DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
BERLUSCONI TREMONTI BOSSI A MONTECITORIO
1. BOSSI: “NONOSTANTE TUTTO RESTA UN LEADER. È IN GINOCCHIO MA PUÒ RIALZARSI”
Ilario Lombardo per “la Stampa”
Gli hanno appena detto che è finito anche nei libri degli studenti americani di Scienze politiche: Umberto Bossi, il Senatùr, nato a Cassano Magnago, materia di studio degli sbarbatelli yankee.
Bossi e Berlusconi: vi siete consegnati ai libri di storia?
«Avevamo una visione. Ci siamo battuti per il federalismo fiscale. Ma questo è un Paese dove sono molti di più quelli che vogliono che tutto resti com’è. Noi due invece sognavamo di cambiare radicalmente le cose. Basterebbe che Berlusconi fosse al 20% di quanto era una volta…»
E invece? Berlusconi è politicamente finito?
«Secondo me no. La vita è fatta di cicli. Prima è andato su, adesso è giù. Ma potrebbe tornare in cima».
cota regge il posacenere a bossi accanto a berlusconi - dietro il Trota
Ha quasi 80 anni.
«L’età conta fino a un certo punto. I suoi nemici, attraverso i magistrati, lo hanno messo in ginocchio. Ma Berlusconi non si è arrende. L’ho visto combattivo come sempre»
Vi siete visti di recente?
«Ci siamo incontrati a Roma, per cena, mercoledì scorso. Abbiamo parlato del Milan e della legge elettorale».
UMBERTO BOSSI E SILVIO BERLUSCONI NEL NOVANTAQUATTRO
Vuole disfarsi delle aziende?
«Bisogna vedere come vende, quanto ci guadagna e se lo fa per ricostruire».
Può ricostruire il partito?
«Le capacità per rimetterlo a posto le ha tutte, le ha sempre avute. I traditori in genere sono pochi, il problema è che si trascinano altri uomini. Li faccia fuori, se vuole. Ma i leader sono tali quando aggregano: Berlusconi organizzi un grande congresso riappacificatore e le cose cambieranno».
BOSSI BERLUSCONI FINI NEL DUEMILASEI
E i voti?
«I voti vengono se hai le idee, come le avevamo noi».
C’è Salvini però che scalcia. Lei di recente ha detto che è ancora troppo giovane per guidare il centrodestra.
«Salvini si sta costruendo una buona esperienza. Puntare sul Sud ha dato i suoi frutti. Ma se Berlusconi tira fuori le idee non ce n’è per nessuno».
Cosa ha ereditato Matteo Renzi da Berlusconi?
«Forse la parte che non considero la migliore: quella sorta di decisionismo che diventa pressappochismo. Ma Renzi è anche uno che non si ferma davanti a niente, pronto a utilizzare qualsiasi mezzo…»
Perché non gli consiglia di lasciare a un erede?
«Perché mi risponderebbe: “Io vado via quando vai via tu Umberto” (ride, ndr). O perché forse Berlusconi ha anche una gran voglia di rivincita. E quella te la porti fino in paradiso, o dove diavolo vai a finire…».
2. ANTONIO MARTINO: IL SOLE TRAMONTA ANCHE PER LUI
Mattia Feltri per “la Stampa”
Professor Antonio Martino, voi siete qui ad assistere al trionfo di Renzi mentre Berlusconi è a Milano a curare gli affari.
«La cessione del Milan mi fa molta impressione perché lui diceva che tutto è business ma il Milan è amore. Quando ci siamo conosciuti, più di venti anni fa, mi chiese se mi piaceva il pallone e siccome gli risposi di no mi guardò come si guarda un pazzo. Se venisse la più bella donna del mondo durante la partita del Milan - mi diceva - le direi di aspettare il novantesimo...».
Però, professore, intanto qui Forza Italia affoga.
«Il partito in generale è in grande difficoltà, diviso, litigioso perché si è sempre ed esclusivamente basato sul grande carisma di una leadership, un carisma che si è molto affievolito per motivi vari e non tutti dipendenti da Berlusconi».
Addio al Milan, trattative su Mediaset, la politica. È il sole che tramonta su un impero.
«Sì, è così. Parlando di politica, abbiamo perso il gusto dell’opposizione. Una democrazia è tale se ha una vera opposizione, perché un vero governo l’hanno anche le dittature. Nella Prima repubblica c’erano un’opposizione di destra e una di sinistra, e non collaboravano. Con la Seconda repubblica, e il bipolarismo imposto da Berlusconi, è nata l’opposizione. E adesso? Di nuovo frantumata e debole».
Lei è stato fra i fondatori di Forza Italia. Che cosa prova a vedere Berlusconi lontano che si occupa d’altro?
«In questi venti anni Berlusconi ha trascurato le aziende in favore della politica e adesso sta facendo l’opposto, e infatti non credo abbia il polso di quello che succede qui nei palazzi. Del resto la crisi ha inciso anche nelle sue aziende perché la flessione del mercato pubblicitario va al cuore del suo sistema. Sta cercando di rimediare».
Claris Fulci e Antonio Martino
Insisto: sta vendendo. Tutto sta finendo.
«Tutto finisce. Io provo molta amarezza, oltre che molta gratitudine. Sono grato a Berlusconi per questi ventuno anni. Sono stati a tratti esaltanti. Ho fatto il ministro. Però è anche vero che da nove anni non ho ruoli, mi limito a pigiare bottoni. Berlusconi rimane un uomo a cui voglio bene, ma...».
Ma non ci spera più.
«In tutti questi anni ho imparato a non sottovalutare mai Berlusconi. Quando lo danno per morto, lui risorge sempre. Certo, stavolta se lei mi chiedesse se lo considero probabile... Ecco, me lo chieda».
LA CASA DELLE LIBERTA FINI CASINI FITTO BUTTIGLIONE BOSSI BERLUSCONI BOSSI BERLUSCONI
È probabile?
«No».
Antonio Martino Maurizio Gasparri Gianni Letta Antonio Martino
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