DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL…
1. ACQUA
Jena per la Stampa
Di Maio ha scoperto che l’uomo è fatto di acqua al 90 per cento, lui anche qualcosa in più
2. DI MAIO, TALETE E GLI ACQUARAQUÀ
Massimo Gramellini per il Corriere della Sera
Anche Einstein, intervistato sei volte al giorno, avrebbe finito per dire una sciocchezza. Di Maio non è Einstein. Potrebbe esserlo, intendiamoci. Ma gliene manca il tempo, con tutto quello che ha da fare e soprattutto da dichiarare. E poi la sua, più che di una sciocchezza, ha l' aria di una clamorosa rivelazione: «Il ritorno all' acqua pubblica è un tema culturale del Paese perché l' acqua è quello di cui siamo costituiti per oltre il 90%», ha detto in tv a «Presa diretta».
Ora, va bene essere sovranisti, però sostenere che in Italia l' acqua deve essere pubblica perché gli italiani ne sono pieni fino alla gola, significa discriminare i diritti acquatici degli stranieri. Forse i russi sono fatti di vodka e gli esecrati francesi di champagne? E un alpino cresciuto a «cicchetti» non prenderà l' affermazione come un affronto?
C' è un altro problema. La percentuale di acqua nel corpo umano (ancorché francese) è del 60%. Se fosse del 90%, come dice Di Maio, saremmo tutti meduse e Salvini potrebbe mandarci a presidiare le coste con una certa efficacia dissuasiva. I soliti prevenuti sentenzieranno che adesso Di Maio dovrà rivedere al ribasso le sue percentuali, come già sta facendo con le pensioni e il reddito di cittadinanza. E se invece fosse stata l' esosa e arida Europa ad accaparrarsi quel 30% che manca all' appello?
Talete, primo filosofo della storia, sosteneva che l' acqua era il principio di tutte le cose. E tra Talete e l' Europa, com' è giusto, il suo collega Di Maio ha scelto Talete.
SIAMO UOMINI O MEDUSE?
Dal Fatto Quotidiano
Siamo uomini o meduse? Il dubbio è legittimo e magari se lo staranno chiedendo in tanti, se non altro dopo aver ascoltato il vicepremier Luigi Di Maio martedì sera a Presadiretta, su Rai3: "Noi siamo composti dal 90 per cento d' acqua", ha spiegato il novello Piero Angela col solito sorriso di chi la sa lunga stampato in volto.
Lontani i tempi in cui l' uomo, come farneticava Shakespeare, era fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni: oggi ci dobbiamo accontentare di essere angurie, raganelle o al massimo pomodori. L' importante è essere ben idratati. E in virtù di queste importanti novità biologiche appena introdotte dal governo del cambiamento (in realtà nel corpo umano c' è circa un 70 per cento d' acqua, al massimo l' 80 nei neonati), il ministro Di Maio è anche pronto a lanciare la prossima battaglia politica:
"Proprio perché ne siamo costituiti per il 90 per cento, l' acqua deve essere un bene comune che non può più essere sottoposto a logiche di profitto". Con un sillogismo così, perché non pensare in grande? Nella prossima legge di Bilancio siamo pronti alla grande svolta: nazionalizzare proteine, carboidrati e vitamine. E se ci va, pure i trigliceridi.
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