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“SEGNALI INCORAGGIANTI MA IL QUADRO È CRITICO” – MEDICI ED ESPERTI CAMMINANO SULLE UOVA SULLE CONDIZIONI DI SALUTE DI PAPA FRANCESCO: “SIGNIFICATIVA È L'ASSENZA DI CRISI RESPIRATORIE ASMATIFORMI” – “IL RENE È VULNERABILE PERCHÉ L’ETÀ NE RIDUCE LA NORMALE FUNZIONALITÀ” – “LA SITUAZIONE RESTA GRAVE E IMPORTANTE MA NON DIREI CRITICA E, AL MOMENTO, NON CI SONO SEGNALI DI UNA CONDIZIONE DI SEPSI INIZIALE. IL RISCHIO È CHE QUESTA SITUAZIONE ‘ALTALENANTE’ PERDURI…”

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1. PAPA: NEFROLOGO REMUZZI, 'RENE VULNERABILE MA SITUAZIONE SEMBRA SOTTO CONTROLLO'

giuseppe remuzzi

 (Adnkronos Salute) - "Il rene di una persona anziana è sicuramente vulnerabile perché l'età ne riduce la normale funzionalità. Ma la lieve e iniziale insufficienza renale che ha colpito Papa Francesco sembra sia sotto controllo. Si tratta di una condizione a cui si può porre rimedio.

 

L'importante è che il Santo Padre sia ben idratato e che i medici che lo hanno in cura, peraltro bravissimi, qualora la causa dipendesse dagli antibiotici, aggiustino il dosaggio della terapia, cosa che faranno sicuramente".

 

papa francesco

Così all'Adnkronos Salute il nefrologo Giuseppe Remuzzi, commentando l'ultimo bollettino medico sulla salute del Pontefice, dal 14 febbraio ricoverato al Policlinico Gemelli.

 

Per il direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, a causare l'insufficienza renale di Papa Francesco "possono aver contribuito vari fattori: l'infezione polmonare, gli antibiotici per curarla, talvolta tossici per il rene, che, insieme all'ossigenazione non ottimale, possono compromettere il rene, organo molto vulnerabile e sensibile in particolare nelle persone anziane - precisa Remuzzi - A queste condizioni dobbiamo aggiungere anche un'anemia e i valori bassi delle piastrine. Questo in parte dipende dall'infiammazione e in parte dal fatto che il midollo osseo negli anziani è meno performante"

 

FEDELI PREGANO PER PAPA FRANCESCO A PIAZZA SAN PIETRO

2. BROCCOLO, PER PAPA SEGNALI INCORAGGIANTI PUR IN QUADRO CRITICO

(ANSA) - "Le condizioni di Papa Francesco mostrano segnali incoraggianti, pur rimanendo in un quadro di criticità generale". Lo afferma Francesco Broccolo, direttore UOSD di Microbiologia e Virologia dell'Ospedale Fazzi di Lecce.

 

"Particolarmente significativa - aggiunge - è l'assenza di crisi respiratorie asmatiformi nella giornata, un elemento che suggerisce una stabilizzazione del quadro polmonare. Questo permette ai medici di ridurre leggermente sia il flusso che la percentuale di ossigeno somministrato, un piccolo ma importante passo verso il miglioramento".

 

2. 'PAPA È GRAVE MA QUADRO NON È CRITICO,NON C'È SEPSI'

Estratto dell’articolo di Manuela Correra per l’ANSA

 

francesco broccolo

La situazione clinica del Pontefice "resta sicuramente grave e importante ma non direi critica e, al momento, non ritengo vi siano segnali di una condizione di sepsi iniziale". Lo afferma il presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), Dario Leosco, commentando l'ultimo bollettino sulle condizioni di Papa Francesco che segnala un 'lieve miglioramento'.

 

Il Papa, rileva all'ANSA, "sta dimostrando di avere una tempra forte e sta reagendo, e questo è positivo. Ma questa condizione clinica potrebbe protrarsi a lungo, dato il quadro complesso, e concordo con il fatto che la prognosi resti riservata". "Gli episodi di crisi respiratoria che il Papa ha avuto - spiega Leosco - sono dovuti alla componente asmatica che provoca una restrizione delle vie respiratorie, ovvero una broncocostrizione. Quindi l'aggravamento riscontrato anche ieri non credo sia giustificato dal mancato controllo dell'infezione respiratoria, bensì dalla condizione dei bronchi che è critica e può essere controllata solo dalla somministrazione di farmaci cortisonici".

 

SPERA PAPA FRANCESCO - MEME BY EMILIANO CARLI

Il fatto che il Pontefice "entri ed esca da questi quadri altalenanti di aggravamento della condizione respiratoria - rileva il geriatra - appare cioè più legato alla componente asmatica e potrebbe dunque non essere legato alla mancata risposta alla terapia antibiotica".

 

Quanto all'anemia, "l'infezione di per sè provoca una depressione dell'attività del midollo e quindi una riduzione della produzione di cellule sanguigne, così come il fatto che sia sottoposto ad una terapia antibiotica massiccia". Ad ogni modo, ribadisce l'esperto, "se si passa da una situazione instabile ad una più stabile, come pare stia accadendo, credo che non ci siano degli elementi che possano far prevedere al momento una condizione di sepsi.

 

La sepsi infatti è una condizione grave che non si risolve a breve. Pertanto mi pare che il quadro clinico generale non sia da collegarsi ad un problema septico. L'ossigenoterapia resta invece necessaria per mantenere una condizione accettabile dei parametri respiratori".

 

DARIO LEOSCO

Il rischio è però che il Pontefice perduri in questo quadro clinico 'altalenante' ma sostanzialmente critico: "Il superamento dell'attuale condizione di criticità - afferma Leosco - dipende dall'andamento dell'infezione polmonare che è espresso dagli indici infiammatori sistemici, quindi dall'emocromo, dai globuli bianchi e la proteina C reattiva.

 

La risposta alla terapia antibiotica dipende dall'andamento di questi parametri, che al momento non sono resi noti nel bollettino. Sono dunque ore decisive per valutare la risposta alla terapia antibiotica". Ad ogni modo, "sia pure a fronte di una tempra forte come quella del Pontefice - conclude il presidente Sigg - questa condizione di criticità potrebbe durare a lungo".

PAPA FRANCESCO fedeli in preghiera del rosario per papa francesco in piazza san pietro in vaticano. foto lapresse3BERGOGLIO IN UN LETTO D OSPEDALE - FOTO CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK fedeli in preghiera del rosario per papa francesco in piazza san pietro in vaticano. foto lapresse2