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L’ISOLAZIONISMO TRUMPIANO SPINGE LONDRA TRA LE BRACCIA DELL’EUROPA – L’ACCORDO FIRMATO IERI DA UE E REGNO UNITO È UN “RESET” TOTALE: PERMETTERÀ AL GOVERNO BRITANNICO DI KEIR STARMER DI PARTECIPARE AL PIANO DI RIARMO DELL’UE, ED È L’INIZIO DI UNA NUOVA ALLEANZA CON BRUXELLES – LA PARTE PIÙ OSTICA È QUELLA SULLA PESCA E I PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI: LONDRA SI ALLINEA ALLA GIURISDIZIONE UE SENZA AVERE VOCE IN CAPITOLO NEL PROCESSO DECISIONALE. E I BREXITER URLANO GIÀ AL “TRADIMENTO INACCETTABILE” (IL “REFORM UK” DI NIGEL FARAGE È IL PRIMO PARTITO DEL PAESE)
1. RESET POST BREXIT
Da “il Mattinale europeo”, la newsletter di David Carretta e Christian Spillmann
ursula von der leyen - keir starmer - antonio costa
[…] Il Regno Unito e l'Unione europea ieri hanno deciso di aprire “un nuovo capitolo” della loro relazione per mettersi alle spalle la Brexit e lanciare una partnership rinnovata per rafforzare la sicurezza dell'Europa e la prosperità dei loro cittadini.
“E' un momento storico”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, per illustrare l'accordo del “reset” delle relazioni post Brexit: “Stiamo voltando pagina”. Per il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, “è un nuovo capitolo”.
“È tempo di guardare avanti. Di andare oltre dibattiti e battaglie politiche vecchi e stantii per trovare soluzioni pratiche e di buon senso”, ha detto il premier britannico, Keir Starmer.
Malgrado il solito braccio di ferro su temi come la pesca, Donald Trump ha fornito un argomento formidabile a favore dell'imperativo di rimettere le relazioni tra il Regno Unito e l'Ue su un binario completamente diverso.
La guerra commerciale del presidente americano, il potenziale ritiro dal sostegno all'Ucraina, il suo disimpegno dalla sicurezza dell'Europa, e la moltiplicazione delle minacce esterne al continente hanno incoraggiato tutti a cercare compromessi. “I tempi stanno cambiando. L'ordine internazionale basato sulle regole è sotto attacco”, ha spiegato Costa. “L'Ue e il Regno Unito sono fornitori di stabilità globale. Dobbiamo essere i guardiani dell'ordine internazionale basato sulle regole”, ha aggiunto Costa.
ursula von der leyen - keir starmer - antonio costa
Tre documenti per un “reset” - Il reset nelle relazioni tra Regno Unito e Unione europea prende la forma di tre documenti firmati ieri a Londra durante il summit tra Starmer, Costa e von der Leyen.
Il primo è una dichiarazione congiunta molto politica sull'impegno comune a favore dell'ordine internazionale basato sulle regole, la democrazia, il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, il commercio aperto, il sostegno all'Ucraina nella guerra di aggressione della Russia.
Il secondo documento è la nuova “Partnership di difesa e sicurezza”, che regola la cooperazione e le consultazioni in diversi settori. Serve soprattutto al Regno Unito per poter partecipare su un piano paritario al piano di riarmo lanciato dall'Ue.
DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
[…] Ma è il terzo documento - il cosiddetto “common understanding” - che fa infuriare i Brexiters. E' lì che il “reset” si concretizza sul piano giuridico ed economico, fissando le regole su temi come il commercio, la pesca, l'energia o il sistema di scambio di emissioni ETS.
Le linee rosse della hard Brexit sono state superate – Diversi diplomatici europei ieri hanno insistito nello spiegare che nessuna delle linee rosse poste dal Regno Unito o dall'Ue nei negoziati per il “reset” è stata superata.
Vero: Keir Starmer non ha violato la sua promessa elettorale di non riportare il suo paese nel mercato interno o nell'unione doganale dell'Ue. L[…]
ursula von der leyen keir starmer
Tuttavia il primo ministro britannico ha superato le linee rosse della “hard Brexit” che erano state fissate da Boris Johnson al momento dell'accordo di uscita. Pur di eliminare i controlli sanitari e fitosanitari sui prodotti agro-alimentari, il Regno Unito ha accettato l'allineamento normativo e la giurisdizione della Corte di giustizia dell'Ue non solo per l'Irlanda del nord, ma per tutto il paese.
Londra dovrà adeguarsi in modo semi automatico alla legislazione europea nel settore, come fanno la Norvegia o la Svizzera, senza avere voce in capitolo nel processo decisionale dell'Ue.
Anche sulla pesca, l'accesso alle acque britanniche concesso fino al 2038 è il superamento delle linee rosse di Boris Johnson sono state superate. Nigel Farage ha accusato Starmer di aver “posto fine all'industria della pesca” britannica.
L'Ue dimentica la sua linea rossa sulla mobilità giovanile – L'Ue aveva assicurato che i giovani sarebbero stati al cuore della sua posizione negoziale per il “reset” delle relazioni con il Regno Unito. Ma la posta in gioco sulla difesa era troppo alta per mettere a rischio un accordo a causa delle migliaia di giovani che vorrebbero studiare oltre Manica.
ursula von der leyen keir starmer
Il documento più concreto adottato ieri - il cosiddetto "common understanding" - si limita a una serie di vaghe promesse per negoziati futuri sulla mobilità giovanile, i cui termini sono tutti da stabilire, e sull'ingresso del regno Unito nel programma Erasmus+.
Per il momento gli studenti dovranno continuare a pagare le elevatissime rette delle università britanniche. I giovani europei dovranno comunque continuare a chiedere un visto per entrare nel Regno Unito anche per un periodo limitato di tempo.
2. RETRO- BREXIT
Marco Bresolin per “La Stampa”
ursula von der leyen keir starmer
Cannoni, pesci, energia e mobilità giovanile. Ruota principalmente attorno a questi punti il "reset" delle relazioni tra l'Unione europea e il Regno Unito a quasi nove anni dal referendum che ha sancito la Brexit. Un'intesa arrivata dopo un'intensa maratona negoziale, iniziata sei mesi fa e proseguita fino alla notte precedente il summit di ieri, durante la quale è emerso un significativo braccio di ferro franco-britannico.
Nonostante le resistenze di Parigi, Londra potrà partecipare agli appalti congiunti Ue nel settore della Difesa. E nonostante le resistenze di Londra, alla fine il governo britannico ha accettato di consentire l'accesso alle proprie acque territoriali ai pescherecci europei anche per i prossimi 13 anni. Una concessione che ha scatenato le proteste di Nigel Farage e degli altri "Brexiteers" che hanno accusato il premier Keir Starmer di essersi "arreso".
Il primo ministro laburista, però, canta vittoria e assicura che questo accordo porterà più posti di lavori, metterà più soldi nelle tasche dei cittadini britannici e garantirà maggiore sicurezza. Calcolando in 9 miliardi di sterline (quasi 11 miliardi di euro) il risparmio generato da qui al 2040.
«La Gran Bretagna – ha rivendicato – è tornata sulla scena mondiale». Ma la leader conservatrice Kemi Badenoch considera l'intesa «problematica» e definisce «inaccettabile» il fatto che il Regno Unito tornerà sotto la giurisdizione della Corte di giustizia dell'Unione europea, un aspetto considerato in totale contraddizione con lo spirito del "take back control", l'ambizione di riprendersi il controllo che aveva dato una spinta alla Brexit in occasione del referendum del 2016. […]
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