DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Si ritira o non si ritira dagli accordi di Parigi sul clima? Il nuovo scandalo del cosiddetto Russia gate, che poi non si capisce che cavolo sia, che coinvolgerebbe il First genero Jared Kushner, sta per sgonfiarsi come un palloncino al sole?
Veramente negli Stati Uniti nessuna delle due pur serissime questioni impazza perché sono tutti a chiedersi che cavolo volesse dire Donald Trump con quel tweet notturno in cui ha coniato probabilmente per sbaglio un termine incomprensibile, covfefe, e col quale continua a divertirsi chiedendo a tutti se hanno capito che volesse dire. Che era stanco e voleva scrivere ‘despite the constant negative press coverage’ (nonostante la costante copertura mediatica negativa), ma gli è partito male e non se ne parli più.
Quelli che non si interrogano sui tweet si scandalizzano o se la ridono per la storia dell'attrice comica Kathy Griffin, la quale ha pensato bene di imitare un boia dell'Isis, lo Stato islamico, e si è fatta immortalare da un fotografo amante delle crudità mentre lentamente solleva una testa staccata e piena di sangue che è quella del presidente degli Stati Uniti.
Il quale si è risentito e ha armato un gran casino, dicendo che quella robaccia lì l'hanno vista tutti, anche suo figlio Barron che si è spaventato, facendo intervenire Melania, che ormai è una first lady di quelle che vengono ascoltate, ricordando a tutti che così non si manca solo di rispetto al presidente ma si fa un favore i terroristi.
Siccome gli americani sono fatti di una pasta diversa dagli europei, e per il momento non hanno ancora fatto voto di suicidio o di estinzione, siccome il presidente è pur sempre il presidente ,il sentimento popolare è stato forte e sdegnato, e la signora è da stamattina che non fa altro che scrivere scuse che però non sembrano essere sufficienti. 1 a 0 per Trump, questi comici militanti sono dei veri cretini.
Forse piacerebbe ad Angela Merkel vedere così, decapitato, l'arcinemico Donald Trump, visto il disaccordo profondo su due cose non di poco conto come il commercio mondiale e le sue regole, e l'accordo sul clima ottenuto a Parigi due anni fa con il contributo fondamentale di Barack Obama, che ora Donald Trump in ossequio alle promesse durante la campagna elettorale e all'orientamento prevalente dei repubblicani intende abbandonare.
Mentre la Merkel è in cerca di alleati per isolare gli Stati Uniti al vertice di luglio ad Amburgo, e li cerca con India e Cina oltre che con Arabia Saudita, vedere per credere se con gli ultimi due ci riuscirà, la decisione di Donald Trump sembra imminente e lui stesso ha detto che la comunicherà nei prossimi giorni.
Non è una decisione semplice, tanto è vero che anche tra i suoi consiglieri c'è una spaccatura verticale tra falchi e colombe, i primi rappresentati dal responsabile dell'agenzia dell'ambiente e da Steve Bannon, le seconde impersonate proprio da Ivanka Trump e dal genero Jared Kushner, i quali insistono assieme al segretario di Stato Rex Tillerson che restare, magari trattando sui numeri delle emissioni consentite, sarebbe la scelta più sensata.
40 senatori democratici hanno scritto al presidente chiedendogli di non fare il gesto di abbandonare l'accordo di Parigi, certo però visto l'atteggiamento di ostruzionismo totale dei democratici ci vuole una bella faccia tosta. 22 senatori repubblicani in cambio non voterebbero mai alcuna modifica, ma solo l'uscita dall'accordo. Ricordiamoci anche quanta pressione sia venuta dal Vaticano e da papa Bergoglio.
Trump è a favore dell'uscita, ma è ancora pronto ad ascoltare i consiglieri e le loro opinioni diverse. Durante la campagna elettorale Trump ha sempre affermato che quella del cambio climatico e del riscaldamento era una bufala messa in giro dai cinesi per danneggiare l'economia americana.
L'amministratore della EPA, agenzia per la protezione dell'ambiente Scott Pruitt, continua a pensarla in questo modo, ritiene che gli scienziati che dicono che la Terra si sta riscaldando per responsabilità delle emissioni provocate dall'uomo sia una sciocchezza, o almeno un'esagerazione. Alcuni ordini esecutivi firmati da Donald Trump hanno confermato questa tendenza rimettendo in funzione le miniere di carbone americane e allentando o eliminando i regolamenti federali che limitavano l'emissione di gas serra.
Non si capisce ancora se Trump intenda ritirarsi formalmente dagli accordi di Parigi e ci vorrebbero tre anni per farlo, o uscire dal trattato parallelo sul cambio climatico stipulato dall'ONU che fa da base all'accordo di Parigi. I 21 senatori repubblicani che hanno scritto a Trump chiedendogli urgentemente di mantenere la promessa elettorale vengono da Stati che dipendono dall'uso di carbone petrolio e gas.
Gli Stati Uniti sono secondi al mondo per emissione di carbone dopo la Cina che ha promesso di stare agli accordi di Parigi e ha di recente cancellato la costruzione di circa 20 impianti alimentati a carbone e ora sta investendo miliardi in progetti solari e a vento. Il punto è se l'accordo di Parigi potrà reggere a un abbandono da parte degli Stati Uniti, e se la Merkel giura di sì, non è detto che il processo di sfaldamento non sia immediato.
Jared Kushner partecipa attivamente alle discussioni sull' accordo climatico, Jared Kushner è là alla Casa Bianca a svolgere il suo ruolo molto importante di consigliere principalmente di politica estera - sua e di Tillerson l'organizzazione della missione appena terminata in Medio Oriente e in Europa, ma Kushner si occupa anche di questioni squisitamente nazionali politiche ed economiche - presumibilmente in attesa di essere sentito sia dal Congresso che dalle autorità inquirenti sul suo coinvolgimento nel cosiddetto Russia gate.
Che è per ora soltanto il solito leak dei media, principalmente The Washington Post, ma anche di CNN, che si basa su fonti anonime che hanno mandato una lettera altrettanto anonima. Fox News e Wall Street Journal parlano esplicitamente di nuovo, di mafia dei media che trasformerebbero un non crimine in crimine con una cortina fumogena. Noi italiani siamo degli esperti, quel che è grave per chi osservi gli Stati Uniti da tanto tempo è che stia succedendo anche lì e non si veda come porre fine a questo metodo infame, che definire mafioso è corretto.
Kushner, che non è indagato, e’ solo ritenuto persona che potrebbe avere delle informazioni utili, crimini non ne ha commessi incontrandosi con due personaggi russi, un banchiere e un ambasciatore. Non rappresentava il governo, anche se ha discusso del modo di istituire un canale privilegiato di comunicazione. Dove sta la notizia bomba se un consigliere del presidente eletto ma non ancora in carica incontra nel mese di dicembre un funzionario russo? Ma sarebbe altrettanto non sospetto anche oggi che sono tutti in carica.
Gli esempi storici naturalmente si sprecano e mai furono considerati elementi di sospetto di tradimento neanche se i protagonisti erano al governo e in carica. John Kennedy aveva ben due linee di comunicazione con l'Unione Sovietica all'epoca della crisi dei missili. Suo fratello Bob fece un accordo diretto con l'ambasciatore sovietico.
Ronald Reagan si chiuse un giorno intero con Mikhail Gorbaciov a Reykjavik senza testimoni. Canali privilegiati hanno usato i Bush e i loro collaboratori, Obama. Come ha scritto l'insospettabile David Ignatius su Washington Post, questo tipo di canali privilegiati di comunicazione serve ad aggiungere stabilità e certezza nei rapporti.
L'hanno sempre fatto tutti i presidenti e i loro consiglieri, il punto è un altro, il punto è che i media tentano di insinuare il sospetto che siano altre le intenzioni degli uomini di Trump, perché sono gli uomini di Trump a non essere affidabili. Per ottenere questo scopo giocano sulla paura storica e la diffidenza che gli americani nutrono nei confronti dei russi.
Non hanno mai pensato però di raccontare agli americani quali danni possono essere stati inflitti alla riservatezza delle comunicazioni dalle mail di Hillary Clinton segretario di Stato e dei suoi collaboratori allegramente sparse per il mondo perché dirottate dall’ indirizzo riservato del Dipartimento di Stato a indirizzi pubblici.
ivanka e donald trump jared kushner
Kushner sembra tranquillo, La Casa Bianca gli ha in ogni caso preparato un cordone straordinario di esperti avvocati. La verità è che potrebbe finire con un normale colloquio informativo alla fine del quale tutto dimenticato. La disperazione corre sul filo, che si inventeranno?
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