DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
1.JUNCKER, SCAMBIO VIVACE MA BUON RAPPORTO UE-ITALIA
(ANSA) - "Ci sono buone relazioni tra la Commissione ed il governo italiano", tra i Commissari e lo stesso Juncker con "i colleghi italiani ed il premier" e "non ci sono problemi tra il governo italiano e la Commissione". Lo dice il presidente Jean Claude Juncker, in una conferenza stampa a Strasburgo rispondendo a una domanda sui rapporti con l'Italia. "C'è stato uno scambio di parole virili, ma è normale in democrazia e non avrà conseguenze" conclude.
"Venerdì scorso - ha detto Jean Claude Juncker - in una conferenza stampa ho detto che ero triste per certe considerazioni fatte verso la Commissione. Da allora non ho aggiunto alcunché, e non ho altro da aggiungere salvo ricordare una cosa che non è stata detta in Italia, ovvero che verso l'Italia ho trovato formule che meriterebbero di essere una lettera d'amore di un italiano ad una italiana".
"Ho avuto momenti lirici - ha continuato il presidente della Commissione - Prima di dire altre cose ho cominciato con un'alta dichiarazione d'amore per l'Italia". "Non ci sono problemi tra il governo italiano e la Commissione, a parte un dibattito che qualche volte è condotto con parole maschie e virili, ma ci sono buone relazioni tra la Commissione, il suo presidente ed il colleghi italiani ed il primo ministro. C'è stato uno scambio vivace, ma questo è normale in democrazia e non avrà conseguenze" ha concluso Juncker.
2.JUNCKER: «NON C’È PROBLEMA CON L’ITALIA, SOLO SCAMBI VIVACI»
«Non ci sono problemi tra il governo italiano e la Commissione europea, ci sta un dibattito», ha affermato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. «Ci sono stati scambi di propositi vivaci, è normale in democrazia e non porta a conseguenze». Dopo i pesanti scambi di vedute dei giorni scorsi il presidente della Commissione europea getta acqua sul fuoco delle polemiche.
Ci sono buone relazioni con Renzi
«Ma ci sono buone relazioni tra la commissione, il suo presidente, il governo italiano e il suo presidente del Consiglio», ha assicurato Juncker. «Ci sono stati scambi di propositi vivaci, è normale in democrazia e non porta a conseguenze». Juncker ha rilevato che venerdì scorso, durante una conferenza stampa «ho detto che sono triste in merito ad alcuni commenti nei riguardi della Commissione, da allora non ho nulla da aggiungere salvo ricordare una cosa che non è stata riportata, che ho avuto frasi di amore verso l'Italia».
Non vedo rischi di una grave crisi bancaria in area euro
Poi rispondendo a una domanda sui pesanti cali in Borsa delle banche italiane, nella conferenza stampa di presentazione della presidenza di turno dell'Ue, da inizio anno rilevata dall'Olanda, ha dichiarato che non vede «il rischio di una grave crisi bancaria» nell'area euro nei prossimi mesi.
Moscovici: non c’è guerra con l’Italia
Dopo le polemiche dei giorni scorsi fra Roma e Bruxelles, nella mattinata si era mosso anche Pierre Moscovici, commissario Ue per gli Affari economici e monetari, interpellato a Davos a margine del World Economic Forum sullo stato delle relazioni con l'Italia: «Non c'è guerra con l'Italia che è un membro fondatore e molto importante della Ue», ha dichiarato.
Renzi è un premier ambizioso e sta facendo riforme importanti
pier carlo padoan, pierre moscovici e michel sapin 4193e149
Moscovici ha sottolineato, poi, che «la commissione Ue non può essere accusata di agire contro l'Italia. Questo è assolutamente sbagliato. La cosa migliore è il dialogo e costruire rapporti positivi. Però bisogna abbassare la tensione e lavorare su basi oggettive in un clima amichevole». Matteo Renzi - ha aggiunto il commissario - «è un premier ambizioso e sta facendo riforme importanti e la Commissione europea ha avuto molte occasioni per mostrare il suo apprezzamento verso quelle riforme».
Necessario un rapporto positivo
dijsselbloem, pierre moscovici e alexander stubb 18df0
«Junker ha espresso a modo suo il suo stato d'animo perché pensava che ci fossero critiche ingiuste nei confronti della Commissione. Non è la verità, non è vero - ha ribadito Moscovici, aggiungendo che si trattava di sue personali considerazioni - che la Commissione non tenga conto delle specificità dell'Italia». L'Europa, ha detto ancora il commissario, ha bisogno di «avere un'Italia forte» e anche la Commissione «è attenta a quello che accade nel vostro Paese.
Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A CAFA DC x
Auspichiamo, ha detto il commissario, che, «dopo che tutti hanno detto quello che pensano, si possa tornare a un clima che ci permetta di lavorare su basi oggettive in un clima amichevole». Ciò detto, ha concluso, «penso però che dobbiamo rispettarci a vicenda. Da parte della Commissione, si sta prendendo in considerazione la situazione italiana con molta obiettività e sempre alla ricerca di soluzioni».
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…