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L’OMERTÀ DEI TULLIANOS - ELISABETTA NON RISPONDE ALLE DOMANDE SUI PM SULLA CASA DI MONTECARLO, SUI RAPPORTI CON IL RE DELLE SLOT FRANCESCO CORALLO, SUL RUOLO DI FINI, CHE AMMISE: ‘NON HO RESO PUBBLICO L’INGANNO VISTO CHE AVEVO PROMESSO CHE MI SAREI DIMESSO DA PRESIDENTE DELLA CAMERA SE AVESSI SCOPERTO CHE LA CASA ERA DI GIANFRANCO TULLIANI’, CHE RESTA FELICE E LATITANTE A DUBAI

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GIANCARLO ELISABETTA TULLIANI - LABOCCETTA - GIANFRANCO FINIGIANCARLO ELISABETTA TULLIANI - LABOCCETTA - GIANFRANCO FINI

Valeria Di Corrado per ‘Il Tempo

 

Ha scelto di non rispondere alle domande dei pm. Ha preferito non dare spiegazioni sulla compravendita della famosa casa di Montecarlo; sui rapporti che lei, suo padre e suo fratello hanno avuto con il «re delle slot» Francesco Corallo; sul ruolo incarnato dal marito Gianfranco Fini in tutta la vicenda. Elisabetta Tulliani si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

 

È stata convocata in Procura a Roma per essere interrogata, alla presenza del suo legale, dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal sostituto procuratore Barbara Sargenti in merito al procedimento che la vede indagata per riciclaggio trasnazionale insieme a Giancarlo e Sergio Tulliani, e in concorso con Fini.

 

GIANCARLO TULLIANI E LA CASA DI MONTECARLOGIANCARLO TULLIANI E LA CASA DI MONTECARLO

Se non si fosse trincerata dietro il silenzio, ad esempio, lady Fini avrebbe potuto spiegare come mai, l' appartamento di boulevard Princesse Charlotte, lasciato in donazione nel 1999 ad Alleanza Nazionale dalla contessa Colleoni, sia stato poi svenduto nove anni dopo alla Printemps, società offshore riconducibile a lei e suo fratello.

 

O il perché, pochi mesi dopo, la Printemps l' abbia rivenduto alla Timara Ltd, un' altra offshore riconducibile- secondo i finanzieri dello Scico - ai Tulliani. I parenti dell' ex presidente della Camera, dunque, avrebbero ottenuto la titolarità di un appartamento nel ricco Principato monegasco senza investire un euro. Sia i 300 mila euro con cui è stato liquidato il partito, sia i 330 mila euro del successivo passaggio alla Timara, provenivano infatti dai conti caraibici di Corallo, finito in carcere lo scorso dicembre per aver sottratto allo Stato le imposte sulla raccolta delle slot machine.

elisabetta tulliani gianfranco finielisabetta tulliani gianfranco fini

 

Poi c' è l' accusa di autoriciclaggio, perché l' immobile «è stato rivenduto -si legge negli atti -in data 15 ottobre 2015 per un importo pari a 1 milione e 360 mila euro, somma che è transitata prima sul conto corrente francese di Giancarlo Tulliani, e poi è stata trasferita in parte al conto di Dubai e in parte al conto italiano Mps, entrambi intestati a Tulliani Giancarlo».

FINI TULLIANI DOCUMENTI CASA MONTECARLO FINI TULLIANI DOCUMENTI CASA MONTECARLO

 

Quest' ultimo ha poi provveduto a «rigirare» la metà di quella somma alla sorella, in due tranche. Sul conto corrente Mps intestato a Elisabetta Tulliani sono stati infatti accreditati 290 mila euro il 24 novembre 2015 e altri 449 mila euro il successivo 10 dicembre. Nell' interrogatorio di aprile scorso, Fini aveva difeso davanti ai pm la buona fede sua e della moglie.

 

GIANCARLO  TULLIANI E FRANCESCA A DUBAIGIANCARLO TULLIANI E FRANCESCA A DUBAI

«Elisabetta mi ha sempre negato di essere proprietaria dell' appartamento di Montecarlo. Ancora oggi non sa come sia stata coinvolta dal fratello nelle vicende delle società Printemps e Timara. Io ho appreso a dicembre 2010 che le società erano di Giancarlo, quando il ministro Frattini rese pubblicala lettera inviata dal primo ministro di St. Lucia. In quel momento ho rotto i rapporti con mio cognato in modo definitivo. Solo che non ho reso pubblico il suo inganno perché temevo sfavorevoli conseguenze politiche, visto che a settembre 2010 avevo dichiarato che mi sarei dimesso se si fosse scoperto che la casa di Montecarlo era stata acquistata da Giancarlo Tulliani».

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Di fronte all' evidenza delle mail scambiate da Elisabetta con la ditta che fece i lavori nell' appartamento che fu della Colleoni, l' ex leader di An aveva precisato ai magistrati che la moglie stava semplicemente aiutando il fratello con l' arredamento della casa che all' epoca credeva avesse preso in affitto. Peccato che, secondo l' immobiliarista che curò i lavori, lo stesso Fini si recò sul posto insieme alla compagna per seguire da vicino i lavori.

 

Riguardo invece i 740 mila euro bonificati nel 2015 sul conto di Elisabetta da Giancarlo, l' ex presidente della Camera aveva riferito ai pm: «Solo ora mi ha spiegato di aver preteso dal fratello quei soldi per averle rovinato la vita con questa storia della casa di Montecarlo. Una sorta di risarcimento per il danno che ci aveva causato».

TULLIANITULLIANI

 

Inspiegabilmente, quindi, la Tulliani incassa il presunto risarcimento morale subito dal marito senza dirgli nulla. E lui, Fini, non si sarebbe posto nessuna domanda sulla somma che la moglie si ritrova magicamente sul conto, pur non svolgendo alcuna attività lavorativa.

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