
RISIKO FLASH! - CHE SI RACCONTAVANO DI BELLO, ALL'ORA DI PRANZO, IL BOSS DI UNICREDIT, ANDREA…
DAGOREPORT
Dal "Daily Mail"
http://dailym.ai/1e6VbsM
Guardano dritte davanti a loro. Marciano perfettamente in sincrono, tendendo le punte dei piedi. Indossano una gonna poco sopra il ginocchio, hanno una stella rossa sul cappello. La lunghezza dei capelli è identica per tutte. Per prepararsi a questo giorno si sono allenate duramente. Per abituarsi a mantenere la stessa distanza fra loro, durante le prove erano legate l'un l'altra con delle corde al collo.
Ed ora eccole qui, le soldatesse di Kim Jong-Un, marciare tutte insieme per celebrare i 60 anni dalla fine della guerra di Corea. Una manifestazione di disciplina militare da far invidia alla Germania di Hitler o alla Russia di Stalin.
Solo che in questo caso (almeno speriamo) si tratta di un bluff. I dati vengono tenuti accuratamente nascosti dal regime, ma pare che le soldatesse nell'esercito nordcoreano rappresentino addirittura il 40 per cento. Circa mezzo milione di donne chiamate per rimpiazzare il vuoto lasciato dai tanti morti della carestia degli anni Novanta.
Le soldatesse sono perlopiù ragazzine, che fin dai primi anni di vita hanno subito il lavaggio del cervello da parte del regime. Hanno una formazione paramilitare in scuole specializzate. Per imparare l'inglese, coniugano verbi come "kill", uccidere, associati a "gli americani".
I nordcoreani entrano nell'esercito a 17 anni, dove devono svolgere servizio di leva per tre o cinque anni. Solo chi è particolarmente brillante all'università può chiedere un rinvio degli obblighi.
Dopo un duro addestramento, con punizioni corporali e pasti razionati, le donne vengono mandate a presidiare città e obiettivi sensibili. Molte di loro si arruolano volontariamente, in cerca di prestigio sociale, ma poi la realtà che le attende è ben altra. Nell'esercito nordcoreano gli abusi sessuali sono all'ordine del giorno.
IL VIDEO DELLA PARATA:
http://www.youtube.com/watch?v=F33N8cgEceI
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