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LONDRA SI RIAVVICINA A BRUXELLES, MA SOLO UN PO’ – A SETTE ANNI DALLA BREXIT, REGNO UNITO E UNIONE EUROPEA HANNO TROVATO UN ACCORDO PER UN MINI “RESET”, UN RIAVVIO DELLE RELAZIONI – L’INTESA RIGUARDA UNA COOPERAZIONE SU DIFESA E SICUREZZA, IL PIENO ACCESSO RECIPROCO ALLE ACQUE PER LA PESCA, UNA COLLABORAZIONE SUL LAVORO GIOVANILE – RESTANO I PALETTI SU MERCATO UNICO, UNIONE DOGANALE E LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE – IL PREMIER STARMER: “COOPEREREMO SEMPRE DI PIÙ CON L’EUROPA, PER IL BENE DEI BRITANNICI” – L’IRA DEL POPULISTA FARAGE: “È UNA RESA”

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Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it

 

ursula von der leyen - keir starmer - antonio costa

Alla fine la montagna ha partorito il topolino: doveva essere il grande reset, la ripartenza delle relazioni fra la Gran Bretagna e l’Unione europea dopo il divorzio della Brexit, ma il risultato sono poco più che dichiarazioni d’intenti e aggiustamenti marginali degli accordi già esistenti.

 

Obiettivi minimi raggiunti per di più dopo estenuanti negoziati che si sono protratti per tutta la notte scorsa e sono sfociati in un’intesa parziale solo all’ultimo minuto.

 

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L’esito più importante del summit, che ha visto la partecipazione di Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e della responsabile per la politica estera dell’Unione, Kaja Kallas, è stata la sigla di un patto per la difesa e sicurezza, che apre a Londra la strada per la partecipazione delle industrie della difesa britanniche al fondo europeo per il riarmo da 150 miliardi: i dettagli di questa partecipazione, osteggiata dai francesi, che vogliono dare la precedenza alle aziende europee, devono però ancora essere specificati.

 

Pesca, agro-alimentare, turismo

ursula von der leyen - keir starmer - antonio costa

Gli europei possono cantare vittoria perché hanno ottenuto una estensione di 12 anni dell’accesso per i propri pescherecci alle acque britanniche: questo della pesca è stato lo scoglio più difficile da superare, perché legato al totem della sovranità sia da parte francese che britannica. 

 

In cambio, Londra ha ottenuto il superamento dei controlli per l’agro-alimentare, anche se dovrà impegnarsi a seguire i regolamenti Ue in materia e accettare gli arbitrati della Corte europea di Giustizia. Premio di consolazione, i turisti britannici non dovranno fare più lunghe code negli aeroporti e potranno usare i gate elettronici.

 

keir starmer - ursula von der leyen

Mobilità giovanile: nulla di fatto 

Praticamente nulla di fatto invece sull’altro argomento scottante, la mobilità giovanile, che è stata demandata a ulteriori negoziati. Gli europei chiedono il ripristino per gli under 30 della possibilità di andare a lavorare temporaneamente a Londra senza visto, ma per il governo Starmer, che si è impegnato a ridurre l’immigrazione, ogni accenno di ritorno alla libertà di circolazione è politicamente tossico.

 

Per la destra di Farage è «il summit della resa»

nigel farage

Perché a questo vertice c’era un convitato di pietra che è Nigel Farage: i recenti successi elettorali del tribuno della Brexit terrorizzano il governo laburista, che in questo frangente non può permettersi di apparire troppo filo-europeo. E infatti la destra, sia conservatrice che faragista, è scatenata e grida al «summit della resa».

 

Mentre d’altra parte gli europei non sono inclini a fare troppe concessioni, perché pensano a quali sarebbero le conseguenze se fra quattro anni si dovessero ritrovare con Farage a Downing Street.

 

ursula von der leyen keir starmer

La verità è che con le linee rosse che il governo Starmer si è imposto rispetto all’Europa – no al mercato unico, no all’unione doganale e no alla libertà di circolazione – sono possibili solo ritocchi cosmetici e non sostanziali agli accordi che hanno sancito la Brexit cinque anni fa. E dal canto loro gli europei sono intransigenti nel non voler concedere un

accesso privilegiato a un Paese che resta fuori da tutte quelle aree. [...]

DONALD TRUMP NIGEL FARAGE ursula von der leyen keir starmer ursula von der leyen keir starmer