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1. QUATTRO SU CINQUE PRETI DEL VATICANO SONO GAY, SECONDO IL LIBRO DI MARTEL
Monica Coviello per www.vanityfair.it
Molti, fra gli anziani sacerdoti della chiesa cattolica romana che hanno attaccato violentemente l’omosessualità, sarebbero essi stessi gay. Lo afferma un libro, In The Closet of the Vatican, che sarà pubblicato la prossima settimana e che è stato scritto da Frédéric Martel. Dopo quattro anni di ricerche, il giornalista francese è arrivato alla conclusione che l’80% dei clerici del Vaticano sarebbero gay, anche se non necessariamente sessualmente attivi.
Il suo racconto, di 570 pagine, secondo il suo editore britannico, Bloomsbury, è un «sorprendente resoconto della corruzione e dell’ipocrisia nel cuore del Vaticano».
È stato tradotto in otto lingue e sarà diffuso in 20 Paesi, nel giorno di apertura della conferenza sull’abuso sessuale, in Vaticano, a cui parteciperanno vescovi di tutto il mondo.
Martel ha condotto 1.500 interviste: ha sentito 41 cardinali, 52 vescovi e monsignori, 45 ambasciatori papali o funzionari diplomatici, 11 guardie svizzere e oltre 200 sacerdoti e seminaristi. Molti di loro hanno parlato di un tacito«codice dell’armadio» e della regola empirica secondo cui quanto più omofobo fosse un chierico, tanto più era probabile che fosse gay.
L’autore ha scoperto che alcuni preti gay hanno accettato la loro sessualità: alcuni hanno mantenuto relazioni discrete, ma altri hanno cercato incontri casuali ad alto rischio. Altri ancora, hanno continuato a negare la propria sessualità. Anche se il libro non confonde assolutamente l’omosessualità con l’abuso sessuale dei bambini, Martel descrive una tendenza al segreto, radicata tra i sacerdoti, che crea le condizioni ideali affinché il tema delle violenze non venga affrontato. Secondo Bloomsbury, rivela «una cultura di segretezza che inizia nei seminari dei giovani e continua fino al Vaticano».
Si parla anche di Papa Francesco, che ha scatenato la rabbia dei più conservatori per le sue aperture all’omosessualità. Pochi mesi dopo essere diventato pontefice, ha detto ai giornalisti: «Se una persona è gay e cerca Dio e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?». E l’anno scorso a Juan Carlos Cruz, un cileno sopravvissuto agli abusi sessuali, Francesco ha spiegato: «Che tu sia gay non importa. Dio ti ha fatto così e così ti ama, e a me non interessa. Anche il Papa ti ama così. Devi essere felice di quello che sei».
Ma un prete polacco, licenziato dal suo incarico in Vaticano dopo aver annunciato di essere gay, ha accusato la chiesa di rendere «infernale» la vita di milioni di cattolici gay. In una lettera del 2015 a Papa Francesco, Krzysztof Charamsa ha criticato ciò che ha definito l’«ipocrisia del Vaticano»: mettere al bando i preti gay mentre il clero è «pieno di omosessuali».
2. OMOSESSUALITÀ E CHIESA, NUOVI DETTAGLI SUL LIBRO CHOC
Giuseppe Aloisi per www.ilgiornale.it
Il libro sul Vaticano del sociologo e giornalista Frederic Martel stuzzica la curiosità di quanti vogliono capire qualcosa di più sul rapporto che intercorrebbe tra la Santa Sede e omosessualità.
Il titolo, lo abbiamo già scritto, è "Sodoma", mentre uno degli scoop, ha annunciato Giangluigi Nuzzi via Instagram, riguarderà uno storico "nemico" di papa Francesco. Per ora non si conoscono molti altri dettagli.
A svelare qualche particolare, però, è stato il Tablet, sul quale è possibile leggere dell'entità dell'impegno di Martel: l'autore, per pubblicare l'opera, ha parlato con migliaia di persone, tra ecclesiastici di varia tipologia e persone laiche. Pare che il testo presenti pure alcune testimonianze delle guardie svizzere. Ma chi è questo "nemico" di Bergoglio cui si è accennato?
monsignor krzysztof charamsa 9
Il riserbo è massimo, ma sul quotidiano citato si apprende che: "Una delle affermazioni più esplosive del libro, rivelano le fonti, riguarda il defunto cardinale colombiano Alfonso López Trujillo. Il Cardinale López Trujillo - prosegue il Tablet - , ex Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che è stato per molti anni il principale ostacolo alla canonizzazione di San Oscar Romero, è presentato come un difensore della dottrina della Chiesa sulla contraccezione...". Poi il periodo grammaticale prosegue e, rimanendo fedeli al testo inglese, si legge: "while also using male prostitutes".
krzysztof charamsa con il compagno
Il porporato colombiano, insomma, potrebbe essere associato all'utilizzo della prostituzione maschile. La data è già segnata sul calendario: il 21 di febbraio, "Sodoma" apparirà sugli scaffali delle librerie.
Solo a partire da quel giorno, insomma, avremo la possibilità di schiarirci le idee su quella che è già stata annunciata come una vera e propria bufera. Ma Trujillo potrebbe non essere l'avversario del pontefice di cui ha parlato Nuzzi.
Il cardinale, infatti, è deceduto nel 2008 in seguito a un arresto cardiaco. Il successore di Pietro, all'epoca, era Benedetto XVI. Se c'è stata una rivalità tra il colombiano e l'argentino, va rintracciata attorno alla figura dell'arcivescovo Romero, che il Santo Padre ha canonizzato meno di un anno fa e che Trujillo non avrebbe voluto come Santo.
Romero, del resto, non era benvisto neppure da Paolo VI.
Monsignor Oscar Arnolfo Romero GaldamezALFONSO LOPEZ TRUJILLO
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