elly schlein giuseppe conte

“LA GUIDA DEL CAMPO LARGO SPETTA AL PD, E’ STATA CONQUISTATA SUL CAMPO” - DA MONTEPULCIANO ARRIVA IL PIZZINO DI SCHLEIN A CONTE CHE, A SUA VOLTA, NON GRADISCE LA FUGA IN AVANTI DEI DEM SULL'INDICAZIONE DELLA SEGRETARIA PD COME CANDIDATA PREMIER DEL CENTROSINISTRA – IL M5S, FORTE DEL SONDAGGIO CHE DA’ PEPPINIELLO IN VANTAGGIO SU ELLY IN CASO DI PRIMARIE DI COALIZIONE, CHIARISCE: “LA NOSTRA POSIZIONE NON CAMBIA: AL MOMENTO OPPORTUNO INDIVIDUEREMO INSIEME AGLI ALLEATI IL METODO MIGLIORE PER INDIVIDUARE IL CANDIDATO PREMIER”

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1 - SCHLEIN AVVISA CONTE “LA GUIDA SPETTA AL PD CONQUISTATA SUL CAMPO 

Niccolò Carratelli per “la Stampa” - Estratti

 

ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - IL SORPASSO - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA

«Ma dopo Montepulciano, di fatto, cambia qualcosa per il Pd?» . La domanda a bruciapelo lascia un po' interdetti i dirigenti dem, che si affrettano a lasciare il tendone allestito nei giardini del borgo toscano, con l'unico obiettivo di cercare un posto dove mangiare. Sono le due del pomeriggio passate, l'intervento conclusivo di Elly Schlein è durato più di un'ora, ma la sensazione è che la segretaria abbia concesso poco o nulla ai suoi sostenitori, che si sono riuniti per mandarle un avviso: sei forte grazie al partito, usalo di più, ascolta di più.

 

Lei si mostra conciliante, sfodera le frasi giuste: «la discussione è la nostra forza», «il partito lo cambiamo insieme, anche ascoltandoci di più», «serve fiducia reciproca: potete contare su di me e io conto su di voi». Però, oltre le belle parole, cosa cambierà? Per Andrea Orlando, uno di quelli che più l'ha pungolata sulla necessità di un maggior coinvolgimento del partito, un segnale è arrivato.

 

fico schlein conte

La segretaria ha annunciato «l'avvio di una discussione programmatica su tutto il territorio» per poi «avere un momento dal carattere nazionale nel quale questo lavoro diventi una piattaforma per l'alternativa – sottolinea l'ex ministro –. Era quello che chiedevamo e mi sembra che ci si sia avvicinati». Probabilmente il percorso sarebbe stato lo stesso, anche senza questi tre giorni di Montepulciano, per quanto ricchi di dibattiti e partecipazione, nonostante il freddo. 

 

Schlein, in un primo momento, non aveva gradito l'iniziativa, temendo fosse un tentativo di imbrigliarla. Poi ha deciso di benedirla, capendo che avrebbe avuto solo da guadagnarci. Lei si impegna su questo percorso di coinvolgimento della base del partito, ma anche della società civile, «ingaggiando una discussione vera nel Paese». Sarà un lavoro dei prossimi mesi, con una probabile grande assemblea prima dell'estate per fare la sintesi. Prima ce ne sarà un'altra "ordinaria", che dovrebbe svolgersi nel mese di dicembre (forse il 14), anche se c'è chi ipotizza uno slittamento a gennaio.

 

MENAGE ATREJU - MEME BY EMILIANO CARLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA

A conti fatti, Schlein non si è dovuta svenare. Gli altri, invece, la incoronano candidata premier e le giurano sostegno «fino in fondo» per battere la destra. Basta riepilogare i discorsi dei tre rappresentanti delle aree politiche che formano le truppe schleiniane. Peppe Provenzano dice che «questa continua messa in discussione della leadership non è un attacco a Elly, ma a tutto il Pd». Secondo Roberto Speranza «i mesi che ci aspettano saranno difficilissimi, ma anche meravigliosi: a te la guida, Elly».

 

Michela Di Biase è ancora più esplicita: Per lo statuto del Pd la candidata premier è la segretaria del partito e in caso di primarie di coalizione è la candidata delle primarie – spiega –. Aggiungiamo in assemblea nazionale: sarà l'unica candidata del Pd alle primarie di coalizione». 

 

Schlein, seduta in prima fila, annuisce e sorride. Però si smarca: «Io continuerò a essere la segretaria di tutti e a salvaguardare il pluralismo del partito. Mi sento figlia di tutte le culture politiche che l'hanno fondato».

 

(...)

 

2 - IL FASTIDIO M5S PER LA FUGA IN AVANTI "IL CANDIDATO VA DECISO INSIEME" 

Nic. Car. per “la Stampa” - Estratti

 

ELLY SCHLEIN - ROBERTO FICO - GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Conte con i suoi è stato perentorio: «Non parliamo del Pd, non alimentiamo polemiche». Il presidente del Movimento 5 stelle è ancora molto infastidito dai retroscena sul "caso Atreju", sulle sue presunte manovre per impedire un confronto a due tra Elly Schlein e Giorgia Meloni sul palco della festa di Fratelli d'Italia. 

 

(...)

 

Però non vuole assolutamente che emerga nemmeno un'ombra di disappunto. 

«Non commentiamo quello che viene detto alle iniziative di altri partiti – si limitano a dire da Campo Marzio – è normale che alla riunione dell'area politica che sostiene la segretaria si rivendichino i risultati ottenuti». 

 

renzi conte schlein

Insomma, non è il caso di caricare di un peso eccessivo le investiture plurime tributate a Schlein dai compagni di partito. Un conto sono gli equilibri e gli schieramenti dentro al Pd, un altro la discussione che bisognerà fare dentro alla coalizione di centrosinistra per decidere chi andrà a Palazzo Chigi in caso di vittoria alle elezioni politiche tra un anno e mezzo. 

 

«La nostra posizione non cambia: al momento opportuno individueremo insieme agli alleati il metodo migliore per individuare il candidato premier», spiegano fonti M5s. Tradotto: per noi, ad oggi, non è Schlein. 

 

Del resto, basta mettere in fila le mosse di Conte dell'ultima settimana, dopo l'abbraccio con Schlein per festeggiare la vittoria di Roberto Fico in Campania, per capire che il leader 5 stelle farà di tutto per ritardare questa decisione. Per restare in campo fino all'ultimo minuto utile, ben sapendo che per una fetta della base pentastellata l'alleanza con il Pd risulta ancora indigesta e la prospettiva di sostenere Schlein per la premiership rischia di far perdere voti, proprio mentre sta cercando di recuperarli.

 

GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE -

Fatto sta che, dopo aver celebrato insieme l'unità vincente nelle regioni, l'avvocato ha preso in contropiede la segretaria, lanciando il «cantiere del programma» M5s senza avvisarla e prospettando un percorso di consultazione degli iscritti, che si protrarrà fino all'estate.

 

Un modo per mostrare che è lui a guidare il processo di costruzione del programma di governo e gli alleati si troveranno sul tavolo un pacchetto già pronto di proposte del Movimento. In precedenza, Conte aveva avviato in solitaria la campagna referendaria contro la riforma della separazione delle carriere dei magistrati, con un evento a Palermo insieme ai suoi parlamentari ed ex pm Federico Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato. E sulla possibilità di fare un comitato unico per il no con gli altri partiti di opposizione glissa: «Stiamo valutando». Infine, c'è stato il cortocircuito sulla partecipazione ad "Atreju", la reciproca irritazione dei leader per aver giocato due partite separate di fronte a Meloni.

ELLY SCHLEIN CONTE

 

E tra i parlamentari 5 stelle restano i malumori per le parole pronunciate in tv da Schlein, quel «se vuole il confronto anche Conte porti Salvini, facciamo il confronto di coalizione». Una frase interpretata come una mancanza di rispetto per il presidente, «trattato da comprimario», come se fosse già deciso che lui è il numero due del centrosinistra.  

fratoianni schlein conte bonelli al monkschlein landini contegiuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE