MEGALO’ SENZA FRENI: PUNTA A FARE IL COMMISSARIO DELLA FEDERCALCIO RIMANENDO PRESIDENTE DEL CONI – HA MESSO AL LAVORO PLOTONI D’AVVOCATI PER DIMOSTRARE CHE ALLA FIGC SERVE UN ESTERNO. MA NON PENSA A VEGAS, BENSI’ AL PRESIDENTE ONORARIO DELL’ANIENE. CIOE’ SE STESSO – PRONTO A SFIDARE UN EVENTUALE RICORSO AL TAR DI LOTITO

 

DAGOREPORT

 

malago' tavecchio

Il presidente del Coni Giovanni Malagò non intende perdere il treno del pallone ed è deciso a commissariare la Federcalcio. Segue con interesse l’assemblea della Lega Serie A appena iniziata a Milano dopo che i padroni del vapore hanno perso tanti treni e oggi quello che alcuni hanno preso da Roma è arrivato in ritardo facendo quindi aspettare la maggioranza insolitamente puntuale per le 11.

 

malago matteo renzi

E’ chiaro che se la Lega A riuscisse ad eleggere il suo governo, dopo che sei giorni fa si è assestato quello della Serie B con l’elezione del presidente Mauro Balata, avvocato  cassazionista, per Malagò sarebbe più impervia la strada del commissariamento della Figc che puntava anche <sulle due Leghe maggiori del calcio professionistico da tempo commissariate>. Ma via Allegri è il sogno del <Signore dell’Aniene> e Malagò ha messo in campo il suo personale gruppo di avvocati, consulenti e amici affinché trovassero gli appigli legali giusti per dimostrare che la Figc ha necessità di un esterno che la guidi nominato dalla Giunta Coni. Che alla fine se fosse proprio lui stesso sarebbe il massimo.

 

 

GALLITELLI MALAGO

E in questo senso andava anche un articolo in prima pagina del Corriere della Sera di una settimana fa che lo invitava a <metterci la faccia, non ci sono alibi che tengano>. L’invito più gradito che Malagò abbia ricevuto quest’anno. Sembra che al momento il solo Francesco Soro, avvocato messo a sedere dal primo giorno nell’ufficio di gabinetto del Coni (incarico mai esistito nei precedenti cinquant’anni del Coni), provi ancora a dissuadere Malagò dall’andare avanti verso l’occupazione della Federcalcio. Soro predica pazienza, chiede che Malagò rispetti le regole che lo stesso presidente domanda a tutti di seguire per filo e per segno.

 

lotito

Ma è un freno che neanche il <re> della Brembo Alberto Bombassei riuscirebbe al momento a tarare per contenere il disegno ambizioso di una vita. Anche se gli avvocati gli dicono che non andare al Mondiale di Russia è sì l’apocalisse, ma sportiva, non tecnico-amministrativa-gestionale che giustifichi il commissariamento. Qualche presidente di club ha anche invitato Malagò ad andare avanti e del resto già la maggioranza è riuscita a far commissariare la Lega che pur produce un miliardo e 100 milioni tra diritti tv e sponsor.

 

giuseppe vegas

 Anche in quest’occasione c’è sempre il presidente della Lazio Claudio Lotito a mettersi di traverso, ma stavolta ha una maggioranza più ampia. E così la via del Tar in caso di commissariamento sarebbe segnata. In ogni caso i presidenti oggi o nei prossimi giorni le tenteranno tutte pur di darsi un governo. E’ stato speso  il nome di Giuseppe Vegas che il 15 dicembre lascerà la Consob,  nelle mani di chi ancora il governo non l’ha deciso e qui pure il ministro dello Sport Luca Lotti tanto amico e sponsor di Malagò non è che possa dare lezioni al calcio. Vegas è stato al gioco, ha fatto la finta, ben sapendo di fare un piacere anche al governo e ai padroni del pallone (mai dire mai), e ha dichiarato  <Se è per fare qualcosa di buono, uno è sempre disponibile>. 

 

 

MALAGO'

Ma proprio oggi il Sole 24 Ore scrive che per la Consob si va verso una sorta di proroga da campagna elettorale. E l’inverno al caldo della Consob è migliore di quello sui carboni ardenti della Lega, perdippiù con una federazione che Malagò intende commissariare. Ingaggiando anche una battaglia legale che da presidente del Coni sul profilo tecnico l’ha già visto in difficoltà con il presidente della Federnuoto della sua atleta Federica Pellegrini, Paolo Barelli. Ma intanto entrare in via Allegri sarebbe per Giovannino il miglior risultato della vita. Poi ci pensino i giudici a togliermi, pensa tra sé e sé. Ma non ha fatto i conti con i presidenti. Se Lotito se li trova vicini complica davvero la partita dell’uomo col turbo.      

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GIOVANNI MALAGO' BACIA LA MANO A PAPA BERGOGLIO