L’INVASIONE DEGLI ANTICASTA – BIANCONI (PDL): “MONTI, TREMONTI E FINI? HANNO CERCATO DI FARE IL GOLPE”….

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Carlo Tecce per "Il Fatto Quotidiano"

‘'No, ma io non volevo dire che Rizzo e Stella sono tumori per l'Italia".

Un po' di calma, onorevole Maurizio Bianconi (Pdl), e si
risolve l'incomprensione.
Esatto, volevo soltanto dire che sono due mali incurabili, due giornalisti che, per mandato dei poteri forti, volevano distruggere la democrazia italiana. Mi permetta, la fantomatica casta s'incazza.

Faccia pure.
Noi politici siamo deboli, non contiamo un tubo. Questi signori, e tanti suoi colleghi, vogliono consegnare il paese ai tecnici.

Ma i privilegi che c'entrano, come fa a difendere gli sprechi di palazzo?
Allora, scelga: o mi sta prendendo per il culo o non capisce un cazzo?

Ma i tecnici non ci sono più.
Gianfranco Fini, Giulio Tremonti e Mario Monti hanno cercato di fare il golpe.

Non s'intravedono i risultati.
Ora il rischio lo corre Enrico Letta, potrebbero usare anche lui.

Qualcuno l'ha avvisato?
Non credo, spero che se ne accorga. Ha visto che anche il premier ha a cuore i temi casta qui e casta lì?

Guadagnate troppo o troppo poco?
Il giusto, ma perché le rispondo?

Domandare è lecito.
Io mi sbatto, mi faccio il culo. Però ci sono tanti parlamentari che occupano le sedie, che sono vittime di imprenditori e finanziari. Io propongo un drastico taglio: 300 deputati e via il Senato, una cosa inutile. Ma se ci definite un grande "magna magna", fate solo il loro gioco.

Mi permetta, qualche sentimento di antipatia la politica se l'è meritato.
A una signora che non ha una buona reputazione si può contestare che non doveva uscire troppo la sera.

Rimborsi elettorali ai partiti. Un tesoriere esperto come lei, Bianconi, cosa ne pensa?
Non sono un tesoriere, come Rizzo e Stella non sono giornalisti: sono rappresentante legale, non possiedo né la cassa né le chiavi.

E che fa?
Già, a pensarci bene, un lavoro ingrato: firmo assegni.

Non un bel ruolo.
Sono un uomo che si sacrifica.

Allora, onorevole rappresentante legale.
Mi dica.

Il governo finge di mettere i partiti a dieta, senza soldi: contento?

Se introducono le preferenze e tolgono i rimborsi, un giorno dopo le elezioni, mettono tutti gli eletti in galera. Questo è un incentivo alla corruzione: chi ti paga anche con una donazione minima vuole qualcosa in cambio.

Dal ‘94 a oggi, nonostante il referundum, i partiti (anche
defunti) hanno incassato oltre 2,5 miliardi di euro.
Le posso fare una confidenza?

Certo.
Se fa questi ragionamenti, mi spiace, anche lei è un giornalista della banda.

 

MAURIZIO BIANCONIMARIO MONTI LEGGE RESTART ITALIA