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“ORA IN CAMPO CI SONO DUE COALIZIONI IN GRADO DI CONTENDERSI LA GUIDA DEL GOVERNO” – MARCELLO SORGI SI SBILANCIA E DICHIARA CONTENDIBILI LE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027: “IL QUADRO USCITO DA QUESTA TORNATA D’AUTUNNO È DIVERSO DA QUELLO DELLE POLITICHE DI TRE ANNI FA, IN CUI IL CENTRODESTRA DOMINAVA SU UN CENTROSINISTRA CHE NON ERA RIUSCITO A METTERE INSIEME TUTTE LE FORZE UTILIZZABILI ALLO SCOPO PER MANCANZA DI DISPONIBILITÀ (SOPRATTUTTO DEI 5 STELLE)” – “LE SORPRESE NEGATIVE PER MELONI NON SONO TALI DA INFICIARE LA SUA CANDIDATURA AL BIS DI GOVERNO. E QUANTO ALL’ALTRA ALLEANZA, HA ANCORA MOLTI PROBLEMI DA RISOLVERE…”

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Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

ELLY SCHLEIN - ROBERTO FICO - GIUSEPPE CONTE

[…] Come si sa, l’1-2 di ieri completa il pareggio tra le due coalizioni di governo e di opposizione. […]

 

Ma va detto: il quadro uscito da questa tornata d’autunno è diverso da quello delle politiche di tre anni fa, in cui il centrodestra dominava su un centrosinistra che non era riuscito a mettere insieme tutte le forze utilizzabili allo scopo per mancanza di disponibilità (soprattutto dei 5 stelle).

 

Pareggio sta a significare che in campo ci sono due coalizioni in grado di contendersi la guida del governo tra un anno e mezzo, quando si tornerà a votare per le politiche. Le sorprese negative per Meloni (oltre al Veneto, la Campania, dove Fratelli d’Italia è testa a testa Forza Italia) non sono tali da inficiare la sua candidatura al bis di governo.

 

EDMONDO CIRIELLI - GIORGIA MELONI

E quanto all’altra alleanza, ha ancora molti problemi da risolvere, a cominciare dalla scelta di chi guiderà l’alleanza e scenderà in campo personalmente contro la premier in carica.

 

In epoca di scarsa, scarsissima partecipazione al voto, le elezioni si fanno anche per mobilitare il proprio campo e per misurare la convinzione del proprio elettorato. Da questo punto di vista i distacchi, superiori al previsto sia in favore del candidato – ormai governatore – del Veneto Stefani, sia nei confronti dell’ex-presidente della Camera – e adesso alla guida della Campania – Fico rispetto agli avversari, nonché del nuovo presidente della Puglia Decaro, rendono ancora più interessante il calcolo finale dei voti.

 

giorgia meloni alberto stefani

Perché il centrosinistra, non è un mistero, punta a dimostrare già con questo passaggio (e prima ancora perfino con i dati del fallito referendum sul jobs act) di disporre di una massa di consensi superiore a quella su cui può contare il centrodestra.

 

Sono calcoli che valgono fino a un certo punto, per due ragioni. La prima è che la partecipazione, pur bassa o bassissima, varia di appuntamento in appuntamento, secondo la posta in gioco.

 

NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ROBERTO FICO - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI

La seconda è che di qui alle elezioni politiche del 2027, nella primavera del 2026 ci sarà il referendum costituzionale sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati. Chi lo vincerà, metterà una seria ipoteca sul voto dell’anno successivo. Così il pareggio, seppure previsto da mesi, porta con sé delle novità. In attesa della prossima tappa, sulla quale davvero non si scherza.

roberto fico sul suo gozzo 3LUCA ZAIA E ALBERTO STEFANI LUCA ZAIA E ALBERTO STEFANIALBERTO STEFANI E LUCA ZAIAALBERTO STEFANI - LEGA

ELLY SCHLEIN