DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Marco Demarco per il “Corriere della Sera”
Candidandosi a sindaco di Napoli, Catello Maresca non ha messo fuorigioco solo il centrosinistra locale, ancora senza un nome per il dopo de Magistris. Ha fatto alzare la bandierina anche all' indirizzo della magistratura italiana.
In particolare, di quella che, titolare dell' azione disciplinare e garante dei valori deontologici, avrebbe potuto richiamarlo all' ordine a tempo debito; quando tutti i giornali lo davano per candidato pur non essendolo ufficialmente; quando ancora entrava nel suo autorevole ufficio per esercitare la funzione di sostituto procuratore generale e ne usciva per avere colloqui elettorali con Berlusconi, Salvini e Meloni;
incontrare i dirigenti territoriali del centrodestra; e partecipare a iniziative pubbliche e private - definite «di ascolto» - in vista della campagna per le Amministrative. Tuttavia, chiedendo l' aspettativa a fini elettorali ed esplicitando la volontà di candidarsi, seppure con palese ritardo rispetto alle prime voci in proposito, Maresca può ora sanare la sua posizione.
Ed è facile supporre che prima o poi rientrerà dal fuorigioco anche il centrosinistra, perché alla fine un nome dovrà pur tirarlo fuori, magari cercandolo con la luce del telefonino, chissà.
Ma la magistratura? Ormai, per le toghe ciò che è fatto è fatto. A questo punto, nessuno potrà più riparare al danno, all' impressione, trasferita all' opinione pubblica, di una magistratura rigorosa con tutti tranne che con se stessa; che ovunque considera la possibilità che non si possa non sapere, ma raramente lo fa nel proprio recinto.
A prescindere da Maresca come persona, ma a partire da questo caso, sarebbe stato utile riflettere su un dubbio che da tempo alimenta la crisi di credibilità della magistratura. Ovvero, se un magistrato è di parte, perciò si candida o se diventa di parte quando si candida. Invece, anche questa occasione è andata persa. Il «fischio» per infrazione delle regole del buonsenso è già arrivato.
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