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Maurizio Stefanini per “Libero quotidiano”
Trenta giorni dopo la decisione con cui la Corte Costituzionale austriaca ha annullato la vittoria del Verde Alexander Van der Bellen per via del «conteggio improprio» di 77.926 voti, i sondaggi danno il candidato del Partito Libertario Austriaco (Fpö) in testa, col 52% contro il 48 del rivale. È più o meno quanto risultava aver ottenuto la sera del 22 maggio, dopo lo spoglio dei voti espressi nel modo tradizionale: il 51,9%.
Ma il giorno dopo erano arrivati i voti per corrispondenza, e con questi la vittoria era stata assegnata a Hofer con il 50,3%: appena 30.863 voti di distacco. Alcune stranezze di conteggio erano state inizialmente attribuite a errori tecnici Hofer aveva accettato il risultato.
Ma Hofer, volto moderato del partito, non è però il leader della Fpö, che è invece a Heinz-Christian Strache. Il quale ha presentato alla Corte Costituzionale un appello denunciando mezzo milioni di voti dubbi. La Corte ne ha poi convalidato la gran parte, ma i 77.926 dubbi rimasti erano più del doppio del distacco, dunque è stato deciso di ripetere il voto per il 2 ottobre.
Va ricordato che dopo un primo sondaggio del 28 aprile che dava i due alla pari, gli altri due fatti tra il primo e il secondo turno avevano visto Hofer largamente in testa. I due sondaggi fatti tra il ricorso e il responso della Corte Costituzionale erano stati invece (di poco) a favore del Verde. Ma dopo l' annullamento del risultato la musica è cambiata, e Hofer è stato accreditato del 51% il 6 luglio e del 52 appunto il 28.
Un po' pesa l' indignazione per il sospetto broglio di cui Hofer sarebbe stato vittima. Un po' in Austria sta passando il vento euroscettico che nel Regno Unito ha prodotto la Brexit. Ma Hofer dopo aver avvertito a fine giugno che anche lui indirebbe un referendum sulla Ue entro un anno se l' Unione insiste sulla «centralizzazione» politica, dopo due settimane ha precisato che un' uscita dall' Ue «rappresenterebbe per l' Austria senza dubbio un danno», e che la minaccia di referendum è solo un' estrema arma di pressione per evitare l' ingresso della Turchia o una riduzione di sovranità dei membri. Ma se l' Ue torna all' area di cooperazione economica voluta dai «Padri Fondatori» per evitare guerre a lui va benissimo.
Gli analisti si sono domandati se la mossa avrebbe svantaggiato Hofer per un' immagine di voltagabbana o avvantaggiato per aver tolto a Van der Bellen l' argomento con cui puntava a spaventare l' elettorato su una vittoria dell' avversario. I successivi sondaggi mostrano che l' Hofer accomodante è, per ora, vincente.
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