FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A…
SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’
''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")
LETTERA A DAGOSPIA DI ALBERTO MATTIOLI
Caro Dago,
GENNARO SANGIULIANO NATO NEL 1862 - MEME
leggo il pezzo di Pierluigi Panza sulla spolitica culturale della “Destra maldestra” (scusa l’autocitazione, ma avendo pubblicato sull’argomento un pamphlet piccino picciò in tempi non sospetti – correva l’anno 2024, maggio per la precisione, quando ancora eravamo dilettati da Genny-la-gaffe -, posso rivendicare almeno il merito di una diagnosi tempestiva).
Sono d’accordo su tutto, tranne un aspetto: la nomina di Nazzareno Carusi a sovrintendente del Petruzzelli, perché Carusi il curriculum l’ha, non è mai passato da Colle Oppio o da Casa Meloni, semmai da Villa Berlusconi, e in generale è una persona seria e oggettivamente competente.
Ma, nomi a parte, Panza centra l’argomento. Ci rendemmo subito conto che da Sangiuliano c’era nulla da aspettarsi, a parte qualche risata: e così è stato. Giuli aveva cominciato bene, mostrando una certa apertura e rivendicando un po’ di autonomia, ma mi sembra sia stato rapidamente richiamato all’ordine.
Beatrice Venezi al Teatro Colon di Buenos Aires
Almeno non fa gaffe, o ne fa meno del suo illacrimato predecessore. Che la destra abbia più poltrone da distribuire che sederi presentabili da metterci sopra, è però un fatto, e per la verità non limitato al mondo culturale.
Ma io cerco di parlare di quel poco che so, quindi torno al caso-Venezi. Il problema non è tanto di destra o sinistra, ma di competenza o incompetenza. Che Beatrice Venezi non abbia il curriculum per poter fare il direttore musicale della Fenice è palese a chiunque alla Fenice o in qualsiasi altro teatro d’opera sia mai entrato.
GENNARO SANGIULIANO IN VERSIONE LAZZARO
È una constatazione ovvia, evidente, vistosa “come un pollice gonfio”, direbbe Wodehouse. Infatti nell’ambiente, fra giornalisti musicali, critici e semplici appassionati, non c’è proprio discussione. Sui giornali di destra non si è letto un solo articolo documentato o firmato da qualcuno di minimamente autorevole che abbia dimostrato il contrario: solo slogan, ripetuti all’infinito.
Ma se una classe dirigente politica o giornalistica non si distingue, per conoscenze o equilibrio o semplice capacità di ragionamento, da pincopallina o patriota69 che vengono sulla tua pagina Facebook a ripetere le stesse scemenze che sentono nei talkshow da parte di gente che non distingue un violino da un trombone, allora un problema c’è.
beatrice venezi giorgia meloni
Per giudicare il curriculum di un direttore d’orchestra ci vuole un minimo di competenza, esattamente come per quello di un chirurgo o di un ingegnere. Invece abbiamo personaggetti il cui titolo di studio è la cresima che vengono a spiegarti che Venezi è adatta a dirigere alla Fenice perché l’ha fatto a Sanremo.
E allora avanti con il curriculum di Diego Matheuz (hanno scoperto Matheuz, quando arriveranno a Chung, cioè il vero direttore musicale della Fenice negli ultimi anni, facciano un fischio), con il Colón “primo teatro del mondo” (ciao, core), con il boicottaggio della donna di destra (e allora perché sull’Arena di Verona sovrintende - benissimo – Cecilia Gasdia, donna e di destra, senza che nessuno faccia un plissé? Anzi, cari Giuli e Mazzi e compagnia cantante, prima di fare figuracce fatele uno squillo: magari le evitate).
È anche un problema etico. Io non so nulla di calcio, quindi non mi permetto di entrare nelle discussioni, senz’altro più appassionanti di quelle sulla Fenice, sul ct della Nazionale.
Ma se mi dovessi occupare professionalmente di calcio, mi metterei in primo luogo a studiare, a leggere i giornali, a chiamare qualcuno che se ne sa più di me. Banalmente: a informarmi. Questo dovere dovrebbe sentirlo, e magari di più, chi è pagato dai cittadini per occuparsi di questi argomenti. Studiare non sempre risolve. Ma spesso aiuta.
Alberto Mattioli
Nazzareno Carusi
cecilia gasdia 2
sangiuliano giuli
gennaro sangiuliano alessandro giuli
claudia conte gennaro sangiuliano
FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A…
DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI…
FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA:…
DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I…
SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO…
''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…