AHMADINEJAD & CHAVEZ, COME GREGGIO & IACCHETTI A “STRISCIA” - SGHIGNAZZANO IN CONFERENZA STAMPA E PIGLIANO PER IL CULO OBAMA: “QUELLA COLLINA SI APRIRÀ E USCIRÀ UNA GRANDE BOMBA NUCLEARE” - L’AGENZIA ATOMICA CONFERMA L’ARRICCHIMENTO DELL'URANIO NEL SITO IRANIANO DI FORDOW, PROTETTO DA BARRIERE MISSILISTICHE (IN CASO DI ATTACCO DI USA O ISRAELE) - LA FARNESINA ANNUNCIA SANZIONI PIÙ ASPRE DA PARTE DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE, MA L’IRAN CONTINUA A FREGARSENE…

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1 - IRAN, AL VIA ATTIVITÀ NUCLEARE SOTTERRANEA
Da "Corriere.it"

Le sanzioni non piegano l'Iran. Avanti, dunque, con il programma nucleare. Teheran ha cominciato le attività per l'arricchimento dell'uranio in una montagna a Fordow, nei pressi di Qom, città santa per i musulmani. Si tratta di un passo destinato a intensificare lo scontro con l'Occidente. L'agenzia atomica internazionale Aiea ha confermato che l'attività presso il sito di Fordow e ha anche spiegato che tutto il materiale nucleare sul posto è sotto la supervisione della stessa agenzia.

IL PROGRAMMA - Così, Teheran va avanti con il programma. Secondo le fonti, l'arricchimento dell'uranio a una purezza del 20% ha preso il via nell'impianto sotterraneo. Il sito, dislocato centinaia di metri sottoterra, è protetto dalle batterie missilistiche e dalle forze dei Pasdaran: all'interno sarebbero già attive 348 centrifughe, mentre altre sono in via installazione.

Da mesi il governo iraniano ha promesso di continuare con il programma che già è costato al Paese sanzioni molto pesanti. E la decisione di portare avanti le attività di arricchimento in una zona sotterranea potrebbe complicare i già delicati rapporti. Gli Stati Uniti accusano l'Iran di voler costruire l'atomica. Mentre Teheran ha sempre negato, spiegando che il programma mira a una miglior efficienza energetica. Intanto la guida suprema del Paese, Ali Khamenei, ha spiegato alla televisione di Stato che l'Occidente vuole «rendere scontento il popolo iraniano», ma non otterrà il suo scopo. Domenica è stato annunciato questo passo ulteriore. «Le sanzioni non piegano l'Iran».

2 - NUCLEARE IRAN, FARNESINA: INEVITABILE INASPRIMENTO SANZIONI
Da "Reuters Italia"

La decisione del governo iraniano di avviare operazioni di arricchimento dell'uranio nell'impianto di Fordow, vicino alla città santa di Qom, "merita la più ferma condanna" e rende inevitabile un inasprimento delle sanzioni nei confronti del Paese.

Lo ha detto oggi Maurizio Massari, portavoce della Farnesina, in una nota in cui precisa che di fronte alla decisione di Teheran, che rappresenta una "fonte di gravissima preoccupazione", l'Italia sosterrà l'adozione di sanzioni "dure ed efficaci".

Ieri l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha detto che Teheran ha iniziato ad arricchire l'uranio nel sito nucleare di Fordow, una località sotterranea all'interno di una montagna.

"E' inevitabile a questo punto che la pressione sull'Iran venga esercitata attraverso un rafforzamento del regime sanzionatorio con misure finalizzate a sottrarre a Teheran i mezzi per continuare le sue attività nucleari contrarie alla legalità internazionale", ha aggiunto Massari nella nota.

Il portavoce del ministero degli Esteri ha detto inoltre che "di fronte al persistente rifiuto da parte iraniana ad accettare il dialogo negoziale proposto dalla comunità internazionale l'Italia sosterrà, con i principali partner europei ed internazionali, l'adozione di sanzioni dure ed efficaci".

3 - CHAVEZ E AHMADINEJAD, IRONIE SULL'ATOMICA - I PRESIDENTI IMPEGNATI IN UN FACCIA A FACCIA A CARACAS SCHERZANO ANCHE SU PRESUNTI MISSILI PUNTATI SU WASHINGTON

L'ironia non conosce confini. Neppure quando il tema è molto serio con numerose implicazioni diplomatiche. L'atteso faccia a faccia a Caracas tra il presidente venezuelano, Hugo Chavez, e il suo omologo iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, non ha tradito le attese di chi si aspettava uno show. Infatti tra abbracci e strette di mano, i due hanno fatto battute sulla bomba atomica e sui missili puntati contro Washington.

LE BATTUTE - In conferenza stampa il presidente venezuelano ha annunciato che una bomba atomica era pronta ad emergere da sotto una collinetta situata di fronte al palazzo presidenziale Miraflores di Caracas. «Quella collina si aprirà e uscirà una grande bomba nucleare», ha dichiarato il leader venezuelano, suscitando l'ilarità di Ahmadinejad. E poi ha aggiunto: «I portavoce degli imperialisti sostengono che Io e Ahmadinejad stiamo andando ora nei sotterranei di Miraflores per prendere la mira contro Washington e lanciare missili. Tutto ciò è ridicolo».

L'ALLENZA - Insomma si ribadisce la stretta alleanza tra Iran e Venezuela. I due sono entrambi membri dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec), nel corso dell'ultimo decennio hanno avuto stretti rapporti di collaborazione soprattuto in chiave anti-americana, criticandone congiuntamente le politiche internazionali. «Nonostante i popoli arroganti (l'Occidente, ndr) non lo vogliono, saremo uniti per sempre», ha affermato Ahmadinejad che dopo il tour in America Latina lunedì si recherà a Cuba. Il viaggio è l'occasione per il presidente iraniano per possibili nuovi accordi economici e di cooperazione in vista delle nuove sanzioni.

 

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