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Mauro Bazzucchi per “La Verità”
Ora l' avvocato del popolo ha davvero bisogno di un buon avvocato. Perché l' ultimatum della settimana scorsa lanciato nei confronti di Davide Casaleggio e di Rousseau, con tanto di invocazione del Garante della privacy, per la consegna immediata dei dati degli iscritti a M5s, non si è semplicemente risolto in un flop: si è rivelato un boomerang che ha irrigidito le posizioni di Casaleggio jr, ponendo le basi per una lunga e logorante battaglia legale, in cui ad avere il coltello dalla parte del manico pare decisamente essere quest' ultimo e a pagare in termini politici, economici e di immagine sembra destinato l' ex premier.
A «mettere a posto» Giuseppe Conte e i suoi è stato un lungo post sul Blog delle Stelle, una volta organo ufficiale pentastellato ora voce degli avversari dell' ex premier e di Luigi Di Maio. Abilmente, il gruppo facente capo a Casaleggio si appoggia sul recentissimo pronunciamento del tribunale di Cagliari, per far presente a Conte che il M5s non ha un capo politico, non ha un rappresentante legale, non ha una piattaforma e non ha un gruppo dirigente legittimato.
In sostanza, non esiste il soggetto nel cui nome da settimane Conte sta parlando e minacciando azioni legali. E per spiegare come si è arrivati a questa situazione, il post di Rousseau non manca di usare di scherno nei confronti dell' ex reggente Vito Crimi, il quale «nel redigere le modifiche dello Statuto non ha inserito all' interno dello stesso una norma transitoria che prevedesse il mantenimento della figura del capo politico, o di altra figura legittimata, fino all' insediamento del Comitato direttivo».
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE
Casaleggio e soci, a questo punto, rispondono alla minaccia di Conte di rivolgersi al Garante: «Se Rousseau comunicasse i dati degli iscritti del Movimento 5 stelle ad un soggetto terzo, diverso dal rappresentante legale del Movimento, e che per questo non abbia legittimità o titolo per riceverli, violerebbe il Codice privacy che prevede fino alla pena della reclusione per comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala». Poi, la stoccata: «Paradossalmente sarebbe come comunicare tutti i dati degli iscritti del Movimento a soggetti politici diversi come Italia viva o il Partito democratico o la Lega».
giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza
Per non perdere poi di vista la questione che sottende a tutta questa storia, e cioè il conquibus per saldare i debiti pentastellati con Rousseau, il post aggiunge, rivolto a Conte, che si continua ad «attendere che la promessa pubblica di saldare i debiti venga onorata visto che ad oggi continua ad essere solo un annuncio sui social. I dipendenti di Rousseau sono in cassa integrazione».
Uno stallo, dunque, destinato a perdurare e che potrebbe avere immediate ripercussioni politiche, data l' insofferenza di una larga parte degli eletti grillini (che non a caso hanno reclamato e ottenuto un incontro con l' ex premier), l' approssimarsi delle elezioni amministrative con la questione liste e candidature in alto mare e il «mega-evento» più volte evocato da Conte per tenere a battesimo il Movimento 2.0, sempre più simile a una chimera.
enrica sabatini davide casaleggio max bugani
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