maurizio landini

SINISTRATI – LANDINI NON ABBOCCA ALLA SCISSIONE: “A SAN GIOVANNI NON È NATO UN NUOVO PARTITO DI SINISTRA” - “IL PD È IN CRISI E RENZI È DIVENTATO LA SPALLA DI CONFINDUSTRIA - IL LAVORO GARANTITO? NON C’È MAI STATO”

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Umberto Rosso per “la Repubblica

 

«Mi richiama al telefono fisso?».

landini a romalandini a roma

Segretario, non sa dove mettere il gettone nell’iPhone?

«Mi dispiace per Renzi, ma l’iPhone io lo uso da anni. E pure la macchina fotografica digitale. Mi sa che è lui che ha difficoltà, forse a trovare i gettoni... ».

 

Allora, Landini, non siete così arcaici come dice il premier?

«Qui se c’è qualcosa di vecchio, è la politica del governo. È diventato la spalla della Confindustria ».

Per questo alla manifestazione di San Giovanni è “nato” un nuovo partito di sinistra, con lei alla guida?

«Sciocchezze. Chi dice che la nostra è stata una iniziativa politica accampa scuse. Cerca alibi. Per non dar risposte alle precise richieste che una grande, nuova e molto variegata manifestazione ha posto al governo ».

 

E chi lo dice?

«Matteo Renzi nel suo discorso di chiusura alla Leopolda. Se una parte del Pd accorre al nostro corteo, è un problema suo. Se non riesce a tenerli uniti, è una faccenda che riguarda il suo ruolo di segretario».

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Il segretario è arrabbiato per i vuoti alla Leopolda?

«È evidente che c’è un Pd in crisi. Se a Firenze mancava una fetta del partito, non può mica scaricare su di noi la responsabilità, accusandoci di un’operazione politica. Noi chiediamo risposte al presidente del Consiglio, non al segretario del Pd».

 

Però si dice che Landini prepari il gran salto dalla Fiom alla leadership di un nuovo partito, con l’ala dissidente del Pd.

«Ma che c’entra? Ecco, così si tenta di spostare su un altro terreno, di delegittimare le rivendicazioni del corteo di San Giovanni. Abbiamo presentato un programma su tutto: dalla occupazione alla precarietà, alla corruzione, alla rappresentanza sindacale. Ma si vede che non sono più abituati all’autonomia del sindacato dalla politica. E poi io sono e resto il segretario dei metalmeccanici».

 

camusso sul palco a romacamusso sul palco a roma

Siete scesi in piazza a difendere un posto fisso che non esiste più, è la risposta di Renzi.

«Non si è accorto, ovviamente, che in realtà il posto fisso in Italia non è mai esistito. In qualsiasi momento gli imprenditori hanno sempre potuto licenziare. Il punto, con la difesa dell’articolo 18, è la tutela individuale della dignità dei lavoratori quando senza giustificazione ti mettono alla porta. Non è questione di posto fisso allora, ma di lavoro con diritti o senza diritti. Del resto, Renzi di svarioni ne ha fatti tanti nel suo discorso ».

 

Per esempio?

«Venirci a raccontare che il modello fordista è morto. Ma vada nei call center, dove se in un’ora non rispondi almeno a 12 telefonate, parte il richiamo del capo. Allora, semmai il modello fordista si è allargato, è uscito dalla fabbrica, tracima».

RENZI POLETTIRENZI POLETTI

 

Dalla Leopolda vi accusano anche di difendere solo i garantiti, gli occupati, e lasciare senza tutela i precari.

«Se il lavoro lo creano loro, mi aspetto che da domani tutti i problemi siano risolti a Terni, alla Thyssen, alla Nokia o all’Italtel, per citare solo alcune aziende della lunga lista nera della crisi. Comunque, oggi è convocato il tavolo del governo con i sindacati sulla legge di stabilità, a quanto pare senza Renzi. Vedremo. Se i segnali sono questi che arrivano da Firenze, la vedo brutta».

 

Giorgio SquinziGiorgio Squinzi

Che vuol dire?

«Se la ricetta è rendere facili i licenziamenti, abbassare il salario, tagliare le tasse alle imprese, il governo se ne assume la responsabilità. Perché noi andremo avanti. Con lo sciopero generale e con l’occupazione delle fabbriche, se necessario».

 

Anche col rischio di far cadere il governo?

«Fiducia o non fiducia in Parlamento, se Renzi non rilancia una politica industriale, il paese non lo cambia mica. Il vecchio è lui».