ENRICHETTO LO SMEMORATO - IL PREMIER DIFENDE LA BOLDRINOVA VOLANTE RILANCIANDO LA TESI DEL "SESSISMO" (ARIDAJE!) MA DIMENTICA DI QUANDO A ESSERE ATTACCATO FU MASTELLA...

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LA LETTERA - IL PREMIER DIFENDE GLI AEREO-PRIVILEGI DELLA BOLDRINI
Lettera di Enrico Letta a ‘Il Giornale'

Caro Feltri, solo poche righe a commento del suo articolo di ieri sull'utilizzo del volo di Stato da parte del presidente della Camera, Laura Boldrini, e del suo compagno,Vittorio Longhi.

Com'è am¬piamente noto, entrambi hanno volato con l'aereo della Presidenza del Consiglio per partecipare a Johannesburg al¬la cerimonia in memoria del presidente della Repubblica Sudafricana, Nelson Mandela.

Come forse è meno noto, il viaggio non ha comportato alcun allog¬gio in albergo, visto che entrambi i per¬nottamenti sono avvenuti in volo, né spese aggiuntive a carico del bilancio pubblico. Laura Boldrini è la terza cari¬ca della Repubblica. Come lei, alla ceri¬monia erano presenti altri presidenti di Parlamenti di Stati sovrani. La sua par¬tecipazione era, dunque, pienamente le¬gittima.

Resta il pregiudizio sessista, indizio di un doppiopesismo palese, qualunque sia la matrice politico-culturale. Nessu¬na polemica, mai, sulle mogli accompa¬gnatrici di uomini delle istituzioni. Le¬vata di scudi, invece,se l'accompagnato¬re è uomo, a maggior ragione se non uffi¬cialmente coniugato. Non c'è bisogno delle «quote azzur¬re». Basterebbe un minimo di buon sen¬so, purtroppo merce rara di questi tem¬pi.
Con i migliori saluti.

2. LA REPLICA A LETTA DI VITTORIO FELTRI
Da ‘Il Giornale'

Caro Presidente, la ringrazio delle sue osserva¬zioni. Vorrei solo aggiungere (per completezza d'informazione) che, qualora non fosse esistito un cla¬moroso precedente contrassegnato da polemiche infuocate, mai mi sarei oc¬cupato della presidente della Camera, signora Laura Boldrini, «rea» di essersi recata in Sud Africa con un aereo di Stato - accompagnata dal fidanzato - pur non essendo né capo di governo né ca¬po di Stato, quindi non formalmente in¬vitata ad assistere ai funerali di Nelson Mande¬la.

Mi riferisco alla trasferta di Cle¬mente Mastella, ministro della Giustizia nell'ultimo governo Prodi, effettuata a Milano con analogo aereo di Stato, sul quale venne ospitato il di lui figlio che ambiva a essere spettatore del Gran premio automobilistico di Monza.

Nella circostanza, il mini¬stro, che era venuto nel capoluo¬go lombardo per motivi istituzionali e non sportivi, fu attaccato con furore da ogni parte e accusa¬to di familismo per avere conces¬so un «passaggio», non oneroso per la pubblica amministrazio¬ne, al proprio erede.

Continuo a non capire, signor presidente, perché sia considera¬to lecito il viaggio di Laura Boldri¬ni (con fidanzato) e, invece, giudi¬cato illecito quello di Clemente Mastella (con figlio). Mi sarei aspettato una spiegazione di buon senso e mi rammarica che lei non me l'abbia fornita.

Cordiali saluti
Vittorio Feltri

 

Laura Boldrini ai funerali di MandelaLAURA BOLDRINI E AUNG SAN SUU KYIVITTORIO FELTRI GUIDO DELLOMO GIANNI LETTA boldrini kyenge b BOLDRINI E VENDOLA Clemente Mastella SILVIO BERLUSCONI CLEMENTE MASTELLA