capolavoro è sempre una cosa nuova, alla quale attingere ogni volta in modo diverso e creativo.
Diciamo loro di sfogliare i vecchi album di fotografie dei cari, degli amici, dei paesaggi di un tempo. E fantasticare. Per vivere anche la noia in modo attivo, fantasioso, sognante. Diciamo loro, soprattutto, che la felicità non si trova percorrendo sempre più in fretta la superficie delle cose e del mondo. Piuttosto immergendosi nelle infinite profondità del proprio essere: sta quasi tutto lì ciò che dà senso all' esistenza, che forma un' identità, che arricchisce la consapevolezza.
goffredo bettini gianni letta giuseppe contegoffredo bettini
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