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MANOVRA, ECCO CHI CI GUADAGNA E CHI LO PRENDE NEL CUNEO – LA LEGGE DI BILANCIO DA 30 MILIARDI DI EURO PREMIA SOPRATTUTTO I LAVORATORI DIPENDENTI CON I REDDITI FINO A 40MILA EURO ANNUI, CHE AVRANNO UN TAGLIO STRUTTURALE DEL CUNEO FISCALE – VIENE INTRODOTTO UN TETTO ALLE SPESE DETRAIBILI. E ARRIVA UNA STRETTA PER LE AUTO AZIENDALI – PER OTTENERE L’IRES PREMIALE AL 20% LE AZIENDE DEVONO RISPETTARE MOLTI PALETTI – SPARISCE IL BONUS CALDAIE…

Estratto dell’articolo di Andrea Ducci e Claudia Voltattorni per www.corriere.it

 

giancarlo giorgetti alla camera foto lapresse

La legge di Bilancio arriva in Senato. Venerdì 27 dicembre l’ultimo atto della manovra economica del 2025 approvata alla Camera una settimana fa e che dovrebbe chiudersi con il via libera definitivo sabato 28 dopo una toccata e fuga a Palazzo Madama di poco più di 24 ore, nonostante gli 800 emendamenti delle opposizioni e le proteste per un «Parlamento umiliato», «mortificato» da un «monocameralismo di fatto».

 

I numeri della terza manovra del governo Meloni

La terza manovra del governo Meloni impegna 30 miliardi di euro soprattutto in misure per lavoratori e famiglie con redditi bassi. Il resto va alle imprese, al rafforzamento del Fondo sanitario nazionale, per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, il Ponte sullo Stretto (altri 1,4 miliardi di euro fino al 2032), l’aumento delle pensioni minime (+2,2% nel 2025). […]

 

 

Ires premiale al 20% per 18 mila aziende Regole su assunzioni e investimenti

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA MANOVRA

A beneficiare dell’Ires premiale saranno soltanto 18 mila imprese. Lo sconto che consente di versare l’imposta sul reddito delle società adottando un’aliquota del 20%, anziché del 24%, risparmiando così quattro punti percentuali, prevede, del resto, un meccanismo piuttosto complicato e stringente. Per pagare l’Ires al 20% ci sono numerose condizioni.

 

A cominciare dall’accantonamento a riserva di una quota di almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024, ma almeno il 30% di questi utili dovrà essere destinato a investimenti legati ai piani di trasformazione digitale ed energetica (Transizione 4.0 e Transizione 5.0).

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresse 2

[…]  Si aggiunga un’ulteriore condizione: nel 2025 i posti di lavoro non dovranno essere inferiori rispetto alla media del triennio precedente e dovranno essere assunti nuovi lavoratori a tempo indeterminato. L’impresa, infine, non deve avere richiesto la cassa integrazione nel biennio 2024-2025.

 

Come si vede una serie di obblighi, che, di fatto, rende accessibile lo sconto del 4% soltanto a un ristretto numero di imprese italiane, appunto 18 mila. La stima delle aziende che utilizzeranno il bonus è contenuta nella relazione tecnica a corredo della norma contenuta in manovra. […]

 

Bonus di mille euro per i nuovi nati.  Aiuti per le attività extrascolastiche

Per il solo 2025 arriva la «carta nuovi nati» destinata ai bambini nati nel 2025: si tratta di una tantum di mille euro per i neogenitori, ma solo con reddito Isee fino a 40 mila euro. Le famiglie con figli, soprattutto con redditi bassi, sono tra i principali destinatari delle misure della manovra.

 

Bonus nido e assegno unico per i figli

LA SALA DEGLI SPECCHI DI PALAZZO CHIGI - VIGNETTA BY GIANNELLI

Confermato anche per il 2025 il bonus nido: 3 mila euro annui con Isee fino a 25 mila euro; scende a 2.500 con Isee fino a 40 mila euro: è di 1.500 con Isee superiore a 40 mila euro. Quest’anno, nel calcolo dell’Isee viene escluso l’importo dell’assegno unico che in passato ha penalizzato molte famiglie.

 

Congedo parentale più lungo e fino ai 6 anni del bambino

Il congedo parentale per i lavoratori dipendenti si allunga a 3 mesi con la retribuzione all’80% ed è usufruibile fino ai 6 anni d’età del bambino. Restano 10 i giorni di paternità obbligatoria. Per le famiglie che non possono pagare le rette delle mense della scuola primaria, viene istituito il Fondo per il contrasto della povertà alimentare: 500 mila euro per il 2025 e il 2026; 1 milione dal 2027.

 

Arriva poi il Fondo dote famiglia: 30 milioni di euro nel 2025 a sostegno delle famiglie per le attività sportive ed extrascolastiche dei figli tra i 6 e i 14 anni e con Isee fino a 15 mila euro.

 

La carta dedicata a te fino a 500 euro di spese

LA GIORGIA DI LOTTA E QUELLA DI GOVERNO - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Rifinanziata con 500 mila euro la carta «dedicata a te» da 500 euro per l’acquisto di beni di prima necessità: ma è solo per redditi Isee fino a 15 mila euro. Rifinanziato con altri 10 milioni il Fondo per chi non riesce a pagare l’affitto.

 

Bonus psicologo (anche per le scuole e gli studenti)

Il bonus psicologo è rifinanziato nel 2025 e nel 2026 con 8,5 milioni di euro. Dal 2027 il contributo sale a 9 milioni. Ma vengono stanziati anche 10 milioni nel 2025 per un Fondo di sostegno psicologico per gli studenti da attivare in strutture di riferimento per le scuole. Arriva poi un contributo di 50 milioni alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità. Per le giovani coppie, persone fino a 36 anni e famiglie numerose fino al 2027 viene confermato il bonus per l’acquisto prima casa.

 

Irpef, le aliquote scendono a tre

giancarlo giorgetti alla camera foto lapresse

I lavoratori dipendenti con i redditi più bassi – fino a 40 mila euro – sono i maggiori destinatari delle risorse della manovra (circa la metà dei 30 miliardi di euro): diventa infatti strutturale il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, si applicherà direttamente in busta paga e sarà automatico. Si applica a una platea di circa 3 milioni di lavoratori.

 

Per i redditi fino a 20 mila euro il taglio del cuneo resta contributivo. Dai 20 mila ai 40 mila euro di reddito, il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32 mila euro, che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32 mila e i 40 mila euro.

 

Scendono a tre le aliquote Irpef: 23% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% da 28 a 50 mila euro e 43% oltre i 50 mila euro. Sale da 30 mila a 35 mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che permette di beneficiare della flat tax al 15%.

bonus mamme con figli 2

 

Il bonus per le mamme lavoratrici

Confermato il bonus mamme lavoratrici, esteso a quelle a tempo determinato e alle autonome con reddito d’impresa (ma senza regime forfettario). Lo sgravio contributivo è per donne con 2 o più figli fino ai 10 anni di età. Dal 2027, l’esonero arriva fino ai 18 anni per mamme con 3 o più figli. Ma per tutte il reddito imponibile deve essere non superiore ai 40 mila euro annui.

 

Auto aziendali, la stretta prescinde dalla retribuzione

I redditi più elevati sono i più penalizzati. La manovra introduce un tetto alle spese detraibili, che tra l’altro varia in base al numero dei figli a carico. Sopra i 75 mila euro di reddito la spesa detraibile massima è fissata a quota 14 mila euro, che però si riduce fino a 7 mila euro se non si hanno figli. Oltre i 100 mila euro di reddito, il tetto di spesa diminuisce a 8 mila euro (in caso di due figli a carico), e si dimezza a 4 mila euro in assenza di figli. Le uniche eccezioni non sottoposte al tetto sono le spese sanitarie e farmaceutiche e le spese detraibili per gli investimenti in start up e Pmi innovative.

 

A pagare di più saranno anche i dipendenti che hanno in uso auto aziendali, la stretta è pesante e vale in termini di gettito 25 milioni nel 2025 e 120 milioni una volta a regime. Tra l’altro il giro di vite è lineare e prescinde dal reddito.

 

Dalle compagnie un anticipo sui contratti

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

Banche e assicurazioni figurano tra i soggetti che nel 2025 pagheranno di più. Alle imprese del settore è stato chiesto un «contributo volontario» a sostegno dei conti pubblici che, in totale, vale 6,5 miliardi di euro di anticipazioni di cassa.

 

Le banche, per esempio, verseranno in anticipo 1,2 miliardi sotto forma di minori compensazioni tra maggiore reddito imponibile per il rinvio delle deduzioni e perdite pregresse. Un altro robusto contributo arriva dal rinvio delle deduzioni per svalutazioni dei crediti, avviamenti e perdite. In totale si tratta di un gettito pari a 3,3 miliardi, che gli istituti di credito potranno recuperare a partire dal 2027 […]

 

Stop agli incentivi per le caldaie a gas e per le aree verdi

La manovra introduce una stretta sulle detrazioni per i familiari a carico. Arriva lo stop alle detrazioni per i figli oltre i 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili, per i quali le detrazioni continuano a essere garantite senza limiti di età.

 

Con la legge di Bilancio 2025 finisce inoltre l’era dei maxi sconti fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie. Il superbonus al 110%, già ridotto al 65%, sarà consentito soltanto per i cantieri aperti prima dello scorso 15 ottobre. Per le prime case è prevista la conferma del bonus al 50% per gli interventi di ristrutturazione (su un tetto di spesa di 96 mila), ma il beneficio scende al 36% per tutti gli altri immobili.

 

TASSE - PRESSIONE FISCALE

Un emendamento ha fatto invece saltare definitivamente il bonus caldaie alimentate da combustibili fossili. Ridotto l’ecobonus per finestre e schermature: 50% per la prima casa e 36% per le altre (poi 30% dal 2026). Stop anche al bonus verde. Resta in vigore il bonus arredi, che consente di detrarre il 50% su spese fino a 5mila euro. Lo sconto è applicato per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Per beneficiare dell’agevolazione basta effettuare il pagamento con sistemi tracciabili.

 

TASSE - PRESSIONE FISCALE