DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Fabio Poletti per “la Stampa”
liliana segre a braccetto con un agente della scorta
Sottobraccio a uno dei due carabinieri di scorta, la senatrice a vita Liliana Segre si infila nel Teatro alla Scala per l' anteprima della mostra Nei palchi della Scala, sui milanesi illustri che qui sono stati di casa. «Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione, voglio solo guardare la mostra», vola alto mentre il mondo le parla addosso.
La decisione di affidarle la tutela è arrivata dopo gli oltre 200 messaggi sul web contro di lei, «colpevole» di essere ebrea e di esser sopravvissuta a 14 anni ad Auschwitz. Tanto odio provoca la reazione indignata del Centro Wiesenthal di Gerusalemme: «Vergogna per l' Italia che una sopravvissuta alla Shoah di 89 anni sia attaccata in questo modo su Internet». Tecnicamente è una tutela quella adottata dal prefetto Renato Saccone, ma i due carabinieri sono inflessibili.
Rispondono per lei al telefonino, fanno muro al telefono di casa: «La signora Segre sta riposando e non intende rilasciare dichiarazioni».
Il figlio Luciano parla con sollievo della scorta alla madre: «Gli odiatori parleranno di un nuovo spreco di soldi. Ma ora siamo più tranquilli».
Scatena polemiche la prima uscita dell' ex ministro dell' Interno Matteo Salvini che azzarda il paragone: «Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime. Anch' io ricevo minacce quotidianamente». Qualcuno lo interpreta come un maldestro tentativo di riavvicinamento, dopo le polemiche innescate dall' astensione in Parlamento di tutto il centrodestra alla commissione Segre che deve monitorare gli episodi di razzismo nel Paese. L
e parole di Matteo Salvini che ammicca pure su un contatto diretto con Liliana Segre, non piacciono allo scrittore Roberto Saviano: «Salvini minimizza. I sovranisti usano l' odio antisemita come carburante».
liliana segre a braccetto con un agente della scorta
Quando è sera il segretario della Lega corregge il tiro: «Non è una bella giornata quella in cui il Paese Italia è costretto a dare la scorta a Liliana Segre che ha tutta la mia vicinanza e la mia comprensione. Negare l' olocausto o dirsi antisemiti nel 2019 è da ricovero urgente». Se il segretario detta la linea, la Lega a Pescara fa sapere attraverso il suo capogruppo che Liliana Segre non merita la cittadinanza perchè «non ha legami col territorio».
liliana segre a braccetto con un agente della scorta 1
Fratelli d' Italia proporrebbe come merce di scambio di conferire la cittadinanza anche ai parenti delle vittime delle foibe. Da Milano dove risiede la senatrice a vita arrivano sostegni bipartisan. Il sindaco Giuseppe Sala si schiera: «Le sono vicino, tutto il possibile per sostenerla». Il Governatore Attilio Fontana non è da meno: «Giusto che abbia avuto la scorta, inconcepibile e inaccettabile che sia stata necessaria».
Compatta la Comunità ebraica. Il presidente milanese Milo hasbani è amareggiato: «Triste che serva la scorta». Davide Romano, ex assessore alla Cultura, invita a non sottovalutare: «Non dimentichiamo gli insulti alla Brigata Ebraica il 25 aprile o il corteo di arabi che due anni fa urlava morte agli ebrei». Andrè Ruth Shammah, esponente della cultura milanese, si chiede a chi tocchi il dovere della memoria: «Triste segnale la scorta a Liliana Segre, testimone di quello che è successo. Quando toccherebbe a tutti ricordare».
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