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“LA RUSSIA HA 10-12 GIORNI PER PORRE FINE AL CONFLITTO IN UCRAINA” – TRUMP E L'ULTIMATUM A PUTIN (FARA' SUL SERIO O E' IL SOLITO GIOCO DELLE PARTI?) - “NON MI INTERESSA PARLARE CON LUI. NON VEDIAMO PROGRESSI VERSO UN CESSATE IL FUOCO. NON HA SENSO ASPETTARE” - IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO LAVROV, RIBADISCE LE “INDISCUTIBILI” RICHIESTE DI MOSCA PER LA FINE DEL CONFLITTO IN UCRAINA, IN PARTICOLARE L'ASSICURAZIONE CHE KIEV NON ENTRERÀ NELLA NATO E CHE VENGANO RICONOSCIUTE COME RUSSE LE REGIONI RIVENDICATE SUL TERRITORIO UCRAINO – IL CREMLINO NON ESCLUDE UN INCONTRO TRA IL LEADER USA E QUELLO RUSSO A SETTEMBRE IN CINA…

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Da corriere.it

 

donald trump vladimir putin

Regno Unito, Starmer e Trump a colloquio su Gaza e Ucraina

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si sono incontrati oggi in Scozia, nella cornice del golf club di Turnberry. Al centro dei colloqui, la crisi umanitaria a Gaza, la guerra in Ucraina, i futuri sviluppi diplomatici in Medio Oriente e i rapporti economici tra Londra e Washington, in vista della visita di Stato del presidente Usa prevista per settembre.

 

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Sul fronte ucraino, Trump ha annunciato un nuovo ultimatum rivolto al presidente russo, Vladimir Putin, fissando un termine di «10 o 12 giorni» per porre fine alla guerra. «Non vediamo progressi verso un cessate il fuoco. Non ha senso aspettare», ha detto Trump, minacciando sanzioni secondarie contro i Paesi che continueranno a commerciare con Mosca. «Non voglio farlo, amo il popolo russo, ma questa e' una guerra sanguinosa che deve finire presto», ha aggiunto.

 

donald trump vladimir putin

Sul piano politico interno britannico, il presidente Usa ha consigliato a Starmer di mantenere una linea dura sull'immigrazione se vuole battere il leader del partito populista, Reform Uk, Nigel Farage. «Penso che l'immigrazione sia oggi una delle questioni più importanti, e chi sarà più fermo e competente in materia vincerà le elezioni», ha affermato Trump, dicendo inoltre che sia Starmer che Farage sono «amici miei» e che «sono entrambi brave persone, nonostante abbiano idee diverse». Trump ha cambiato però tono quando ha fatto riferimento al sindaco di Londra, Sadiq Khan, che ha definito «una persona sgradevole» e «un pessimo amministratore», suscitando l'immediata replica di Starmer: «E' un mio amico».

 

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Infine, interrogato dai giornalisti presenti sullo scandalo Epstein, Trump ha definito le accuse «ridicole», affermando di non aver mai visitato l'isola del finanziere e di averlo allontanato «anni fa». «I miei sondaggi sono saliti di quattro punti e mezzo da quando è uscita questa storia. La gente non ci crede», ha detto Trump, spostando poi l'attenzione sui «grandi risultati commerciali ottenuti con il Regno Unito e l'Unione europea». Secondo entrambi i leader, l'intesa tra Stati Uniti e Regno Unito resta «senza precedenti», come ha sottolineato Trump. «Abbiamo fatto molto buon lavoro insieme, e continueremo su questa strada», ha concluso il presidente Usa.

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Lavrov: «Le nostre richieste sull'Ucraina sono indiscutibili»

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato oggi che sono «indiscutibili» le richieste di Mosca per la fine del conflitto in Ucraina, in particolare l'assicurazione che Kiev non entrerà nella Nato, che l'Alleanza non si espanderà più e che vengano riconosciute come russe le regioni rivendicate sul territorio ucraino. «Insistiamo su quelle che sono le nostre legittime richieste, in particolare garantire la nostra sicurezza», ha detto Lavrov, citato dall'agenzia Tass, durante un forum. Questo, secondo il capo della diplomazia russa, comprende «il non coinvolgimento dell'Ucraina nella Nato, e nessuna espansione della Nato, che si è già allargata fino ai nostri confini, nonostante tutte le promesse e di documenti che sono stati adottati».

 

vladimir putin donald trump

«E naturalmente - ha aggiunto Lavrov - il riconoscimento delle realtà consacrate nella nostra Costituzione, che è una richiesta assolutamente indiscutibile». Tra queste «realtà» vi è il riconoscimento come russe delle regioni di Donestsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, oltre alla Crimea. «Per la prima volta nella Storia - ha proseguito Lavrov - la Russia sta combattendo contro tutto l'Occidente. Nella Prima guerra mondiale e nella Seconda guerra mondiale avevamo alleati. Adesso non abbiamo alleati sul campo di battaglia. Pertanto dobbiamo contare su noi stessi, non dobbiamo permetterci nessuna debolezza o fiacchezza».

 

Cremlino: «Non escluso incontro Putin-Trump a settembre in Cina»

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

Non è escluso che il presidente russo Vladimir Putin e quello americano, Donald Trump, possano avere un incontro a settembre in Cina. È quanto detto dal portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, in un briefing con la stampa. Peskov ha spiegato che Putin si recherà in Cina a settembre per le celebrazioni dell'80esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e quindi che l'incontro con Trump non sarebbe escluso se il presidente Usa dovesse andare in Cina negli stessi giorni.

 

 

MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUSdonald trump vladimir putin