
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
Fabio Martini per "la Stampa"
I suoi tifosi lo stanno aspettando dentro al teatro Capranica, il professor Marino si avvicina camminando in mezzo alla strada e quando vede la piccola coda di auto che si è formata dietro di lui, dice sorridendo: «Un sindaco non deve mai bloccare il traffico!» Ignazio Marino, sia pure tra sé e sé, si definisce già sindaco, una innocente battuta che un professionista della politica mai si sarebbe concesso.
Ha qualcosa del «marziano a Roma» il professor Marino, da 48 ore il grande favorito nella conquista del Campidoglio: in tutti i suoi interventi pubblici, anche ieri lo ha fatto, continua senza sosta a parlare di «merito» e di «competenza» nella città delle spintarelle e del più esteso apparato pubblico e parapubblico dell'Occidente; prima ancora di sapere se sarà eletto sindaco, al buio si è dimesso da senatore e dalla relativa indennità , una modalità senza precedenti della storia patria.
E soprattutto, in una città nella quale permane un consistente tasso di consociativismo politico e sociale, pare non abbia fatto nulla per incontrarsi a tu per tu con la personalità più forte, non solo economicamente, della città : l'ingegner Francesco Gaetano Caltagirone.
Al primo turno il professor Marino ha conquistato 512.720 voti, con una percentuale del 42,61 e dunque ha consistente vantaggio sul sindaco uscente Gianni Alemanno che di voti ne ha avuti 364.337, con una percentuale del 30,28. Dunque Marino ha preso 148.393 voti in più, pari a
12 punti percentuali. Distacco incolmabile? I precedenti sono controversi. Non molti anni fa, cinque, Gianni Alemanno (soccombente al primo turno di cinque punti rispetto al suo sfidante Rutelli) ne conquistò centomila al secondo turno, scavalcò il suo avversario e diventò sindaco di Roma. Exploit ripetibile? I risultati elettorali definitivi hanno svelato un dato inatteso: Alemanno ha preso lo stesso numero di voti ottenuti dal centrodestra alle Politiche di tre mesi fa, quasi che quello sia il fondo del barile.
Al quartier generale del sindaco sperano non sia così e già ieri mattina, con una velocità sbalorditiva, l'opulenta macchina da guerra del sindaco aveva riempito tabelloni con un manifesto dal testo eloquente: «Vince chi vota». E contemporaneamente su Facebook, Alemanno ribadiva il concetto: «Il sindaco di Roma non può essere eletto da una ristretta minoranza nell'indifferenza generale».
Al Pd sono convinti che Alemanno non si limiterà a vellicare l'orgoglio "partecipazionista" e che nelle prossime ore scatterà qualche abile provocazione politica per far inciampare il professore. Ma Goffredo Bettini, da 20 anni il regista di tutte le battaglie della sinistra romana, ha le idee chiare: «Il 70 per cento dei romani votanti ha detto di non volere più Alemanno e Marino è l'interprete più accreditato per intercettare la maggior parte di quel malessere. à come andare fuori strada in un deserto: è impossibile.
Anche perché Marino appare come un irregolare, è libero». Dunque al Pd non si aspettano endorsement plateali da parte di Beppe Grillo o di Alfio Marchini. Molto gradita, attesa e confidata come certa è invece la dichiarazione di voto di un personaggio che di questi tempi "va" molto a sinistra: Stefano Rodotà . Per il Qurinale Marino aveva votato per lui.
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE…