ROMA KAPUTT MUNDI - “DISGRAZIO” MARINO E GIANNI ALE-DANNO FINISCONO SOTTO INCHIESTA: L’ACCUSA È DI ABUSO D’UFFICIO PER ALCUNE NOMINE IRREGOLARI A DIRIGENTI, CAPI DIPARTIMENTO E MEMBRI DELLO STAFF - SONO COINVOLTI MOLTI ASSESSORI

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Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

marino alemannomarino alemanno

 

Sono indagati per abuso d’ufficio gli ultimi due sindaci di Roma, Gianni Alemanno e Ignazio Marino. Rischia un nuovo scandalo giudiziario la politica romana. Al centro di un’informativa della Guardia di finanza inviata ai magistrati capitolini ci sono presunte nomine irregolari a dirigenti, capi dipartimento, membri dello staff, eseguite dalle giunte targate centrodestra e centrosinistra. E dietro alcuni incarichi sospetti ci sarebbero non solo i due ex primi cittadini ma anche molti assessori delle rispettive giunte.

 

Per questo i nomi dei componenti dei due governi capitolini affollano almeno due informative, spedite nei mesi scorsi in procura, che ipotizzano il reato di abuso d’ufficio. Gli investigatori indicano 58 persone, in gran parte si tratta di politici. Le Fiamme gialle hanno passato al setaccio anche la veridicità di alcuni titoli di studio forse mai conseguiti ed esibiti nel curriculum pur di ottenere gli incarichi lavorativi. E’ un’indagine agli inizi che potrebbe far tremare gli ultimi due governi della città. Entrambe le giunte sarebbero responsabili delle stesse identiche “sviste”.

IGNAZIO MARINO GIANNI ALEMANNO ALFIO MARCHINI A DOMENICA LIVE IGNAZIO MARINO GIANNI ALEMANNO ALFIO MARCHINI A DOMENICA LIVE

 

Una informativa del Nucleo di polizia tributaria della Finanza inviata al sostituto procuratore Francesco Dall’Olio, ha messo il focus sulla questione nomine. Benché per certe posizioni nulla vieti la cosiddetta “nomina diretta” sarebbe comunque sempre necessario operare una verifica delle risorse interne al Comune prima di assumere personale esterno. Un passaggio obbligatorio per cercare di alleggerire le già esauste casse pubbliche.

 

Ebbene dalle indagini svolte dagli investigatori, mancherebbero i documenti che attestino una ricerca interna al Campidoglio di candidati per ricoprire determinate cariche apicali. Una condotta che ha portato il pm Dall’Olio a iscrivere sul registro degli indagati i due ex primi cittadini.

GIANNI ALEMANNO E IGNAZIO MARINOGIANNI ALEMANNO E IGNAZIO MARINO

 

Un’inchiesta che individua le prime irregolarità a partire dal 2008 quando in Campidoglio si insedia Alemanno. Ma c’è dell’altro. Un’altra informativa inviata in procura, i pm sono Roberto Felici e Giuseppe Deodato, potrebbe creare altri guai nei palazzi del potere romano, ma per ora in questo secondo filone nessuno risulta indagato.

 

Tuttavia anche in questa circostanza ci sarebbe stata la pratica bipartisan, ipotizzata dagli investigatori, di pagare più del dovuto alcuni capi dipartimento di nomina politica visto che, durante la giunta guidata dal chirurgo dem così come in quella targata centrodestra, sarebbero stati concessi gli stessi maxi- emolumenti, ben oltre quanto stabilisce la legge.

DUELLO MARINO E ALEMANNO SU SKYTG DUELLO MARINO E ALEMANNO SU SKYTG

 

Investiture decise in autonomia da parte degli assessori che poi avrebbero fatto riferimento a un quadro normativo errato per contrattualizzare alcuni capi dipartimento o persone dello staff. Interpretazioni di legge inesatte che avrebbero permesso di erogare alle già esauste casse del comune di Roma stipendi nettamente più elevati.

 

ALEMANNO MARINO ALEMANNO MARINO