DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Da Circo Massimo - Radio Capital
Stavolta è l'ambiente a creare contrasti nel governo. La discordia nasce dalla cosiddetta ecotassa, la norma che prevede incentivi per chi acquista veicoli ecologici e una penale per chi sceglie auto più inquinanti. Salvini dice che la Lega non voterà "nuove imposte", che Di Maio definisce "piccole penali". A Circo Massimo, su Radio Capital, la sottosegretaria all'economia Laura Castelli la definisce "una norma che tutela chi ha un'auto, perché non aggiungiamo tasse.
E tutela chi sceglie un'utilitaria". Quando da studio le fanno notare che un'utilitaria come la Panda 1,2 euro 6 costerebbe 300 euro in più, Castelli risponde: "Potrebbero scegliere di comprare una Panda 1000". La sottosegretaria 5 stelle, poi, minimizza la reazione di Salvini: "Ci siamo visti ieri sera, ci parliamo tutti i giorni e abbiamo parlato del tavolo con le categorie produttive che Di Maio ha convocato per la prossima settimana e in cui parleremo del merito". E specifica: "La norma riguarda le auto, non gli scooter".
Castelli dà nuovi dettagli sulle misure economiche: conferma il rinnovo delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie ("EcoBonus e Sisma Bonus sono già previsti per il 2019 con le stesse detrazioni e lo stesso tetto, stiamo provando a inserire anche la progettazione") e il lavoro in corso sul saldo e stralcio, che "non è stato inserito nel dl fiscale perché ci sono alcuni problemi tecnici, che non riguardano solo le coperture". In corso anche l'analisi costi-benefici sulla TAV: "Ci prendiamo ancora pochissimo tempo. Il gruppo che la sta facendo è molto eterogeneo e non ideologico", spiega Castelli, "Abbiamo interloquito con i Sì TAV, erano preoccupati della composizione del gruppo e li abbiamo invitati a partecipare". Ma lei andrebbe da Milano a Parigi in 4 ore? "Certo, se potessi ci andrei anche in teletrasporto", risponde,
"Ma il tema è più ampio, le cose vanno fatte bene". Il giudizio di Castelli sull'opera non è però positivo: "Non credo sia la migliore opera possibile, oggi fa sprecare delle risorse e il progetto andrebbe rivisto". Domani i No-TAV scenderanno in piazza a Torino: la sottosegretaria non parteciperà alla manifestazione in prima persona ma, dice, "ci sarò col cuore". Fra chi dice sì alla TAV c'è quello che è stato battezzato "partito del PIL", i ceti produttivi che criticano le misure economiche del governo, e a cui Castelli lancia un messaggio: "Se non vi piacciono pezzi di manovra, chiamateci e ne parliamo insieme. Leggo le agenzie sul presidente di Confindustria Boccia, ma io, forse perché non gli interessa, non ho mai avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con loro".
Se il contratto, come dice Salvini, si può cambiare ("sono convinta che si possa migliorare", gli fa eco Castelli), a restare intoccabili sono quota 100 e reddito di cittadinanza. A questo proposito, la sottosegretaria torna sulla stampa delle tessere: "Oggi Poste Italiane stampa già tessere sul REI, c'è una convenzione in piedi". "Però nessuno sta stampando le tessere per il reddito di cittadinanza, e giustamente, perché non si conoscono ancora estensione, beneficiari e contenuti", ribatte Massimo Giannini. "Questo lo dice lei", risponde Castelli, "Il soggetto è Poste, e c'è già una convenzione che fa sì che Poste possa stampare".
Su Il Giornale è comparso un sms inviato da Giovanni Tria a Renato Brunetta: "Non ce la faccio più", ha scritto il ministro dell'economia. "Brutto leggere di uno scambio di messaggi fra due amici, che hanno lavorato per tanti anni insieme, lo trovo insensibile", commenta Castelli, "Ma sfido chiunque a fare il ministro dell'economia. Capisco le difficoltà, le pressioni sono moltissime, non vorrei essere al suo posto. Ma", conclude, "non credo che si dimetterà. Ha la fiducia di tutto il governo. E noi sottosegretari lavoreremo per aiutarlo".
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