DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
Mentre in Aula alla Camera si vota per l'elezione del nuovo inquilino del Quirinale, all'interno del Movimento 5 Stelle scoppia un nuovo caso. Il senatore grillino Marino Mastrangeli, minacciato da Vito Crimi di espulsione per essere andato il televisione da Barbara D'Urso, passa al contrattacco. E chiede a sua volta le dimissioni del capogruppo M5S a Palazzo Madama: "E' Crimi che va espulso, non io. Perché è lui ad aver violato palesemente il codice di comportamento andando a Porta a Porta", dice furioso.
"Non è giusto, non ho violato il codice di comportamento e non possono cacciarmi dal gruppo", urla il senatore nel cortile di Montecitorio, attirando l'attenzione dei giornalisti e distogliendo per un momento l'attenzione dalle votazioni del presidente della Repubblica. "Crimi è invidioso di me e mi ha anche 'scippato' una intervista con Bruno Vespa che mi aveva già intervistato. Poi è andato lui", continua.
Il parlamentare ribelle del M5S è "colpevole" di aver accettato per due volte un invito a un talk show. Mastrangelo si rivolge a Claudio Messora, il responsabile della comunicazione del gruppo al Senato, che però non sente ragioni. "Hai sbagliato e lo sai", replica al parlamentare visibilmente agitato.
"La mia era un'intervista", continua, "mentre Crimi è andato a sedersi comodamente sulla poltrona di Bruno Vespa. E' lui che va cacciato. Se poi gli iscritti emenderanno il codice di comportamento inserendo anche il divieto di interviste io mi atterrò alle nuove regole".
E spiega: "La seconda volta sono andato in tv per difendermi dal vilipendio di cui sono stato vittima durante un'assemblea di tutti i parlamentari 5 stelle. Uno di loro mi ha dato del servo. E mi riservo di querelarlo". Poi scherza: "E poi io sono più bello di Crimi".
Alla fine Messora e Mastrangeli si danno le spalle: ognuno spiega le sue ragioni ai cronisti, fino a che Messora va via, mentre Mastrangeli prosegue il suo sfogo. Intanto, il procedimento per l'espulsione del senatore dal gruppo è stato avviato. Tocca ora ai suoi colleghi decidere se sottoporre la richiesta di espulsione al web che avrà l'ultima parola.
MARINO MASTRANGELI Vito Crimi jpegVITO CRIMIMARINO MASTRANGELI DA BARBARA DURSO CLAUDIO MESSORA
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