DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - GREENPEACE: MADRE CRISTIAN, MANCA L'APPOGGIO DI LETTA. ASPETTO IL VISTO PER LA RUSSIA, SPERO ABBIA LA LIBERTA' VIGILATA
(ANSA) - Il trasferimento di Cristian D'Alessandro nel carcere di san Pietroburgo e' raccolto come "un segnale positivo" dalla madre Raffaella Ruggero che dopo 54 giorni di detenzione dei 30 attivisti di Greenpeace, lamenta, seppur pacatamente, "l'assenza di appoggio da parte del primo ministro Letta". Le sembra una forma di avvicinamento, la comunicazione diretta che la signora Ruggero ha avuto oggi dal Comitato investigativo russo sull'avvenuto trasferimento a San Pietroburgo di suo figlio: ''non era mai successo finora di avere un contatto diretto con le autorita' russe".
Parla con calma e fa trasparire un velo di ottimismo, Raffaella Ruggero, aggiungendo in una conversazione con l'ANSA che "anche mio marito ha detto 'La vedo bene'" e sottolineando che non era ufficiale che la meta del trasferimento sarebbe stata San Pietroburgo. Mentre si alternano momenti si sconforto ad altri di sollievo e si allarga la solidarieta' "da parte della gente comune", le resta un interrogativo non ancora soddisfatto "sull'assenza di appoggio da parte del primo ministro.
Vorrei capire se il dottor Letta ritiene quest'azione illegale o legale. La presidente dell'Argentina si e' schierata apertamente e si e' impegnata a parlare con Putin, come hanno fatto la Francia, l'Olanda e la Merkel anche se non ha alcun connazionale implicato".
Ora e' piu' probabile che Raffaella e il marito Aristide vadano in Russia nei prossimi giorni, dopo essere stati un paio di volte "in procinto di partire" ma poi bloccati dallo stesso figlio che in una telefonata dal carcere di Murmansk aveva detto che "il viaggio sarebbe stato lungo" e ci sarebbe stata "l'incognita su un incontro, che il posto era molto triste".
"Ora dipende dal visto - spiega Raffaella - l'abbiamo chiesto al console a San Pietroburgo. Io e mio marito lavoriamo e non abbiamo preso un giorno di malattia dal 19 settembre. Mi assentero' quando sara' necessario. Se a Cristian dessero la liberta' vigilata saremmo contenti di stare con lui una giornata intera anziche' solo dieci minuti".
A fronte della solidarieta' e della mobilitazione da parte della gente comune e dopo una petizione al presidente Napolitano che ha portato i genitori di Cristian ad essere ricevuti dall'ambasciatore Zanardi Landi, Raffaella dice che "c'e' stato poco da parte dei parlamentari. Abbiamo parlato con il ministro Bonino e siamo sicuri del suo profondo interessamento, conosciamo la sua storia e come si impegna nelle sue battaglie.
Ma ci aspettiamo una dichiarazione da parte del primo ministro. Capisco che e' un momento particolare, che ci sono mille problemi" per il governo ma "si tratta di 30 cittadini che si trovavano in acque internazionali e che hanno subito un abbordaggio dall'alto e sono stati portati in Russia - afferma con tono pacato - Ci sono 18 nazioni coinvolte e assistere a tutto questo senza manifestare dissenso mi sembra assurdo, inaccettabile".
"Stupisce il silenzio mantenuto dal governo dopo l'appello lanciato dalla madre dell'attivista italiano Christian D'Alessandro, ingiustamente detenuto in Russia per aver manifestato a favore dell'ambiente in una piattaforma sul Mare Artico". E' quanto dichiarano il deputato del Pd Michele Anzaldi e il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura del Senato.
"A 24 ore dalle parole della donna che ha lamentato l'assenza dell'appoggio del presidente del Consiglio Enrico Letta, nessuno dei ventuno ministri del governo ha trovato il tempo per una parola di confronto sia pubblica che privata per una famiglia che sta soffrendo la lontananza e la prigionia del figlio. Di fronte a primi ministri, come la cancelliera Angela Merkel, che sono intervenuti pur non avendo nessun connazionale tra gli arrestati, il silenzio del nostro governo rischia di far perdere la faccia all'Italia", concludono i due esponenti del Pd.
2 - CLIMA. RUSSIA, MOBILITAZIONE GREENPEACE: LETTA METTICI LA FIRMA
PRESIDENTE CONSIGLIO CHIEDA PUBBLICAMENTE #FREETHEARCTIC30.
(DIRE) - Greenpeace lancia una mobilitazione su Twitter (e non solo) per chiedere al presidente del Consiglio Enrico Letta di chiedere "pubblicamente FreeTheArctic30". "Hai Twitter?", chiede Greenpeace dalla pagina web http://metticilafirma.greenpeace.it, allora "scrivi subito a Enrico Letta".
Gli Arctic30 "sono in carcere in Russia per aver cercato di difendere pacificamente l'Artico dalle trivellazioni di Gazprom- dice l'associazione ambientalista- gia' 139 parlamentari sostengono ufficialmente l'appello per la scarcerazione degli Arctic30 e lo stop delle trivellazioni nell'Artico". Pero' "manca una voce importante a questo coro, quella del nostro Presidente del Consiglio- dice Greenpeace- scegli un tweet e invita anche tu Enrico Letta a chiedere pubblicamente #FreeTheArctic30". Se invece "non hai Twitter", prosegue Greenpeace, "puoi comunque partecipare. Inserisci i tuoi dati e invieremo noi il tuo messaggio al Presidente del Consiglio".
letta putin foto palazzo chigi x IL PRESIDENTE RUSSO PUTIN ARRIVA AD UN INCONTRO IN ECUADOR letta ATTIVISTI DI GREENPEACE SI ARRAMPICANO SULLA FACCIATA DELLA SAGRADA FAMILIA IN SPAGNA GREENPEACE ARTIC SUNRISECristian DAlessandro greenpeace x bonino ministro con prodi MICHELE ANZALDIANDREA MARCUCCI
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