mauro scarpitti sabino de micco roberto fico

E TU COME CE L'HAI LA FEDINA PENALE? ALLE ELEZIONI REGIONALI IN CAMPANIA SI PRESENTA UN'ARMATA BRANCALEONE DI INDAGATI E IMPUTATI - ALLE REGIONALI, NELLA LISTA DI MASTELLA, CORRE MAURO SCARPITTI, DIRIGENTE DELL'AZIENDA PARTECIPATA "SMA": L'UOMO SI È FATTO RITRARRE IN UN "SANTINO" ELETTORALE INSIEME A SABINO DE MICCO, CHE L’ANNO SCORSO ERA FINITO IN CARCERE - OGGI, DA UOMO LIBERO, DE MICCO È A PROCESSO PER VOTO DI SCAMBIO POLITICO MAFIOSO (USAVA I CAF PER RACIMOLARE I VOTI PER LA SORELLA) - A SOSTEGNO DI ROBERTO FICO CI SONO IMPUTATI COME CARMINE NOCERINO, A PROCESSO PER CORRUZIONE ELETTORALE, INDAGATI COME GENNARO OLIVIERO (ACCUSATO DI TRAFFICO D’INFLUENZE) E IL FEDELISSIMO DI DE LUCA, LUCA CASCONE, INDAGATO PER TURBATIVA D’ASTA...

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Estratto dell'articolo di Nello Trocchia per “Domani”

 

MAURO SCARPITTI SABINO DE MICCO

Ci sono ex, attuali e futuri impresentabili nelle liste del campo largo che sostengono Roberto Fico come candidato presidente della Campania. Un carro largo più che un campo dove entrano fedelissimi, figli di, imputati, parenti di boss.

 

L’ex presidente della Camera vuole vincere e imbarca chiunque. Agogna lo scranno che fu dell’arcinemico Vincenzo De Luca, oggi alleato indigesto, ma imprescindibile per battere le destre. La sua lista sarà fondamentale per il risultato finale.

 

roberto fico elly schlein

Fondamentali saranno anche i portatori di voti, i capibastone, quelli che proprio il governatore uscente osannava nel celebre invito a fare qualsiasi cosa per portare la gente a votare, anche offrire fritture di pesce.

 

Osannati da lui e ostracizzati dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, dal suo uomo in Campania, il giornalista europarlamentare, Sandro Ruotolo, che promettevano rinnovamento e hanno dovuto consegnare la Campania a De Luca.

 

Ognuno offre quello che può pur di battere le destre, guidate da Edmondo Cirielli, a capo di analoga frittura mista, un poco di impresentabili, condannati e anche, questa è l’unica differenza, nostalgici dei tempi andati. Saranno elezioni dove conterà sempre meno il voto consapevole e d’opinione e sempre conteranno le truppe cammellate, le preferenze controllate. [...]

 

elly schlein roberto fico

Alle regionali corre Mauro Scarpitti, dirigente nella partecipata Sma, candidato nella lista di Clemente Mastella, sindaco di Benevento. Qualche giorno fa sui social è apparsa una foto di Scarpitti con un suo amico, occhiali e barba lunga.

 

Si chiama Sabino De Micco, consigliere municipale, già in Forza Italia, l’anno scorso finito in carcere e oggi da uomo libero a processo per voto di scambio politico mafioso. Prima di entrare nel sistema De Micco, bisogna ricordare che al momento non c’è alcuna sentenza a suo carico e che poi, dopo le polemiche, ha annunciato un passo di lato.

 

Come nasce l’alleanza? Il consigliere municipale pubblica, a fine ottobre, un lungo post nel quale dice di sostenere Fico presidente, la lista Mastella e l’amico di vecchia data Scarpitti, ma è la chiusura del post che ci aiuta a entrare nel variopinto mondo del voto come servizio alla persona.

elly schlein vincenzo de luca

 

«Barra il simbolo Noi di centro- Noi sud e scrivi CAF», si legge nel post. Proprio così Caf. Il santino elettorale di Scarpitti, infatti, è fin troppo chiaro: «Mauro Scarpitti detto Caf», acronimo che indica i centri di assistenza fiscale. Centri che sono punti di riferimento per i cittadini che provano a mettere in ordine bonus, tasse, sussidi e speranze di un fisco amico. E amico è anche De Micco.

 

Nell’inchiesta che lo riguarda ritroviamo un altro Caf. In quel caso, candidata con la lista dei Verdi, era Giusy De Micco, la sorella. Anche lei detta Caf. La candidata a una elettrice spiegava come votare: «Tu mi devi scrivere Caf», e gli inquirenti evidenziavano che in cambio della gratuità di alcune prestazioni fiscali chiedevano il voto in cambio.

 

piero de luca roberto fico elly schlein

E oggi? Quando chiamiamo Scarpitti ammette di conoscere De Micco, rivela che è stato proprio lui a inventarsi la dicitura detto Caf. «Io ho scoperto tutto dal post di Luciana Esposito (coraggiosa giornalista che ha sollevato la questione, ndr), ora ho chiesto la cancellazione della dicitura, lo scriva», dice il mastelliano. Il tribunale di Napoli, ufficio centrale circoscrizionale, infatti, ha accolto la richiesta di cancellazione. Era successo tutto a sua insaputa.

 

Il sistema Caf è il racconto perfetto di questa campagna elettorale. Poi ci sono i figli di, Mastella e Cesaro, quest’ultimo in particolare genera imbarazzo, non per Armando Cesaro, incensurato e candidato, ma per Fico che ne diceva di ogni di quella famiglia. L’ex senatore forzista Luigi Cesaro, padre del candidato, ha attraversato le stagioni politiche finendo in informative e verbali per i suoi incroci con clan e boss di rango.

piero de luca elly schlein roberto fico gaetano manfredi

 

Poi ci sono gli imputati come Carmine Nocerino, a processo per corruzione elettorale, gli indagati come Gennaro Oliviero (traffico d’influenze) e il fedelissimo di De Luca, Luca Cascone, indagato per turbativa d’asta. Nella sezione parenti di troviamo la candidata benedetta dal parroco locale. «La sosteniamo moralmente e spiritualmente», ha detto l’uomo di chiesa prima di un collettivo Padre Nostro e seguito di benedizione. Si tratta di Rossella Casillo, figlia dell’ex consigliere regionale Tommaso, sposata con il nipote del boss Pasquale Scotti, detto ‘o colier.

 

clemente mastella fin che la barca va 2

Scotti, latitante per 31 anni, si era proclamato pentito appena catturato, poi lo hanno estromesso dal programma di protezione. Raccontava cose vecchie, ma nessun contributo sull’attualità e sulla ‘roba’, le vagonate di soldi accumulati. Nel Pd spicca un altro deluchiano doc, Franco Picarone, indagato in una inchiesta sugli affari in sanità. Questo giornale si era già occupato di lui, perché veniva citato nelle carte dell’inchiesta sul sistema delle cooperative salernitane.

 

Alcuni collaboratori di giustizia, in passato, avevano parlato delle sue frequentazioni con il boss Ciro Marigliano, poi le indagini avviate si erano arenate, tutto archiviato. Alle nostre domande non reagì benissimo.[...]