DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE…
Sono rimaste giusto le scritte «Lega Nord» e «la libertà vince», oltre all’immancabile effige di Alberto da Giussano. Per il resto, lo storico muro di cinta della sede della Lega di via Bellerio, quello che dà su via Enrico Fermi, mercoledì è stato imbiancato di fresco da una squadra di operai. Niente più «Lega Nord Padania» a caratteri cubitali blu, né quel simbolo «Basta euro» che da tempo ormai l’affiancava.
«SEMPLICE MANUTENZIONE»
Ma le fibrillazioni che in questi giorni hanno segnato la crisi politico istituzionale, con i timori di ipotetici piani nascosti per uscire dalla moneta unica — giurano dal partito — non c’entrano nulla. «È semplice manutenzione — spiegano — l’intonaco della scritta si stava staccando dalla parete ma la scritta sarà a breve ripristinata».
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