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DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
trump candidato alla casa bianca
Non moderato, quello Donald Trump non sarà mai, né gli converrebbe, ma presidenziale e implacabile il primo discorso ufficiale, tenuto mercoledì scorso, lo è stato sì. Tutto sulla debolezza politica di Hillary Clinton, per una volta evitando le allusioni alle corna, alle botte, agli scandali alla Casa Bianca, al sospetto suicidio di Vince Foster, ma sfruttando sapientemente i risultati costanti dei sondaggi nei quali la Clinton viene considerata corrotta, addirittura dall'82 per cento degli intervistati, e inaffidabile, l'86 per cento.
Un discorso così abile da scatenare l'ira degli avversari, l'immediata preparazione di un discorso analogo e speculare della Clinton, il conduttore di Cnn, David Gergen, che bolla le parole del repubblicano come “slanderous”, diffamatorie, un velenoso articolo del Washington Post che ne racconta il viaggio in Scozia nel week end a inaugurare albergo e campo da golf come di un fallimento annunciato, uno analogo col sopracciglio sollevato del New York Times, che si domanda come si possa per gli affari interrompere una campagna. Il viaggio in Scozia sarà anche inopportuno ma lui affari e politica li mescola disinvoltamente,, in Scozia hanno scelto “remain”, ma il tempismo di Trump ancora una volta si è mescolato con la sua fortuna, visto che Brexit gli piaceva, e Brexit è stata.
La cosa che lascia più perplessi è ogni giorno più vistosa. Se Donald Trump è già tanto sotto nei sondaggi, se la vittoria di Hillary Clinton è praticamente certa analizzando Stato per Stato, comprese le previsioni di voto negli swing, quelli ballerini, se Trump non solo è destinato a perdere, ma anche a trascinarsi nel baratro a lungo un partito repubblicano che raccoglierà gli ossicini di sé, se questo è vero, e probabilmente lo è, perché allora tanto furore, tanto accanimento? Quale purulenta ferita ha scoperto il populista e outsider Donald Trump ?
Un conto è il fastidio degli intellò, dei politically correct, ma qui il fenomeno è più ampio e vistoso, è la rabbia di chi ciancia molto di democrazia ma poi la vuole emanata da quattro salotti, quelli che avevano deciso e incoronato il prossimo presidente degli Us come unica possibilità, e sono stati suonati. Vale in tutto i mondo, popolato nell'ultimo decennio di leader mediocri come forse mai prima, tanto arroganti quanto incapaci analisti dei cambiamenti; è sempre la stessa storia di Fassino: “I cinque stelle vogliono contare? Facciano un partito e dimostrino che cosa sanno fare”. Ecco fatto.
Così secondo l'incendiario radio anchor Rush Limbaugh, un reazionario di quelli con l'elmetto, il discorso ultimo di Trump è un inedito assoluto, perché mai nessun repubblicano si sarebbe consentito tanta libertà, ovvero sono tutti collusi. E per Michelle Goldberg di Slate, rivista on line liberal che festeggia vent'anni di vita e che è della Washington Post company ma, come capita nella rete si consente di essere meno conformista, il discorso è di sapienza agghiacciante, talmente efficace da spaventare l'autrice dell'editoriale.
Intanto, ha letto dal teleprompter tutto dall'inizio alla fine, niente “trumprovisazioni “, dalla sala conference del suo hotel e condo di Soho a Manhattan, per quaranta minuti. Quando Trump legge, il suo tremendo accento nasale newyorkese, peggio, mezzo Brooklyn mezzo Manhattan, ma è una miscela di alto e basso che piace molto anche se si mangia sillabe intere e consonanti a volontà, si attenua e si placa come il suo gesticolare .
hillary e bill clinton a chappaqua ny per il memorial day
Il linguaggio resta quello di twitter, “Hillary Clinton ha dato milioni dei nostri lavori migliori alla Cina, in cambio è diventata ricca lei”, “si è arricchita rendendo voi poveri”, “è la persona più corrotta che abbia mai aspirato alla presidenza”.
“Da segretario di Stato ha approvato il trasferimento del venti per cento dell'uranio americano alla Russia e gli investitori in cambio hanno versato 45 milioni di dollari nelle casse della Clinton Foundation”. Non è del tutto vero, la Clinton non ha deciso da sola, faceva parte di una commissione sugli investimenti stranieri, la compagnia di estrazione era in Canada, le azioni americane sono state cedute all'agenzia nucleare russa con un voto unanime; eppure i soldi alla fondazione sono arrivati, l'impatto su chi ascolta è pesante.
gary j byrne con hillary e bill clinton
Che la vicenda delle mail riservate del Dipartimento di Stato dirottate su un suo indirizzo personale, poi distrutte in buona parte, abbia dimostrato che la Clinton mente e torna a mentire, è invece completamente vero. Come dice il vecchio Rumsfeld, “ se fosse stato un militare, sarebbe stata accusata di alto tradimento”. Sono vere anche delle menzogne abbastanza inutili, di quelle destinate a irrobustire il personaggio, ma mal studiate. In Bosnia dichiarò di essere sotto attacco, ma erano ragazze che le volevano dare dei fiori in omaggio.
Il New York Times si domanda oggi perché Trump non faccia ancora campagna in swing states, in Stati dove se la giocano lui e la Clinton a novembre, come ad esempio l'Ohio. Giusto, forse Trump si è convinto che un discorso fatto a New York, ripreso poi dai social fino alla nausea, abbia perfino un effetto maggiore del comizio tradizionale, che poche efficaci frasi vadano sussurrate o strillate nell'orecchio della classe lavoratrice bianca.
hillary clinton vince le primarie
In questo progetto Trump circuisce anche Bernie Sanders, meglio i suoi elettori fedelissimi, dicendo loro che “Non riusciremo mai a ripulire un sistema corrotto se contiamo su quelli che per primi lo hanno ridotto così. Gli addetti ai lavori hanno scritto le regole del gioco per restare sempre al potere e col denaro. Chiediamo per questa ragione agli elettori di Bernie Sanders di unirsi a l nostro movimento, così tutti insieme possiamo porre rimedio , a partire dai disastrosi accordi commerciali con i quali il sistema politico ha distrutto l'economia”.
Ce n'è per tutti e due i partiti, il democratico e il suo, e con grande capacità trasversale di convincere. Strilla alla radio Limbaugh: “L'avete mai sentito dire a Mitt Romney? Avete mai sentito qualcuno della famiglia Bush parlare così di Hillary Clinton? Sono cose note, mica le ha scoperte Trump, sono scritte in ricerche e libri, ma gli altri zitti, sono dello stessa razza, elite, establishment, soci in affari;solo lui che è un vero outsider può parlare. Hillary Clinton ha guadagnato 21 milioni in due anni, anche gli elettori democratici si domanderanno che ha fatto per meritarseli.
L'abbiamo vista e sentita parlare, non vale dieci dollari, e allora? La gente si farà queste domande logiche e vedrà tante belle banche intorno a lei, quelle banche che la gente odia tanto quanto le grandi corporations. Vi ricordate Occupy Wall Street?”. Tira ariaccia, oh yeah
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