DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Travaglio per il "Fatto quotidiano"
Ho capito perché piace tanto "The Artist", sia a mia zia sia (probabilmente) a Jonathan Franzen. Vale a dire sia al ceto medio riflessivo di sinistra, sia agli intellettuali più sostanziosi che lo rappresentano. "The Artist" può essere sintetizzato in questo modo: vi racconto una storia, dice il regista, alla maniera antica, i film come si facevano una volta, che erano muti. E però la storia riguarda proprio la fine della maniera antica: il momento del passaggio dal muto al sonoro.
"Un grande divo del muto reagisce così all'avvento del sonoro: urla che il nuovo porterà solo danni. Una presa di posizione radicale e a dire la verità un po' stupida, molto velleitaria, e del tutto conservatrice". Così Francesco Piccolo, partito sceneggiatore di Moretti e finito sceneggiatore de "Gli sfiorati" e "Ovunque sei" ma soprattutto autore di inutili romanzi per Einaudi, stroncava ideologicamente il 12 febbraio, sull'inserto "La lettura" del Corriere, il film "The Artist", dipingendolo come il manifesto degli antiberlusconiani e dei difensori dell'articolo 18, noti passatisti polverosi e sorpassati: "Nella sostanza, mia zia ottantenne, Franzen, il ceto medio riflessivo e gli intellettuali che lo rappresentano passano tutta la vita a difendere il cibo come si faceva una volta, le piccole librerie di quartiere con l'odore dei vecchi libri, il telefono fisso.
Pier Luigi Bersani e Susanna Camusso difendono l'articolo 18... Il ceto medio riflessivo, su cui abbiamo fatto affidamento per la ricostruzione di un Paese civile e innovato, pensa che la soluzione sia semplice: opporsi alle tecnologie, non concedere al nemico (il progresso) nemmeno un centimetro del territorio (la conservazione del passato)...
Tutto bene, tranne per due cose: il fatto che il ceto medio riflessivo, gli intellettuali che lo rappresentano, mia zia e Franzen erano stati chiamati al mondo per spingerlo in avanti e non per tenere premuto il freno. E la seconda: ma noi tutti, qui, nel presente, allora, cosa ci stiamo a fare?". Cosa ci stia a fare "The Artist", ora lo sappiamo: domenica ha vinto cinque premi Oscar (nella giuria devono essersi infiltrati la Camusso, Landini e alcuni reduci dei Girotondi). Resta da scoprire cosa ci stia a fare Piccolo.
MARCO TRAVAGLIO FRANCESCO PICCOLOThe Artist LocandinaPIER LUIGI BERSANI SUSANNA CAMUSSO
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…