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Mario Cagnetta per il "Corriere Canadese" - www.corriere.com
à stata sequestrata la villa di Lusi al 16 di Lyndhurst Court a Toronto. La decisione è stata presa ieri dalla Corte Superiore di Giustizia dell'Ontario a Toronto su richiesta degli avvocati Simone Grassi e Maurizio Morganti coadiuvati dallo studio Cassels Brock and Blackwell Llp di Toronto (legali dell'associazione politica Democrazia e Libertà , La Margherita in liquidazione).
Si tratta di fatto di un congelamento del bene tuttora di proprietà della Filor 627 Ltd, società intestata a Francesco Petricone ma riconducibile all'ex tesoriere della Margherita e alla moglie Giovanna Petricone. Lusi è attualmente sotto processo per appropriazione indebita, associazione a delinquere e calunnia per aver sottratto i soldi dei rimborsi elettorali che spettavano al partito. La sentenza è attesa per il prossimo due maggio. La moglie ha invece patteggiato un anno di reclusione e la pena è stata sospesa.
Il congelamento della villa canadese disposto dalla corte impedirà di fatto la vendita dell'immobile almeno fino a quando non si sarà conclusa la causa tra La Margherita e Giovanna Petricone. Il provvedimento è di natura civile. Nel corso della causa tra la Petricone e La Margherita, il tribunale di Roma aveva concesso il sequestro conservativo dei beni della moglie dell'ex tesoriere fino a 20 milioni. Grazie a questa ordinanza i legali della Margherita avevano agito per il recupero dei beni estendendo le loro indagini anche in Canada.
Una procedura parecchio complicata visto che l'ordinanza ottenuta dal tribunale di Roma non era riconosciuta dalle autorità giudiziarie canadesi. Per questo motivo gli avvocati Grassi e Morganti hanno dovuto presentare un vero e proprio "claim" cercando di provare al giudice dell'Ontario la buona fede della loro richiesta di sequestro della villa al 16 di Lyndhurst Court. Ora la pratica è aperta, la casa è sotto sequestro ed è quindi inutilizzabile dai proprietari in attesa di nuove disposizioni.
Per l'associazione politica Democrazia e Libertà La Margherita in liquidazione si tratta di un ulteriore passo in avanti verso il recupero dei fondi sottratti da Lusi al partito. Soldi che l'ex tesoriere avrebbe accumulato grazie a un complesso giro di smistamento tra società italiane a canadesi. Tra cui la Filor 627 Ltd intestataria della casa su Lyndhurst Court, la Luigia Ltd oltre alla TTT srl e la Paradiso. Il denaro veniva sottratto dalle casse del partito, girato a delle società canadesi e nella maggior parte dei casi veniva versato nuovamente in Italia grazie allo scudo fiscale.
Lusi, in base alle dichiarazioni emerse durante le inchieste, aveva anche investito in Canada cercando di accumulare un cospicuo tesoretto. Grazie al quale avrebbe comprato anche la tanto chiacchierata villa in Canada, un immobile in una delle zone più lussuose di Toronto nel quartiere Casa Loma, che secondo le stime di un agente immobiliare, da noi contattato qualche mese fa, avrebbe un valore superiore ai tre milioni di dollari canadesi. L'investimento nella proprietà al 16 di Lyndhurst Court era uno dei tanti fatti dall'ex tesoriere della Margherita che è stato anche condannato dalla Corte dei Conti, lo scorso dicembre, per danno erariale al pagamento di 22 milioni e 810mila euro.
I lavori della casa Aga Khan messaggero di pace a Ottawa La Corte Superiore di Giustizia dell'Ontario ha disposto il congelamento dell'immobile di Toronto riconducibile all'ex tesoriere della Margherita sotto processo per aver sottratto oltre 22 milioni di euro al partito canadese, come documentato dal Corriere Canadese in questi mesi, non si sono mai interrotti sin dalla scoperta dell'esistenza della casa emersa dall'interrogatorio della moglie di Lusi Giovanna Petricone e localizzata nel quartiere torontino grazie a un'inchiesta di Omni News nel maggio del 2012.
I legali della Margherita avevano anche manifestato il timore che Lusi stesse cercando di nascondere la villa per trasferirsi in Canada una volta conclusi i suoi guai giudiziari. L'abitazione era stata acquistata nel luglio del 2008 proprio dalla Filor 627 per una cifra superiore ai 995mila dollari. E come potete vedere dalle foto, era quasi pronta per la consegna ai legittimi proprietari. La casa è su tre piani, più il seminterrato ed è stata disegnata dallo studio Giannone-Petricone.
Ovviamente nemmeno in questo caso si tratta di una casualità o di un caso di omonimia: Pina Petricone, infatti, è la sorella della moglie di Lusi Giovanna Petricone e vive a pochi passi dalla casa dell'ex tesoriere proprio su Lyndhurst Court. Nel suo curriculum, scaricabile su Internet, l'architetto definisce la villa del cognato come una "provocante abitazione per una residenza monofamiliare che dà sulla panoramica di Davenport a Toronto".
Tra gli altri lavori commissionati da Lusi alla Petricone vi è anche il re-design della Villa di Genzano, un altro immobile sul quale l'ex tesoriere aveva investito assieme ad altre proprietà a Roma e a L'Aquila, che è stato a suo tempo sequestrato dall'autorità giudiziaria.
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