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AVVISATE BERLUSCONI: ORA LA LEGA FRENA SUL PARTITO UNICO – IL CAV E’ PRONTO A DARE IL VIA LIBERA A FOA ALLA PRESIDENZA DELLA RAI MA VUOLE UN SEGNALE DA SALVINI SULLA FUSIONE: HA COMMISSIONATO ANCHE UN SONDAGGIO PER TESTARE IL PARTITO UNICO – MA NEL CARROCCIO NICCHIANO: “TANTO I VOTI FORZISTI CE LI PRENDIAMO LO STESSO” – E I COLONNELLI FORZISTI…

SALVINI BERLUSCONI

Emilio Pucci per il Messaggero

 

FI è pronta a cedere su Foa per la presidenza di viale Mazzini ma vuole subito un segnale da parte della Lega. Una contropartita che possa rilanciare il futuro del centrodestra. Berlusconi ha aperto al giornalista italo-svizzero, non ne fa una questione di vita o di morte e non scarta più neanche la prospettiva del partito unico. Anzi: per convincere i suoi su un argomento tabù, ha commissionato un nuovo sondaggio che dovrebbe arrivare sulla sua scrivania agli inizi della prossima settimana.

 

«Perché se sei mesi fa il rapporto tra i nostri elettori sul partito unico era di 30 favorevoli e 60 contrari, oggi si è come minimo rovesciato», raccontano abbia ragionato in queste vacanze estive il Cavaliere. «Ma voglio sapere se Matteo vuole ancora tenere in piedi la coalizione, se ha un senso andare avanti oppure no». Il partito azzurro non è disposto a fare retromarcia in mancanza di un chiarimento a tutto tondo. «Non possiamo certo morire a mani vuote», il refrain dei dirigenti. E adesso è la Lega a frenare sulla fusione: tanto, dicono piuttosto brutalmente, i voti forzisti ce li prendiamo lo stesso, senza dover imbarcare i loro eletti.

 

salvini berlusconi

Sull' alleanza il discorso è diverso. Salvini ha rassicurato personalmente l' ex prmier ma pretende innanzitutto che FI la smetta di comportarsi come il Pd. La deadline per sbloccare la partita sulla Rai potrebbe essere giovedì della prossima settimana. Verrà convocata per quel giorno la Commissione di Vigilanza. Berlusconi e Salvini torneranno a vedersi a breve, forse anche in settimana, ma fino a quel momento si lavorerà per un' intesa.

 

Lo stesso vicepremier con i suoi si è detto ottimista. Ottimista anche sulla possibilità che alle prossime regionali Fi e Lega vadano insieme. Si valuterà caso per caso, questa l' indicazione dal segretario del partito di via Bellerio ai fedelissimi. Nei piccoli comuni veneti per esempio c' è il no ad accordi con gli azzurri, ma nelle regioni dove si voterà dall' Abruzzo alla Sardegna alla Basilicata l' orientamento è quello di non dividersi. «Noi dicono da FI non vogliamo piantare alcuna bandierina. Siamo disposti anche a candidare esponenti civici, che non siano riconducibili né al nostro partito e neanche alla Lega».

 

salvini berlusconi di maio

Il Cavaliere non ha affatto una linea intransigente ma i gruppi di FI insistono affinché la Lega si distacchi dalle politiche M5S.

 

Con i big che bocciano anche la prospettiva di un matrimonio con il Carroccio. Del resto, come si diceva, è lo stesso Salvini a frenare: «Non penso a fusioni o a lottizzazioni», ha spiegato, deciso a non caricarsi i colonnelli azzurri. Lo snodo nei rapporti tra FI e Lega potrebbe essere proprio la Rai. In una trattativa complessiva dunque Fi potrebbe anche ripensare il suo no a Foa. Ma vuole che Salvini scenda a patti. «Noi sostiene un altro berlusconiano andiamo avanti. Prima di giovedì prossimo ci aspettiamo novità, basta con le tattiche dilatorie».

 

berlusconi salvini

L' ex presidente del Consiglio ha anche un altro sondaggio riservato: il partito si attesterebbe intorno all' 11% nei consensi e con il Cavaliere che sembra intenzionato a correre alle Europee potrebbe riprendere quota.

 

Ma il timore è che la Lega con il vento in poppa possa sfondare il tetto del 30%. «E allora qualsiasi trattativa sarebbe impossibile», allarga le braccia un deputato azzurro. Nei gruppi c' è fibrillazione: alcuni deputati potrebbero seguire Toti qualora il governatore ligure portasse avanti un piano con la Meloni e anche al sud c' è chi tra i forzisti guarda alla Lega.

Marcello FoaMarcello Foa BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA