DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Estratto dell’articolo di Lucia Capuzzi per “Avvenire”
Lo hanno soprannominato «deshielo light», con la consueta abitudine cubana a mescolare spagnolo e inglese. Il “disgelo soft” è la politica dei piccoli passi con cui il presidente Joseph Biden cerca di avvicinare Washington all’Avana. O, meglio, di “riavvicinare”, seppure in modo discreto e senza l’eco mediatica del “nuovo corso” dei tempi di Barack Obama. Una scelta obbligata. […]
La sconfitta dei democratici in Florida, alle elezioni di Midterm, poi ha dato paradossalmente a Biden nuovi margini di manovra poiché considera ormai lo Stato perso anche alle prossime presidenziali. Il presidente, così, ha preso una serie di misure volte ad allentare la tensione.
Tre le prime, l’attenuazione delle restrizioni per i viaggi all’Avana da parte di cittadini statunitensi, la ripresa del rilascio di 20mila visti temporanei al mese per migranti, il via libera a Western Union per ricominciare i servizi per gli invii di rimesse e la ripresa dei dialoghi bilaterali sui temi di interesse comune. […]
Il terreno di dialogo al momento si concentra sulla questione migratoria. L’esodo cubano ha raggiunto livelli record per la crisi economica innescata dalla pandemia. Da gennaio, la guardai costiera di Washington ha intercettato oltre 5mila cubani nel Mar della Florida. Tra ottobre 2021 e ottobre 2022, almeno 253mila persone provenienti dall’isola hanno cercato di oltrepassare il confine tra Messico e Usa. Mai nella storia recente erano state tante.
[…] Per procedere in questa direzione, una delegazione cubana è stata invitata dall’Amministrazione a Washington in questi giorni. La data non è stata comunicata ufficialmente finora per evitare polemiche. La cautela non ha impedito, però, che il repubblicano Mark Rubio scrivesse una lettera di fuoco al leader della Casa Bianca, condannando l’iniziativa.
C’è una linea rossa che finora Biden non ha voluto oltrepassare nonostante le rimostranze dell’Avana: la rimozione dell’isola dalla lista degli sponsor del terrorismo. Anche nell’ultima versione dell’elenco, Cuba è presente. A favorire una svolta potrebbe essere un gesto forte del regime, come il rilascio dei detenuti in seguito alle proteste di due anni fa. L’ipotesi non è esclusa anche grazie all’incessante lavoro della Chiesa. Qualche settimana fa, il cardinale Beniamino Stella, durante un viaggio nel Paese, ha detto che il dossier è sul tavolo. Tanti si attendono sviluppi a breve. Cuba l’imprevedibile, però, sfugge ai prognostici.
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